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- Posted By: Sara Bellini
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La pelle di coccodrillo è utilizzata in molti modi: per la produzione di scarpe, borselli, cinture e cinturini, ma anche di intere borse.
La Protezione Svizzera degli Animali invita l'industria svizzera dei beni di lusso a rinunciare alla pelle di rettili prodotta in maniera crudele, sfruttando al suo posto le sempre più numerose pelli di animali svizzeri provenienti da allevamenti rispettosi degli animali.
Alle Mauritius, nel parco naturale La Vanille, c’è un allevamento di coccodrilli: sono i coccodrilli del Nilo che vengono allevati per la produzione di pelle.
Il coccodrillo del Nilo è il più grande coccodrillo dell'Africa, e può raggiungere i quattro metri di lunghezza. Durante il giorno, i coccodrilli del Nilo si godono per lo più il sole sulla riva, di notte vanno in acqua per cacciare... se potessero. Già, perché in questo parco naturale i rettili finiscono dopo una breve vita, tra le altre cose, come decorazioni da parete, o come orrendi trofei per i turisti.
La vita dei coccodrilli d’allevamento è dura dall’inizio: nei primi mesi di vita, infatti, i cuccioli dovrebbero rimanere vicino alla madre. Ma nell'allevamento non c'è tempo e gli animali vengono messi in scomparti sterili e piastrellati, dove vengono ingrassati, e rimangono lì fino a quando non vengono uccisi per produrre scarpe, borselli, cinture e cinturini, ma anche intere borse.
Per fare una borsa di lusso, ad esempio, è necessaria la pelle di due o tre coccodrilli.
Il commercio di pelle di rettile è in crescita. Circa 36.000 articoli in pelle di coccodrillo del Nilo vengono importati in Svizzera ogni anno.
Sara Wehrli, Unità specializzata animali selvatici, Protezione Svizzera degli Animali:
“La Svizzera è insieme a Singapore il più grande centro per il commercio internazionale di pelle di rettile. Il motore alla base è l'industria degli orologi, con la sua richiesta di cinturini in pelle di rettile. La Protezione Svizzera degli Animali invita l'industria svizzera dei beni di lusso a rinunciare alla pelle di rettili prodotta in maniera crudele, sfruttando al suo posto le sempre più numerose pelli di animali svizzeri provenienti da allevamenti rispettosi degli animali.”
Per la moda solo l'anno scorso sono stati abbattuti in maniera sanguinosa e senza scrupoli più di 43.000 coccodrilli. Per lo più si utilizza solo la preziosa pelle del ventre.
Sara Wehrli: “La Svizzera è insieme a Singapore il più grande centro per il commercio internazionale di pelle di rettile. Il motore alla base è l'industria degli orologi, con la sua richiesta di cinturini in pelle di rettile. La Protezione Svizzera degli Animali invita l'industria svizzera dei beni di lusso a rinunciare alla pelle di rettili prodotta in maniera crudele, sfruttando al suo posto le sempre più numerose pelli di animali svizzeri provenienti da allevamenti rispettosi degli animali.”
“Bisogna dire che sia le condizioni abitative, nonché le norme e i regolamenti sullo stordimento e sull'abbattimento non rispettano assolutamente gli standard della legge svizzera sulla protezione degli animali. Devono quindi essere definite come crudeli per gli animali. Invitiamo pertanto chiaramente a rinunciare ai prodotti in pelle di rettile, che siano cinturini, cinture, portafogli, scarpe, vestiti o animali imbalsamati”.
Sara Bellini – Twitter Fonte: Protezione Svizzera degli Animali (PSA)