Alimentazione

Attenzione all’alimentazione quando si scelgono mete esotiche

Alimentazione Quando si scelgono mete esotiche per le proprie vacanze, occorre mettere in conto il rischio di diarrea. Perché, cambiando clima e alimentazione, il primo a risentirne è proprio il nostro intestino.

La infatti un disturbo molto diffuso tra i turisti che scelgono destinazioni con clima caldo e precarie condizioni igieniche e sanitarie come alcuni Paesi africani, latino-americani e asiatici.

Per questo motivo, bisogna stare molto attenti a non assumere alimenti o bevande che possano essere contaminati da residui fecali, perché proprio lì sono presenti microrganismi quali batteri, virus e parassiti, che potenzialmente potrebbero causare questo disturbo.

Tale disagio può portare a una forte disidratazione, che s’intensifica nei casi in cui si manifestino episodi di vomito (e in particolare nei bambini), e il trattamento più indicato consiste nel reintegrare la perdita di fluidi e l’equilibrio dei sali minerali bevendo acqua e bibite zuccherate in abbondanza (the, limonate, succhi di frutta).

Per ridurre al minimo il rischio di contagio si raccomanda di evitare di ingerire cibi crudi o poco cotti. Anche i cibi cotti andrebbero consumati in luoghi idonei dal punto di vista igienico, mentre si consiglia di non acquistare i generi alimentari o le bevande da rivenditori ambulanti. Per quanto riguarda le bevande, è bene consumare solo quelle imbottigliate, ed evitare di aggiungere ghiaccio.

Dieci rimedi naturali per lenire le infiammazioni

SpezieI farmaci non sono l’unica soluzione per combattere il dolore: anche il cibo può aiutare a contrastarlo.

Infatti alcuni alimenti stimolano la capacità dell’organismo di regolare il processo alla base del dolore stesso, l’infiammazione. Ad elencarli è Amanda Carlson-Phillips, nutrizionista specializzata nell’alimentazione per gli sportivi. Qui di seguito la “top 10” pubblicata da livestrong.com.

  1. Cannella Oltre a ridurre l’infiammazione, combatte le infezioni batteriche, contribuisce a controllare i livelli di zuccheri nel sangue e aumenta le funzioni cerebrali. Può essere aggiunta allo yogurt, ai cereali, al latte o a un frappè.
  2. Zenzero Contiene i cosiddetti gingeroli, molecole antinfiammatorie che possono alleviare i dolori alle articolazioni e stimolare il sistema immunitario. E’ possibile preparare un infuso immergendo due fettine di zenzero in acqua calda o aggiungerlo a della salsa di soia per ottenere un condimento esotico.
  3. Cipolla I suoi principi attivi, responsabili del tipico odore pungente, inibiscono anche l’infiammazione. Aglio, porri ed erba cipollina hanno gli stessi effetti positivi. Utilizzarli è molto semplice: basta aggiungerli a sughi, zuppe e ai cibi cotti in padella.
  4. Amarene Oltre ad essere un vero e proprio concentrato di antiossidanti, contengono composti antinfiammatori che contrastano i dolori dell’artrite e della gotta e riducono quelli di cui possono soffrire muscoli e articolazioni dopo l’esercizio. Da bere come succo alla mattina o da mangiare, essiccate, come snack.

L'insonnia crea attrazione verso il cibo spazzatura

CervelloL'insonnia non fa bene alla dieta. Una notte trascorsa a occhi spalancati aumenta, infatti, la nostra attrazione verso il cibo spazzatura.

Dolci zuccherati e pizze ipercaloriche caratterizzano il menu degli insonni che, snobbano verdure e cereali integrali, per darsi allo 'junk food' durante le veglie notturne.

Una tendenza poco salutare che sembra sia determinata dalle regioni del cervello che veicolano le scelte alimentari, secondo un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell'Università della California pubblicato sulla rivista 'Nature Communications'.

Utilizzando le risonanze magnetiche, gli studiosi hanno scoperto che dopo una notte insonne il cervello mostra un'alterazione dell'attività nel lobo frontale, che governa i complessi processi di decision-making, e una maggiore attività nei profondi centri cerebrali che rispondono alle ricompense.

In pratica, l'assenza di sonno riduce la capacità di prendere decisioni complesse e amplifica le funzioni delle strutture cerebrali più primitive che regolano desiderio e motivazione.

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