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- Posted By: Redazione
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L'incidente alla centrale di Chernobyl è stato il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare. È uno dei due incidenti classificati come catastrofici con il livello 7 e massimo della scala INES dell'IAEA, insieme all'incidente avvenuto nella centrale di Fukushima Dai-ichi nel marzo 2011.
Oggi, a 26 anni da quel giorno, secondo i dati ufficiali, ci sono aree estremamente contaminate sia in Bielorussia sia in Ucraina ma ci sono aree contaminate anche in Europa perché il suolo si è contaminato in corrispondenza del passaggio della nube quando pioveva. Ma anche dopo l'incidente fino ad oggi si sono riscontrate nubi tossiche per via dell'infiltrazione dell'acqua piovana nella sala reattore, a contatto con esso, alla temperatura di 1000 gradi l'acqua stessa evapora per tornare in ciclo nel globo attraverso le correnti d'aria.
Abbiamo una mappa europea di contaminazione del cesio 137 nella quale vediamo che ci sono zone dell'Austria molto contaminate, l'Italia è stata parzialmente protetta dalle Alpi, abbiamo ancora delle zone alpine che hanno una certa contaminazione, il cesio 137 si riduce a un millesimo di quello che era all'inizio dopo 3 secoli quindi la contaminazione del nucleare sia a Chernobyl sia a Fukushima è di lungo periodo.
Questa mappa, databile a qualche mese dall'incidente, risulta ancora utilizzabile, poiché solo nelle zone definite in rosa si ha una diminuzione di cesio 137 ed altre sostanze altamente nocive.
CHERNOBYL 26 ANNI DOPO
Un incidente che causò 100mila morti. Ancora oggi le radiazioni sono presenti in molte zone d'Europa. L'Italia scampò al cesio grazie alle Alpi. I danni? Passeranno fra 200 anni, ma i governi stanno attuando il piano salvasarcofaco, di cui i costi sono esorbitanti, superiori al miliardo di dollaro.
Tra queste stime si segnala il rapporto di Greenpeace che fornisce stime di 100.000 ~ 270.000 vittime, fino ad arrivare a presentare addirittura la cifra di 6 milioni di morti per tumore direttamente imputabili a Chernobyl fra tutta la popolazione globale mondiale.
Ad esempio solo adesso, dopo 26 anni, in Inghilterra hanno accettato di non dare più restrizioni ai prodotti caseari di allevamento delle pecore in Cambria, questo per dire che dovremo seguire la contaminazione dovuta a Chernobyl ancora per diverse decine di anni, e nei punti più coinvolti la contaminazione rimarrà importante ancora per un paio di secoli. Precauzioni che in Italia ovviamente non sono neanche state prese in considerazione a scapito della nostra salute.
La contaminazione nell'uomo
Nel momento in cui gli esseri umani sono riusciti a dividere l’atomo, hanno intrapreso un processo destinato ad accrescere il livello e la diversità delle radiazioni ambientali sulla terra. Il processo di fissione dell’uranio all’interno dei reattori nucleari crea più di 200 nuovi elementi radioattivi creati dall’uomo. Alcuni “sopravvivono” solo alcuni secondi; alcuni restano radioattivi per milioni di anni.
Una volta creati, questi elementi diabolici trovano inevitabilmente una strada per arrivare all’ambiente e inserirsi all’interno degli organismi riproduttivi di piante, animali ed esseri umani. Lì determinano mutazioni nei geni contenuti nelle cellule riproduttive, causando malattie e morte nella generazione nascente, o trasmettendo un disturbo genetico nascosto a progenie distanti sulla linea del tempo. Questo perché, la maggioranza delle mutazioni causa malattie, mentre le mutazioni positive sono infrequenti e richiedono diverso tempo, stimabile in generazioni anni per far sentire i propri effetti.
Questo fenomeno è conosciuto in medicina come “Teratogenesi”. (nota 2 galleria fotografica).
La teratogenesi (dal greco “creazione di mostri”) indica lo sviluppo anormale di alcune regioni del feto durante la gravidanza, che si traduce nella nascita di un bambino che presenta gravi difetti congeniti. La scienza che studia le malformazioni e le anomalie congenite è detta teratologia. Gli elementi teratogeni più diffusi si trovano in particolar modo nei medicinali (nota 1 a fine pagina, una lista) ma tra gli elementi più conosciuti abbiamo sicuramente la diossina, proveniente da diserbanti, tra cui il famoso “Agente Orange”, sostanza diserbante massicciamente usata durante la guerra del vietnam, dove ancora adesso si riscontrano un numero intollerabile di tumori e malformazioni congenite. È detta teratogena una sostanza che può provocare tali malformazioni qualora la madre venga esposta ad essa durante la gravidanza o, in alcuni casi, anche prima di essa.
I mezzi militari utilizzati per l'evacuazione nei paesi vicini alla centrale nel raggio di 30km. Questi mezzi non saranno mai più utilizzati percheì considerati radioattivi.
