Manipolazioni

In Gran Bretagna sempre meno banconote in circolazione

Stop contanteL'ammontare di banconote in circolazione scenderà di un altro 30% nei prossimi dieci anni, prima di sparire e lasciare il posto alle carte di credito.

Tempo una ventina d'anni e il popolo britannico potrebbe vedere circolare l'ultima banconota di sterline.

Le ultime cifre pubblicate dell'autorità mettono in evidenza come aziende e famiglie stiano lentamente abbandonando l'utilizzo della moneta fisica, a cui vengono preferite le carte di credito.

I pagamenti effettuati con le carte elettroniche sono in aumento e stando ai dati del Consiglio dei Pagamenti britannico, nel 2014 hanno oltrepassato l'utilizzo di monete e banconote per la prima volta nella storia.

Se il trend prosegue a questo passo, i volumi di cash in circolazione dovrebbero scendere di un altro 30% nei prossimi dieci anni, prima di scomparire del tutto. Lo dicono le cifre e stime dell'organismo inglese incaricato di supervisionare i sistemi di transazioni.

Il Consiglio dei Pagamenti ha reso noto che non è solo l'inglese medio a favorire i pagamenti elettronici, ma anche le aziende e gli istituti finanziari, che stanno sempre di più optando per l'utilizzo di bancomat e carte di credito.

La colossale manipolazione: per non farci pensare ci rubano il tempo

Controllo della menteAVVERTENZA! : questo stralcio su uno scritto di Carpeoro richiede un po' di tempo per essere letto e ... purtroppo sarebbe utile soprattutto a chi "non ha molto tempo" ...

Il rapporto tra la velocità e il tempo è cambiato solo negli ultimi quattro secoli: alla velocità è stato assimilato un significato di efficacia, di efficienza, mentre alla lentezza viene attribuito un coefficiente simbolico di ritardo e inefficienza.

Una persona che ha dei problemi la chiamiamo “ritardata”: tendiamo a considerare poco efficiente chi, magari, una cosa la capisce dopo – chi risponde dopo, chi reagisce dopo. È un ritardo, che per noi oggi è automaticamente un’inefficienza, un’inabilità.

Quante volte usiamo l’espressione “perdere tempo”? I latini dicevano “festina lente”, cioè“affrettati lentamente”. Per circa due secoli è stato il motto di case nobiliari nonché del veneziano Aldo Manuzio, il primo editore del mondo. Già nella favola di Fedro, la tartaruga batte la lepre. Il “festina lente” lo ritroviamo nei testi più misteriosi, all’origine del rosacrocianesimo, e in Giordano Bruno, nel famoso dialogo de “La cena delle ceneri”. Manzoni, nei “Promessi sposi”, lo cambia in “adelante, cum judicio”: veloce, ma con prudenza.

La velocità percepita come virtù è un’acquisizione molto recente. Attribuire alla velocità un valore positivo e alla lentezza un valore negativo può non essere una cosa utile, in senso assoluto: chi ha detto che il boia che dice “domani” è peggio del boia che dice “subito”?

Pillole dimagranti letali

Pillole dimagranti letaliTutto è iniziato con la tragica morte, a metà aprile, di Eloise Aimee Parry, era una ragazza inglese di appena 21 anni, deceduta a causa di alcune pillole dimagranti acquistate online. Subito è stato messo sotto accusa il componente dinitrofenolo (DNP), una sostanza considerata altamente tossica e di cui Eloise avrebbe fatto abuso, fino a provocarsi un’overdose.

La Food Standards Agency britannica lanciò un appello per evitare che i cittadini proseguissero ad acquistare questo tipo di prodotti, soprattutto le pillole che contengono quella sostanza, molto pericolose per la salute. Si capì subito anche che quelle pillole dimagranti non avrebbero dovuto essere messe in vendita, in quanto assolutamente non adatte per il consumo umano.

È notizia di queste ore che l’allarme è stato elevato al massimo grado, con l’intervento dell’Interpol che ha lanciato un’allerta generalizzata su pillole dimagranti e creme a base di 2,4-dinitrofenolo, una sostanza illecita e potenzialmente letale utilizzata anche dai culturisti. Oltre ai pericoli legati alla sostanza, i rischi sono amplificati dalla produzione illegale, in laboratori clandestini che espongono i consumatori al rischio di sovradosaggio e contaminazioni.

Pagine