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- Posted By: Redazione
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Qualche giorno fa un mio collega anatomopatologo mi dice:”Sai che i cimiteri dei piccolo comuni da qualche anno stanno avendo problemi di mancanza di loculi? È dovuto al fatto che quando riesumano le salme per trasferirle nell’ossario le trovano ancora tutte intere! Come se fossero morti ieri! È dovuto al fatto che da una quarantina di anni mangiamo cibi pieni di conservanti e questi rimangono nel nostro corpo e conservano anche noi oltre che i cibi…”
Resto a dir poco allibito e dal giorno dopo inizio le mie ricerche per capire se quello che mi dice è vero.
Indosso la mia migliore faccia di bronzo e chiamo il necroforo (o becchino che dir si voglia…) del cimitero comunale di un paesino pugliese (evito riferimenti più precisi per questione di privacy) chiedendogli come seppelliscono i cadaveri e se da qualche anno quando riesumano le salme le trovano ancora ben conservate o trovano solo le ossa.
Il necroforo mi dice che seppelliscono i cadaveri o sotto terra o nei loculi: nel primo caso usano bare di legno e riesumano i cadaveri dopo 10 anni; nel secondo caso sigillano le bare con dei controcassoni di zinco e riesumano i cadaveri dopo 35 anni.
Alla seconda domanda risponde così: “Dottore le faccio una confidenza: 10 anni fa ho sepolto mio padre sotto terra e quando lo ho riesumato lo ho trovato tale e quale a come lo avevo lasciato. Questa non è mica l’eccezione! Da una ventina di anni sono aumentati di gran lunga i cadaveri mummificati o saponificati, vado a riesumare le salme e non trovo più le ossa come dovrebbe essere e come era, ma trovo i cadaveri intatti. Non mi fa certo paura ma sta diventando un problema per il nostro cimitero perché iniziano a scarseggiare i posti! Non so dirle il motivo perché le tecniche di sepoltura sono rimaste praticamente invariate ma so solo dirle che questo è quello che ho riscontrato”.
Porca miseria allora il mio amico non mi aveva preso in giro! È tutto vero!!
Ok adesso però c’è da capire la causa di questo assurdo fenomeno.
Per avere conferme faccio qualche ricerca online e trovo solo poche notizie in inglese, in particolare Seth Roberts professore di Psicologia dell’Università di Berkeley e autore del Seth’s Blog dice che questo fenomeno è dovuto al fatto che negli anni sessanta c’è stato un passaggio dai cibi fatti in casa ai cibi preconfezionati e/o precotti e che questi ultimi contengono meno batteri e anche i nostri intestini quindi hanno iniziato a avere sempre meno batteri rallentando quini il processo di decomposizione.
Aggiungo che il numero inferiore di batteri potrebbe essere dovuto anche a tutti gli antibiotici che assumono gli animali che mangiamo.
Infine l’ipotesi dei conservanti che si accumulano nei nostri corpi non è neanche da scartare ma potrebbe aggiungersi come fattore a quello del minor numero di batteri.
Conclusione
Fra 5 minuti (il tempo di riprendervi dallo stupore di questa notizia…) iniziate a programmare una dieta che sia il più naturale possibile che comprenda soprattutto cibi cucinati a casa con materie prime biologiche e con meno conservanti possibili!
Spero di avere ulteriori conferme nei commenti a questo post.
NOTA: Sarete sorpresi nel sapere che nel corpo sano ci sono più batteri che cellule! Sono dieci volte di più infatti. Con un alimentazione sempre più sintetica e con l’abuso di farmaci che prendiamo in continuazione per ogni fastidio, tra vaccini e i medicinali contenuti nella carne e nel latte il corpo umano sta davvero subendo una sorta di trasformazione sintetica. L’intestino è l’organo che ospita il 90% dei batteri e che è più sensibile all’introduzione di tossine. Lo stesso intestino è la sede di quasi tutto il sistema immunitario, permette la digestione e l’assimilazione dei nutrienti e quindi la produzione di energia. Non sorprendiamoci quindi di tutte le malattie e tumori che proliferano in un corpo così indebolito. Ora puoi scegliere di cambiare tutto questo. Dioni
Fonte: dionidream.com
Anonimo
Interessante...
Da oggi mangerò più cibi ricchi di conservanti, per un mantenimento costante.