Riflessioni

Tecno-vaccini: la scienza che sopprime la popolazione

Ogni conseguimento della scienza è sempre stato dipinto come “progresso”, anche se molti di essi alla lunga si sono rivelati disastrosi per l'umanità

Ogni conseguimento della scienza è sempre stato dipinto come “progresso”, anche se molti di essi alla lunga si sono rivelati disastrosi per l'umanità

Hai bisogno di un cuore o un polmone di ricambio? Nessun problema: la Monsanto te ne crea uno nuovo di zecca, utilizzando una specie di maiali trans-genici alimentati da mangimi Ogm e sottoposti con regolarità ad espianto di organi mentre sono ancora in vita, per mantenere “freschi” gli organi espiantati. Avvertenza: il tuo governo ha già approvato simili pratiche. Possibile? No, ovviamente. Sono soltanto fantasie decisamente horror, sulle quali si interroga il blog “La Crepa nel Muro”.

Ai confini della realtà, si esplorano aberrazioni a 360 gradi: come i vaccini “comportamentali” per rendere docili i cittadini e reprimere il dissenso, il monitoraggio “da remoto” del nostro stato di salute, la totale segretezza sull’origine degli alimenti. Un mondo da incubo: pandemie globali scatenate da armi biologiche, controllo a distanza sul codice genetico della prole, ingegneria genetica per tranquillizzare le folle o, al contrario, “fabbricare” soldati spietati.

E scie in cielo, naturalmente, per “attivare metalli e nano-cristalli iniettati attraverso i vaccini”. Un film spaventoso, che comincia con l’espianto “brevettato” di organi di maiali geneticamente modificati.

Ha senso, questa fantascienza abominevole?

Impossibile escluderla a priori, secondo “La Crepa nel Muro”, visto che la scienza ormai assoggettata all’industria «ha in mente per noi un futuro molto diverso dai paradisi utopistici previsti dai media mainstream».

Secondo l’ufficialità, come sappiamo, la scienza sarebbe sempre e comunque benigna per l’umanità: «Ogni conseguimento scientifico è sempre stato dipinto come “progresso”, anche se molti di essi alla lunga si sono rivelati disastrosi (le bombe atomiche, ad esempio, oppure gli Ogm)».

L'intenzione modifica la realtà

Il pensiero è sufficiente a produrre le istruzioni neurali che servono a compiere l’atto fisico. Una intenzione influisce sulla chimica del nostro corpo

La scienza dell’intenzione cerca di porre un ponte tra spiritualità e fisicità. Come può una intenzione modificare la realtà e il nostro pensiero influenzare la materia?

Lynne McTaggart, esperta di scienze di frontiera e di medicina alternativa, ha raccolto ricerche e studi su quel campo della scienza che lei – ma anche altri – chiama “Scienza dell’Intenzione”. Ecco dunque un assaggio dei contenuti di questa scienza “ponte”, tratto da “La scienza dell’intenzione – come usare il pensiero per cambiare la tua vita e il mondo” di Lynne McTaggart.

Numerosi sono gli studi compiuti (Benson, Davidson, Krippner, Lazar, solo per citarne alcuni) su monaci tibetani e guaritori di talento, capaci di compiere gesti dettati dall’intenzione, superando limiti di tempo, di distanza e relativi ai cinque sensi fisici. L’intenzione, nel senso di attività mentale efficace, richiede una focalizzazione iniziale del pensiero, seguita da una sorta di abbandono, un lasciar andare, tanto il sé quanto il risultato; insomma, l’intenzione per raggiungere il suo scopo deve essere privata dell’attaccamento, e deve seguire una forte concentrazione di pensiero. La forza dell’intenzione, tuttavia, è una capacità che può essere espressa anche da semplici comuni mortali, non solo da monaci tibetani e guaritori.

Tutto ciò che noi facciamo – spostare una mano o formulare un pensiero – produce un movimento di energia, ossia un cambiamento del campo elettromagnetico entro cui siamo immersi, noi e tutto ciò che ci circonda. La fisica quantistica, che studia la materia a livelli subatomici, è stata molto chiara nel dirci che la materia è fatta di energia, e che l’invisibile che ci circonda è energia.

Cosa può fare, dunque, il pensiero all’interno di questo mondo fatto di energia?

Come possono le nostre intenzioni modificare il corpo fisico?

Professore William Tiller: noi siamo esseri spirituali abitiamo in un bio corpo

Per Tiller siamo tutti spiriti che vivono un'esperienza fisica. Siamo il prodotto dei nostri pensieri e azioni nel simulatore che è l'Universo.

I filosofi pitagorici ritenevano che il corpo fosse la prigione dell'anima; la religioni, poi, nel corso dei secoli hanno affermato con forza la componente spirituale dell'essere umano.

In epoca contemporanea, anche la scienza si sta spingendo oltre i confini del corporeo per cominciare ad esplorare, nell'abito della fisica quantistica, la possibilità che la coscienza umana sia una realtà sussistente indipendente dal corpo. Molte persone descrivono il professor William A. Tiller(1) come uno scienziato in anticipo sui tempi.

Professore emerito di Scienza e Ingegneria dei Materiali presso la Stanford University,(2) Tiller si è guadagnato la sua reputazione accademica per il suo lavoro scientifico nel campo della cristallizzazione. Ma le sue riflessioni più intriganti fanno riferimento a idee che vanno molto al di là delle teorie scientifiche convenzionali sulla natura della coscienza umana: egli ipotizza l'esistenza di energie sottili che vanno al di là delle quattro forze fondamentali, le quali lavorano in concerto con la coscienza umana. Tiller, le cui idee sono contenute sul sito web della sua fondazione, è convinto che la nostra mente e le nostre emozioni possono evolvere al punto tale da poter influenzare la nostra vita quotidiana, fino amodificare fisicamente la realtà. Certamente, si tratta di idee che affondano nella teoria quantistica della realtà, una vera e propria sfida per la comunità scientifica ortodossa.

I pensieri possono cambiare la realtà?

Tiller considera noi esseri umani come esseri spirituali rivestiti di un bio-corpo e con enormi poteri di cui non siamo consapevoli. Il professore ritiene che la nostra coscienza sia un sottoprodotto che viene a generarsi quando lo spirito entra nella materia densa.

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