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Elaborato uno studio scientifico sul Cubo di Rubik e il Tetris
È considerato il gioco più venduto al mondo ed è addirittura divenuto oggetto di studio.
È il cubo di Rubik, il celebre rompicapo inventato nel 1974 dal professore di architettura ungherese Erno Rubik per insegnare ai suoi allievi lo studio degli oggetti in 3D.
Il 'cubo magico', come si chiamava originariamente, presenta 9 quadrati che differiscono tra loro per il colore su ognuna delle sue 6 facce. Quando il gioco è risolto, ogni faccia assume un unico colore. “Il cubo di Rubik rappresenta, mediante un oggetto fisico, concetti dell'algebra astratta come la 'teoria dei gruppi'.
I gruppi sono alla base della teoria delle simmetrie ed entrano, per questo motivo, in tante applicazioni, dalla chimica alla fisica teorica”, spiega Roberto Natalini, direttore dell'Istituto di applicazioni del calcolo 'Mauro Picone' (Iac) del Cnr.
Ma perché è così difficile da risolvere?
“Applicando il calcolo combinatorio ai modi di ruotare spigoli e vertici si arriva all'enorme valore di circa 43 miliardi di miliardi di possibili configurazioni.