Robot “motivatori” prenderanno il posto degli insegnanti nei prossimi 10 anni

Robot motivatoriUn importante pedagogista ha predetto che nei prossimi dieci anni i robot inizieranno a rimpiazzare gli insegnanti di classe, portando a una grande rivoluzione dell’insegnamento nel rapporto uno a uno.

Sir Anthony Seldon, vice rettore dell’Università di Buckingham, ha dichiarato che, grazie a macchinari intelligenti che si adattano agli stili di apprendimento dei singoli bambini, l’insegnamento accademico tradizionale verrà migliorato e reso più interessante.

L’ex professore del Wellington College ha spiegato che i programmi, in corso di sviluppo nella Silicon Valley, saranno in grado di leggere le espressioni facciali degli studenti, e adatteranno il loro metodo di comunicazione a quello che più si addice a essi.

Questa nuova epoca di insegnamento automatizzato promette di porre fine al raggruppamento di studenti in base all’età, in quanto la programmazione personalizzata dei robot permetterà agli scolari di imparare nuove nozioni in base ai loro ritmi e non in base alla classe.

“L’impatto sarà enorme” dice Sir Anthony Seldon. “Ognuno potrà avere il migliore insegnante a sua disposizione, e sarà completamente personalizzato; il software con il quale inizierai la tua formazione ti seguirà durante tutto il percorso.”

Il professore ha però avvertito che la nuova tecnologia andrà introdotta gradualmente.

Gli insegnanti saranno parte di questa nuova pedagogia robotica, in quanto supervisori con il compito di monitorare il progresso dei singoli studenti, introducendo attività non accademiche e supporto. L’efficienza di questo nuovo insegnamento significherà anche che solo il 30% del tempo scolastico si passerà in aula.

Sir Selton, storico contemporaneo autore di biografie di David Cameron e Tony Blair tra gli altri, annuncia la nuova era pedagogica nel suo nuovo libro in uscita l’anno prossimo, La quarta rivoluzione.

La prima rivoluzione è considerata l’apprendimento delle basi della sopravvivenza – la raccolta, la caccia, l’agricoltura e la costruzione di ripari. La seconda riguarda la prima condivisione organizzata del sapere e la terza è segnata dall’invenzione della stampa. Le macchine di insegnamento saranno “straordinariamente ispiratrici”, dice Sir Selton.

“Ci saranno sempre figure umane, durante l’orario scolastico, ma concretamente l’ispirazione in termini di stimolo intellettuale deriverà da un’accensione del cervello provocata dalle macchine, programmate alla perfezione per questo scopo. Le macchine sapranno esattamente cosa ti stimola di più e ti sottoporranno a una sfida che non è né troppo difficile né troppo semplice, ma quella giusta per te.”

“La tecnologia sta già iniziando ad arrivare, negli Stati Uniti sta già modificando il sistema scolastico. Mi aspetto che si diffonda nei prossimi 10 anni. Il pericolo maggiore è che riduca i posti di lavoro. Se prendiamo la tecnologia nel modo sbagliato, questa finirà per fare tutto al posto nostro, proprio come la diffusione della navigazione satellitare ha fatto sì che oggi più nessuno sia in grado di leggere una mappa.”

Gli esperti predicono che l’insegnamento automatizzato di matematica e scienze costituirà l’avvento dei robot insegnanti, ma che in seguito verranno concepiti sofisticati algoritmi che permetteranno ai robot di insegnare le materie umanistiche.

Autore: Henry Bodkin / Articolo originale: 'Inspirational' robots to begin replacing teachers within 10 years / Foto di WerbeFabrik / Traduzione e adattamento linguistico: Veronica Pesenti

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Gli obiettivi: ... (non verificato)

E' ovvio che vogliono, a piccoli passi, isolare sempre di più le persone e non solo. Procede l'automazione e l'informatizzazione delle attività lavorative a scapito dei posti di lavoro. Introdurre robot che insegnano significa mandare a casa i professori. Questa testata ha pubblicato l'articolo: 'Più di un miliardo di lavoratori verranno sostituiti dai robot' (https://ecplanet.org/node/2280). Poi nella sezione robotica ce ne sono altri che parlano del medesimo fenomeno (https://ecplanet.org/taxonomy/term/147).