Esiste solo la percezione del tempo

Il tempo è l’unico concetto soggettivo che non è un concetto fisico reale. È chiara quindi l’idea che il tempo non è un concetto fisico valido

Il tempo – come concetto valido in fisica – non esiste. Questi articoli intendono chiarire e mostrare come ciò aiuti a comprendere vari altri concetti della fisica.

Il principio sottostante è il positivismo. Questo chiarisce i “potenziali elettromagnetici avanzati”, l’equilibrio nell’uso delle trasformazioni covarianti, la natura dei buchi neri e il Big Bang. Si discuterà anche della natura di Dio e se ne mostrerà la coerenza con l’idea che il tempo non esista. Saranno anche aggiunti commenti su scienza e religione. Infine, una discussione sulla natura della scienza e sulla funzione d’onda dell’universo, dimostrerà che tutta la nostra conoscenza fino ad ora è necessariamente incompleta.

Una delle idee fondamentali della fisica è il positivismo logico. Una dichiarazione ha senso se, e solo se, può essere dimostrata vera o falsa, almeno in linea di principio, attraverso l’esperienza. Una teoria della fisica è un sistema matematico, i cui concetti possono essere misurati o osservati sperimentalmente. Un concetto che non può essere osservato, per principio non esiste.

Prendiamo il concetto di tempo. Noi tutti crediamo nella realtà di questo concetto fisico. Misuriamo il tempo usando gli orologi. Tuttavia, ulteriori analisi mostrano che questo significa che non possiamo osservare, in linea di principio, il passato. Anche quando guardiamo immagini che riprendono eventi passati, quello che stiamo facendo è guardare delle immagini nel presente. Il passato esiste, solo nel senso di una sua immagine che esiste adesso. Il futuro, naturalmente, non esiste ancora. E se né il passato né il futuro esistono come concetti validi in fisica, allora neanche il tempo può essere considerato tale.

Quando i fisici parlano del tempo, parlano di misurazioni effettuate mediante orologi. Consideriamo i diversi stati temporali che descrivono un esperimento fisico. Anche se il tempo esiste nelle equazioni, l’unica realtà è il presente. Il tempo nelle equazioni della fisica è solo una variabile intermedia, non una vera quantità fisica.

La fisica quantistica conferma l'esistenza dell'anima

Secondo 2 fisici quantistici l'anima sarebbe inserita all’interno di microstrutture contenute all’interno delle nostre cellule cerebrali.

Una teoria rivoluzionaria sostiene che l’ anima umana è una delle strutture fondamentali dell’Universo e che la sua esistenza è dimostrabile grazie al funzionamento delle leggi della fisica quantistica.

Con la morte fisica, le informazioni quantistiche che formano l’anima non vengono distrutte, ma lasciano il sistema nervoso per essere riconsegnate all’Universo.

Due fisici quantistici di fama mondiale, l’americano dott. Stuart Hameroff e l’inglese Sir Roger Penrose, hanno sviluppato una teoria che potrebbe dimostrare definitivamente l’esistenza dell’anima. Secondo la Teoria Quantistica della Coscienza elaborata dai due scienziati, le nostre anime sarebbero inserite all’interno di microstrutture chiamate “microtubuli”, contenute all’interno delle nostre cellule cerebrali (neuroni).

L’anima sarebbe composta da prodotti chimici quantistici, che nel momento della morte fuggono dal sistema nervoso per entrare nell’universo.

La loro idea nasce dal concetto del cervello visto come un computer biologico.

La coscienza sarebbe una sorta di programma per contenuti quantistici nel cervello, che persiste nel mondo dopo la morte di una persona.

Percolato, un rischio per l’ambiente e per l’uomo

Il percolato è una sostanza altamente tossica che si forma quando l'acqua piovana entra a contatto con i rifiuti oppure dalla decomposizione degli stessi

Il percolato è una sostanza che ha origine nelle nostre discariche e che inquina le nostre falde acquifere

Nella puntata delle Iene del 14 ottobre 2018, l’inviato Filippo Roma(1) si è recato in Sicilia, dove una discarica che tratta i rifiuti del polo petrolchimico di Siracusa è ferma perché in attesa di via libera di due assessorati della Regione. Oltre all’ingente disagio creato ai dipendenti della discarica, è importante sottolineare il problema ambientale che potrebbe causare un abbandono dell’impianto: la fuoriuscita del percolato dalla vasca dei rifiuti.(2)

Il percolato è una sostanza altamente tossica che si forma quando l'acqua piovana entra a contatto con i rifiuti oppure dalla decomposizione degli stessi. Può avere composizione chimica molto differente in funzione di molti parametri tra cui il tipo di rifiuto che l'ha prodotto e l'età della discarica. Solitamente si valutano le caratteristiche medie del percolato tramite alcuni indicatori come il pH, il BOD e il COD, due parametri che indicano la concentrazione di sostanza organica, e il contenuto di metalli.

Per legge, il percolato deve essere captato, tramite tubi immersi appena al di sopra dello strato di impermeabilizzazione, e opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti autorizzati allo smaltimento di rifiuti liquidi. Se questo procedimento non viene seguito, il percolato fuoriesce dal bacino e si riversa nel territorio circostante.

Nell’ultimo anno e mezzo sono stati spesi 1.600.000 euro per smaltire il percolato prodotto nella discarica siciliana, e oggi che la discarica è ferma c’è il rischio che tutto venga abbandonato e che quindi un’ingente quantità di percolato si riversi nella campagna circostante.

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