- In:
- Posted By: Redazione
- Commenti: 0
In Austria si voterà per uscire dall'Euro e dall'Unione Europea
Nell'assoluto silenzio mediatico l'Austria muove passi giganti verso una consultazione per l'uscita non dall'euro, ma dall’Unione europea.
Nei primi mesi del 2015 una petizione popolare (Volksbegehren) ha superato il vaglio della Corte costituzionale e del Ministero dell’Interno con il risultato che dal 24 giugno al primo luglio gli austriaci potranno esprimere con una firma presso il proprio Comune la volontà di uscire dalla Unione Europea.
Questo particolare strumento di democrazia diretta prevede che nel caso di superamento di almeno 100.000 adesioni il Parlamento sia vincolato a discutere un testo di legge con priorità assoluta che accolga le richieste della petizione, oppure a indire un referendum sul tema, il cui esito sarebbe vincolante per il Legislatore.
Il testo dei promotori del Volksbegehren anti Ue si fonda su pilastri economici specifici: infatti, l'uscita dall'Unione permetterà all'Austria di non aderire agli accordi transatlantici di libero scambio tra Ue, Usa e Canada; di recuperare parte dei miliardi di euro versati da vent’anni alle casse di Bruxelles per la “promozione Ue” senza aver alcun potere di codecisione nella destinazione dei medesimi fondi a fronte di diminuzioni di prestazioni sociali e infrastrutture pubbliche a favore dei cittadini austriaci; di risparmiare i versamenti a favore dei «fondi di salvataggio per l'euro»; di risparmiare le obbligazioni di deposito per miliardi di euro a favore del «Meccanismo europeo di stabilità finanziaria»; di reintrodurre sovranità e politica monetaria proprie.