Necessità di riparazioni
Le repubbliche - oggi paesi indipendenti - di Ucraina, Bielorussia e Russia, sono tuttora gravate dagli ingenti costi di decontaminazione e le popolazioni delle aree contaminate subiscono gli effetti dell'incidente.
Il sarcofago non è un contenitore permanente e duraturo per il reattore distrutto a causa della sua affrettata costruzione, spesso eseguita a distanza con l'impiego di robot industriali. Il progetto originario aveva considerato una durata massima del sarcofago di 30 anni, in quanto esso era stato previsto solo come misura di emergenza temporanea per dare il tempo di realizzare una struttura permanente.
Nonostante vengano periodicamente eseguiti dei lavori di ristrutturazione e consolidamento, l'edificio sta invecchiando. La presenza di crepe nella struttura ne può accelerare il deterioramento e permette le infiltrazioni di acqua. Inoltre l'edificio non venne costruito su solide fondamenta, perciò sprofonda lentamente nel terreno deformandosi.
Sono stati discussi molti piani per la costruzione di un contenitore più duraturo ma, finora, si sono rivelati tutti troppo costosi o pericolosi da mettere in atto. Il costo attualmente stimato per una nuova copertura si aggira attorno al miliardo di euro, la difficoltà nel reperire i fondi è evidente e fino ad oggi sembra siano stati stanziati soltanto i due terzi della somma necessaria.
Nuovo sarcofago
Nel 1997 al vertice del G7 a Denver, fu fondata la Chernobyl Shelter Fund per raccogliere fondi per mettere in sicurezza il reattore. Il nuovo progetto prevede la costruzione di un nuovo sarcofago di diversa concezione, realizzato con materiali più sicuri e montato su binari. La struttura a cupola successivamente dovrebbe essere spinta fino sopra il vecchio sarcofago così da evitare agli addetti ai lavori l'esposizione diretta alle radiazioni. Nel 1998 il costo stimato per la sua progettazione e realizzazione raggiungeva i 780 milioni di dollari (585.594.360 euro). Ora è levitato oltre il miliardo di dollari (751 milioni di euro). Metterebbe in sicurezza il sito per circa 100 anni. La Shelter Implementation Plan (SIP) è una cooperativa che si adopera per raccogliere i fondi per la realizzazione della nuova cupola, che la sola Ucraina non sarebbe in grado di fronteggiare. La SIP è composta e supportata dall'Unione europea, dagli Stati Uniti e dalla stessa Ucraina. Le uniche modifiche apportate al sarcofago fino ai nostri giorni sono state la realizzazione di accessi per la manutenzione ed il monitoraggio del tetto ed un sistema per il controllo delle polveri.
Il progetto del nuovo sarcofago (NSC) prevede la realizzazione di una struttura a doppia volta (una sopra l'altra) di altezza massima pari a 92.5 metri e costituita da un totale di 85 elementi. Parte della struttura verrà costruita esternamente al sito e verrà assemblato il tutto a 180 metri di distanza dal reattore. Gli archi saranno composti da materiale tubulare d'acciaio resistente e relativamente leggero per diminuire il peso della struttura e i costi d'assemblaggio e successivamente verranno ricoperti con tre strati di pannelli poi ulteriormente rivestiti di Lexan, resina termoplastica di policarbonato in grado di prevenire l'accumularsi di particelle radioattive tra i vari corpi della volta. Tra l'arco superiore, di campata pari a 270 metri e quello inferiore, di campata pari a 240 metri, intercorre nel punto più alto uno spazio di 12 metri. Saranno realizzate 12 doppie volte di una lunghezza di 13,5 metri e una volta assemblate formeranno un unico corpo lungo oltre 150 metri. Dopodiché verranno costruite delle pareti laterali e non verranno più sfruttate le macerie ed il vecchio sarcofago come struttura portante. Si cercherà di rendere il tutto meno pesante possibile e gli scavi per la costruzione delle fondazioni saranno minimi per evitare di smuovere terreno in superficie ancora fortemente contaminato formato da terra, sabbia, detriti della costruzione del primo sarcofago e scorie radioattive. Verranno posati dei binari per spostare la struttura direttamente sopra il sarcofago così da evitare agli operai che realizzeranno la struttura l'esposizione alle radiazioni. Il progetto finito il 12 febbraio 2004 è stato approvato un mese dopo dal governo Ucraino, ma è ancora sottoposto a continue verifiche e non si sa precisamente quando e come verrà realizzato. Il 26 aprile 2007 venne dichiarato che il sito di costruzione è in fase di preparazione ma senza specificare altro. Il 17 settembre 2007 la BBC ha dichiarato che stanno susseguendosi i lavori. Sono previsti 5 anni per il completamento del NSC, ma la mancanza dei fondi necessari e i continui intoppi burocratici ed economici potranno far subire alterazioni alle stime di realizzazione. Negli ultimi anni si teme fortemente che il sarcofago del reattore n.4 possa cedere, anche per via delle radiazioni, che facilitano la decomposizione del sarcofago. Il vecchio sarcofago, progettato per durare fino al 2016, deve essere infatti ormai rimpiazzato al più presto perché si teme che una nuova nube composta da 5 tonnellate di polveri radioattive (sulle 190 tonnellate di materiale radioattivo contenuto nel reattore), si liberino nell' atmosfera europea.
