Dermatologia

Esiste una relazione tra stress e dermatite?

Dermatite da stressInnanzitutto il merito di aver apportato un significativo contributo scientifico alle ricerche sullo stress è di un neuroendocrinologo austriaco, tale Hans Selye, che nel 1936 nel corso di una serie di esperimenti sottopose i topi da laboratorio a quotidiane iniezioni e verificò che a prescindere dalla sostanza iniettata, soluzione fisiologica o altro, i ratti manifestavano gli stessi sintomi.

Comprese, pertanto, che esisteva una stretta relazione tra lo stimolo esterno pericoloso o minaccioso, rappresentato da quelle “quotidiane iniezioni”, e la reazione biologica interna dell’organismo.

Lo stress, altro non è che “la risposta aspecifica strategica dell’organismo innanzi a situazioni di possibile pericolo, o comunque di fronte ad avvenimenti imprevisti”.

Secondo la sua teoria lo stress si sviluppa attraverso tre fasi:

  1. fase iniziale di allarme, in cui si attivano una serie di processi psicofisiologici;
  2. fase di resistenza, in cui l’organismo tenta di adattarsi;
  3. fase finale di esaurimento, in cui l’organismo privato di tutte le sue scorte energetiche non ha la capacità di continuare a difendersi e adattarsi. Selye definì l’intera sequenza come Sindrome generale di adattamento (SGA).

Il cavolo protegge la pelle dai raggi solari

TintarellaUna crema solare a base di cavolo per proteggere la pelle dai pericolosi raggi UV?

Perché no!

È risaputo che i cavoli, come tutti i vegetali appartenenti alla famiglia delle crucifere, svolgono un’importante azione antitumorale.

Per questo motivo, un gruppo di ricercatori americani ha pensato di sfruttarne l’azione per via esterna e offrire così una protezione alla pelle dal temibile melanoma.

Come ha spiegato la coordinatrice dello studio, la dottoressa Sally Dickinson del Dipartimento di Farmacologia presso l’Università dell’Arizona (UA) e membro dell’UA Cancer Center:

Anche se è aumentata la consapevolezza circa la necessità di una limitata esposizione al sole e l’uso di creme abbronzanti, stiamo ancora assistendo a troppi casi di cancro alla pelle ogni anno. Per tale motivo siamo alla ricerca di metodi migliori per prevenire questo tipo di tumore in forme che siano accessibili e gestibili per tutti. Il sulforafano potrebbe essere un ottimo candidato per l’uso nella prevenzione del melanoma causato dall’esposizione ai raggi ultravioletti.

Nei cavoli e nei broccoli, infatti, è presente il sulforafano, una sostanza dalle spiccate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche e che dimostrato di esercitare un’azione preventiva nei confronti della crescita di cellule cancerogene.

Negli acquari si celano pericolose malattie derivanti dai pesci tropicali

Acquario marinoI pesci tropicali considerati da sempre bellissimi sono vettori di insidie inimmaginabili per la nostra salute, soprattutto per i soggetti più deboli.

Nei nostri acquari, secondo un recente studio della Oregon State University,, in cui fanno bella mostra dei magnifici pesci tropicali, si celano pericolosissime malattie killer derivanti da alcune specie importate.

Chi ha un acquario in casa con pesci tropicali è ad alto rischio di infezioni batteriche e malattie persino mortali, perché da quanto si è appreso molti tipi di batteri e virus presenti nei pesci stessi sono sorprendentemente resistenti agli antibiotici.

Venendo al nocciolo della questione i pesci importati da luoghi esotici si portano appresso anche infezioni batteriche che non possono essere trattate e di conseguenza possono diffondersi tra gli esseri umani.

Tra le infezioni batteriche a cui si può andare incontro c’è l’otite, la polmonite, la congiuntivite dovute allo Pseudomonas, mentre lo Staphylococcus è responsabile di infezioni quali foruncoli, follicoliti, impetigine, e altre patologie causate da tossine che provocano sindrome da cute ustionata, sindrome da shock tossico e in alcuni casi anche setticemie estremamente gravi.

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