Tumori

Il tipo di cottura delle patate si ripercuote sulla salute

Patate La patata ha una lunga storia. La tribù Inca degli altipiani del Perù adorava la patata. La gente dell'Irlanda ha incolpato la patata della Grande Carestia quando una malattia ha distrutto le colture di patate in tutta Europa. (1) Oggi è la quarta coltura alimentare nel mondo. La patata è una pianta perenne che contiene molto amido e ha più potassio delle banane. (2) Questo tubero è anche fonte di vitamina C e B-6, di sodio e di grassi ma ha anche un alto contenuto di carboidrati. Una patata media ne contiene 37 grammi. In generale è consigliabile limitare l'assunzione di carboidrati netti (carboidrati totali meno fibra) entro i 50 e gli 80 grammi al giorno, a seconda del metabolismo individuale.

Questo significa che una sola patata può rappresentare dal 45 al 75 per cento del fabbisogno di carboidrati netti giornalieri. Il consumo di patate fresche è diminuito negli ultimi 50 anni, tuttavia, il consumo delle patate trasformate, come le patatine fritte è aumentato nello stesso periodo. (3)

Le patate trasformate cotte a fuoco vivo contengono sottoprodotti che sono noti agenti cancerogeni e grassi trans legati a una serie di rischi per la salute. Recenti ricerche hanno trovato un potenziale legame tra il consumo di patate fritte e l'aumento del rischio di morte.

L'umile patata

Nel 1536, i conquistadores spagnoli arrivarono in Perù e scoprirono le patate. Le portarono di ritorno in Europa, e prima della fine del 16 ° secolo li piantarono lungo la costa settentrionale della Spagna. (4) Nel 1589, raggiunsero l'Irlanda e nel corso dei successivi 40 anni si diffusero in tutto il resto d'Europa.

Come assimilare dal sole la Vitamina D

TintarellaMolti si chiedono qual è il momento migliore della giornata per esporsi al sole così da assorbire tutti i benefici della luce solare e produrre il maggiore quantitativo di Vitamina D.

La risposta a questa domanda lascerà quasi tutti a bocca aperta dato che siamo stati abituati a pensare proprio l’opposto. Le recenti ricerche scientifiche vengono in nostro soccorso e spiegano chiaramente come stanno le cose sfatando i vecchi miti sull’esposizione al sole.

Esporsi al sole è il metodo naturale per produrre la vitamina D di cui il nostro corpo ha bisogno. Come ci saremmo accorti, la modernità ha spostato l’essere umano a passare il 99% del suo tempo in ambienti chiusi riparato dalla luce solare naturale. Questo sta portando a carenze gravissime nella popolazione con conseguenze che vanno dalla depressione al cancro all’Alzheimer.

Tuttavia è importante ricordare che i benefici della luce solare non riguardano esclusivamente la produzione della vitamina D dato che i raggi ultravioletti sulla pelle innescano molte razioni chimiche tra cui la produzione endogena di perossido di idrogeno, che potenzia l’attività dei linfociti T e il loro potere antiossidante; l’ossido nitrico che protegge il cuore e normalizza la pressione sanguigna; e migliora la funziona digestiva grazie alla serotonina.

Nuovo studio mette in dubbio la chemioterapia

Nuovo studio mette in dubbio la chemioterapiaUn recente studio dice che la chemio potrebbe permettere la diffusione del cancro ed innescare tumori più aggressivi.

Ricercatori americani hanno studiato l’impatto dei farmaci sui pazienti con cancro al seno ed hanno scoperto che questi aumentano la possibilità che cellule tumorali migrino in altre parti del corpo, dove sono quasi sempre letali.

In Gran Bretagna, ogni anno viene diagnosticato il cancro al seno a 55.000 donne, 11.000 delle quali moriranno.

A molte viene somministrato un ciclo di chemioterapia prima dell’intervento chirurgico, ma la nuova ricerca afferma che, anche se la chemio riduce il tumore nel breve termine, potrebbe innescare la diffusione delle cellule tumorali.

Si pensa che il farmaco tossico attivi un meccanismo di riparazione del corpo, che in ultima analisi consente ai tumori di crescere ancor di più.

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