Note ed approfondimenti;
* Un lavoro iniziale su radiazioni e genetica fu realizzato nel 1927 dal dottor H.J. Muller, che irradiò degli insetti noti come “moscerini dell’aceto”. Questi moscerini si riproducono molto velocemente, e Muller potè osservare gli effetti su centinaia di generazioni in un ristretto spazio di tempo. Per esempio, verificò che le radiazioni avevano indotto una mutazione dominante, ossia la presenza di un’ala deforme, e che essa poteva essere passata attraverso molte generazioni di moscerini. Muller ricevette il premio Nobel per questo lavoro pionieristico. Altri ricercatori da allora hanno verificato le sue scoperte, e si è dimostrato che il numero di mutazioni è in diretto rapporto alla quantità complessiva di radiazioni ricevute dagli organi riproduttivi, sia essa una singola dose abbondante o molte dosi quantitativamente limitate.
* Le radiazioni inducono mutazioni dominanti, recessive, o legate al sesso (portate cioè dal cromosoma femminile X o nel mitocondrio cellulare, che determina alcune caratteristiche genetiche). Molte condizioni come il diabete, la fibrosi cistica, la distrofia muscolare e certe forme di ritardo mentale sono malattie recessive. Due affezioni genetiche tipicamente legate al sesso sono l’acromatopsia (cecità ai colori) e l’emofilia (malattia ereditaria recessiva umana comportante una grave insufficienza nella coagulazione del sangue). In letteratura ad oggi sono descritte in totale 16.604 malattie geneticamente trasmettibili
* Tutte le cellule umane hanno quarantacinque cromosomi nei loro nuclei, e gli stessi geni sono sistemati a coppie lungo ventitre coppie di cromosomi. Al di là delle trasformazioni genetiche, le radiazioni possono causare la rottura dei cromosomi, cosa che può portare alla nascita di un bambino affetto dalla sindrome di Down, o qualche altro disordine fisico o mentale. Un feto normale con geni e cromosomi completamente funzionanti può anche essere danneggiato dall’esposizione a radiazioni esterne. Qualche elemento radioattivo può anche superare la placenta e depositarsi nel feto, uccidendo quella particolare cellula che poi potrebbe formare per esempio il setto del cuore, la metà destra del cervello, o il braccio sinistro. Questo processo patologico, che può sfociare in malformazioni cardiache, cerebrali, degli arti o di altri organi di un feto, è chiamato teratogenesi.
* Si pensa che l’80% dei tumori che si registrano sia causato da fattori ambientali, mentre solo il 20% sia ereditato. Il cancro è sempre stato la piaga per l’umanità: si è riscontrato che alcune mummie egizie ne erano affette. Generalmente si ritiene che molti tumori, nel passato e nel presente, siano stati e siano causati da radiazioni ambientali. L’invecchiamento, ad esempio, espone le persone a crescenti dosi di radiazioni e agenti chimici carcinogeni, e per questo il tumore è generalmente una malattia della vecchiaia.
* Quando l’enorme quantità di rifiuti radioattivi che si accumulano a seguito della produzione di energia e di armi nucleari comincerà a disperdersi e a contaminare l’acqua potabile e la catena alimentare in molte parti del mondo, la percentuale di esposizione a radiazioni da fonti radioattive generate dall’uomo aumenterà. In sostanza, quel 18% di esposizione attribuibile a questo genere di radiazioni aumenterà perchè i rifiuti nucleari rimangono altamente radioattivi per centinaia e migliaia di anni. Così, accendendo le nostre luci oggi, noi trasmettiamo ai nostri discendenti un’eredità radioattiva per il domani.
nota 1: lista dei principali farmaci riconosciuti teratogeni
nota 2: Galleria malformazione infantile
Fonte: terrarealtime.blogspot.co.uk
Anonimo
Il piano per la costruzione...
Il piano per la costruzione di una nuova protezione, sviluppato più di quindici anni fa da esperti europei e occidentali, è stato infine messo in atto. Uno sforzo da due miliardi di dollari, finanziato da più di due dozzine di nazioni, oltre che dall'Unione Europea, è "un progetto senza precedenti nella storia dell'ingegneria", secondo la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo che amministra il progetto. Dopo aver puntellato il sarcofago, gli operai hanno costruito la prima sezione del tetto ad arco della nuova struttura, riconoscibile in questa foto scattata a novembre 2012. Il nuovo involucro andrà a coprire il reattore danneggiato. La gigantesca struttura, il cui completamento è previsto per il 2015, peserà 29.000 tonnellate e sarà alta abbastanza da poter contenere la Statua della Libertà.