Riflessioni

Le persone migliori si manifestano nei momenti critici

È meraviglioso poter contare su persone che stanno vicino a noi proprio nel momento del bisogno, che riempiono con la loro presenza, i loro abbracci

Le persone che ci aiutano a risollevarci nei momenti difficili, che ci regalano il loro tempo e affetto, senza chiedere niente in cambio, sono anche le persone con cui dovremmo condividere le nostre gioie

Il tempo è il più bel regalo che possiamo fare a chi vogliamo bene. È una risorsa preziosa e limitata e, quindi, non lo doniamo a tutti e non lo scambiamo per cose che non meritano la nostra attenzione.

Lo regaliamo e siamo grati a chi ci concede parte del suo, soprattutto se lo fa con piacere e senza chiedere nulla in cambio. Lo apprezziamo ancora di più quando ci viene dedicato, proprio quando ne abbiamo maggiormente bisogno.

È meraviglioso poter contare su persone che stanno vicino a noi proprio nel momento del bisogno, che riempiono con la loro presenza, i loro abbracci, le loro parole ed i loro silenzi quel vuoto che a volte ci opprime. Ci sostengono quando ci troviamo al bordo di un precipizio e ci impediscono di affrontare la crudele forza di gravità.

I nostri Cari, con la c maiuscola

Le persone che ci sostengono, stanno vicino a noi e non hanno nessuna intenzione di scappare, anche quando la nostra compagnia non è delle migliori. Ci assistono durante una fra le malattie più contagiose: lo sconforto. La disperazione è un virus che arriva fino alle ossa ed è difficile da debellare. Le persone che rimangono accanto a noi e corrono questo rischio ci apprezzano davvero.

Botticelli: Giovane introdotto alle sette arti liberali

Il Botticelli, artista coltissimo e raffinato, introduce nell'opera alcuni simboli che potrebbero assumere un significato astronomico ed astrologico

“Giovane introdotto alle sette arti liberali” è il titolo attribuito ad un affresco dipinto da Sandro Filipepi, detto Botticelli (1445-1510).

L'opera, il cui soggetto è leggibile, nonostante le ampie lacune in basso, è al Louvre, insieme con un altro affresco. Entrambi furono staccati da Villa Lemmi, in Firenze, di cui adornavano la loggia. Pare che la dimora fosse di proprietà dei Tornabuoni e che fosse poi passata ai Lemmi: le opere furono rinvenute nel 1873 sotto lo scialbo.

Dapprima furono connesse alle nozze di Lorenzo Tornabuoni con Giovanna degli Albizi (1486); però già il Thiemme [1897] poneva in dubbio l'identificazione della sposa. Presto si riscontrò che il ciclo precedeva la data della cerimonia. Il Gombrich [1945] contestò anche l'appartenenza di Villa Lemmi ai Tornabuoni, identificandola con una magione acquistata da Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici, quando sposò Semiramide di Giacomo Appiani. Gli affreschi dovrebbero risalire al 1483.

L'affresco in oggetto raffigura sette figure femminili (quattro effigiate di fronte e tre di spalle) che accolgono un giovane accompagnato da una giovane donna, forse Minerva. Sulla sinistra, nella parte inferiore dell'affresco, parte per lo più scrostata, un piccolo angelo con la testa reclinata e circonfusa dall'aureola, guarda verso l'esterno della composizione.

Il Botticelli, artista coltissimo e raffinato e che risentì del milieu neoplatonico fiorentino, introduce nell'opera alcuni simboli che potrebbero assumere un significato astronomico ed astrologico. Infatti la figura collocata quasi al centro tiene in mano un grosso e nero scorpione, alla sua destra la donna (la Retorica?) assisa su un soglio a dominare le altre, stringe nella sinistra un arco. Forse il Botticelli volle adombrare i segni zodiacali dello Scorpione e del Sagittario, secondo un disegno iconografico e simbolico, il cui significato potrebbe alludere al centro della galassia come nel cosiddetto Libro perduto di Nostradamus.(1)

Uomo-Donna i due raggi in un unico corpo

Quando nasciamo entrando in un corpo fisico, assumiamo di volta in volta un raggio o l’altro della nostra Anima, scegliendo di essere uomo o donna

Quando nasciamo entrando in un corpo fisico, assumiamo di volta in volta un raggio o l’altro della nostra Anima, scegliendo di essere uomo o donna.

“…Sarete liberi quando brucerete il vostro vecchio “Io”. Dimenticate il passato e apritevi al NUOVO che esplode dentro di voi. Bruciate senza rimpianto tutto ciò che è VECCHIO e fa appassire il vostro cuore… Solamente quando avrete annullato il vostro vecchio corpo avrete un CORPO NUOVO, un CORPO di LUCE, con il quale potrete solcare gli abissi del tempo e dello Spazio… Liberate la mente dai grovigli della ragione, LIBERATEVI da voi stessi! Allora saprete elevarvi per gustare il NUOVO, il DIVINO…”. (dal messaggio 72 “Liberatevi da voi stessi”)

Qualcosa ribolle dentro di noi. Nel profondo del nostro essere la scintilla vitale pulsa fortemente ed invia alla mente pensieri superiori mai immaginati prima, i quali giungono come sfere di incandescente luce azzurra, e travalicano i confini di ciò che è conosciuto.

La mente stessa fatica a contenerli poiché la loro forza dirompente scardina i cancelli della razionalità e li sbatte come foglie al vento. Il Vento Cosmico risale dalle correnti dell’Anima e bussa con insistenza alle porte dei cuori perché è giunto un tempo nuovo, il Tempo della Conoscenza e della Saggezza di “Ciò che È“.

La mente stessa fatica a contenerli poiché la loro forza dirompente scardina i cancelli della razionalità e li sbatte come foglie al vento. Il Vento Cosmico risale dalle correnti dell’Anima e bussa con insistenza alle porte dei cuori, perché è giunto un tempo nuovo, il Tempo della Conoscenza e della Saggezza di “Ciò che È“.

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