Tumori

I vestiti nuovi vanno assolutamente lavati

I vestiti nuovi vanno assolutamente lavatiAlzi la mano chi si è reso colpevole di portare a casa una nuova camicia o un paio di pantaloni dal negozio e li indossa, senza lavarli. E’ molto comune, forse anche tipico, come molti tessuti sembrano incontaminati quando sono freschi dal negozio.

Purtroppo i test condotti da Philip Tierno, Ph.D. direttore di Microbiologia e Immunologia presso la New York University, ha scoperto alcuni composti inquietanti sui capi di abbigliamento.

E questo è solo uno dei motivi per prendere in considerazione il lavaggio prima di indossarli. Molti articoli di abbigliamento sono anche contaminati da sostanze chimiche e coloranti che possono portare a irritazione o altri problemi di salute.

Anche insetti (come i pidocchi) potrebbero potenzialmente essere presenti sui vestiti nuovi. Se non sei attualmente uno che lava prima di indossare, cambierai idea entro la fine di questo articolo.

FECI, SECREZIONI RESPIRATORIE, ORGANISMI VAGINALI E ALTRO

Il Dr. Tierno ha testato pantaloni, camicie, biancheria intima, giacche e altri capi d’abbigliamento acquistati presso negozi di catene di abbigliamento sia di fascia bassa che di fascia alta. I test hanno rivelato un certo numero di composti sgradevoli in agguato sui “nuovi” vestiti, tra cui:

Smog: in Italia ogni anno 59mila morti premature

SmogOltre 84mila morti premature in Italia per colpa dello smog. Un dato che imporrebbe misure drastiche, come la chiusura al traffico delle città per due settimane.

È quanto sottolinea Giovanni Viegi, Direttore facente funzioni dell'Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare (IBIM) CNR, Palermo.

“L'inquinamento atmosferico - spiega l'esperto - è associato a mortalità per malattie cardio-respiratorie, tumore al polmone, ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie (compresa la polmonite) e per asma, incidenza e riacutizzazione di asma, rinite allergica, sintomi respiratori (tosse, espettorato, respiro sibilante, difficoltà di respiro), riduzione della funzione respiratoria.

Inoltre, esso causa un incremento dell'assenteismo lavorativo e scolastico, nonché la necessità di aumentare le dosi di broncodilatatori nei pazienti con patologia ostruttiva cronica. Determina quindi enormi costi socio-economici”.

Nel Rapporto dell'Agenzia Ambientale Europea, ricorda Viegi, emerge che la pianura padana ed alcune grandi città italiane sono tra le zone europee più inquinate.

Il Rapporto stima anche il numero annuale delle morti premature in Italia: 59500 per PM2.5, 3300 per O3, 21600 per NO2.

Additivi alimentari: la lista di quei 16 da evitare

Additivi alimentariLa Food and Drug Administration (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, abbreviato in FDA) è l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.

L’FDA ha come scopo la protezione della salute dei cittadini attraverso regolamenti che controllino la messa sul mercato dei prodotti che sono sotto la sua giurisdizione, tra cui i farmaci, gli alimenti, gli integratori alimentari e gli additivi alimentari, i mangimi e farmaci veterinari, le attrezzature mediche, il sangue e gli emoderivati per trasfusioni e i cosmetici.

Ognuno di noi è esposto alle tossine giornalmente. Ormai è risaputo che ci sono molte sostanze tossiche e pollutanti diffuse quotidianamente nell’aria, nell’acqua e negli alimenti, trasmesse dalla radiazione elettromagnetica e dall’energia nucleare, che singolarmente hanno effetti nocivi alla salute e quindi insieme, un nefasto effetto sinergico sul nostro organismo corpo/mente. Nonostante l’attenzione che possiamo mettere nella propria alimentazione, molte volte ignoriamo che le aziende agroalimentari, in generale, possono fare uso di circa tre mila additivi con lo scopo di abbellire, mantenere asciutti o intatti, conservare, colorare, sbiancare, aromatizzare, rendere morbidi o sodi gli alimenti etc…

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