Riflessioni

Voyager 1 e 2 mandano ancora dati. Sono passati 40 anni...

VoyagerLe famose sonde Voyager 1 e 2 raggiungeranno presto i 40 anni di attività nello spazio, rappresentano i due veicoli spaziali più longevi che siano mai decollati dal nostro pianeta

Voyager 2 è stata la prima sonda ad abbandonare la Terra il 30 agosto 1977, Voyager 1 qualche giorno dopo, il 5 settembre dello stesso anno, entrambe partite da Cape Canaveral a bordo di razzi Titan III.

Le missioni principali sono state ormai portate a termine da tempo, l’obbiettivo principale era di sorvolare i pianeti giganti Giove e Saturno per studiarne i campi magnetici, gli anelli e fotografarne i rispettivi satelliti. È proprio la Voyager 2 quella che tra le due di ha inviato la maggior parte delle informazioni, indicando che sulle lune di Giove un tempo c’erano oceani e vulcani, e inviando una gran mole di informazioni su Titano.

Dal 2012, Voyager 1 è entrata in quello che viene chiamato “Spazio interstellare”, ossia quella zona molto vicina alla fine del nostro sistema solare e nella quale la nostra stella ha un impatto quasi nullo sulle particelle. Entrambe le sonde continuano a comunicare, tuttavia il ritardo del segnale è sempre più significativo e le tecnologie sono quelle degli anni 70, obsolete rispetto a quelle attuali.

Nonostante gli obbiettivi siano stati raggiunti da tempo, l’entrata nello spazio interstellare ha consentito di scoprire molti fenomeni interessanti, ad esempio che le zone al di fuori del sistema solare sono molto più pericolose di quanto si pensasse, per via della mancanza di protezione del Sole dagli incredibili livelli di radiazioni.

Negli Usa si timbra il cartellino con il microchip sottopelle

Sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto, però un conto è guardarlo nei film di fantascienza, e un altro nella tua mano.

Stiamo parlando del microchip che dal primo agosto verrà impiantato tra il pollice e l’indice di tutti i dipendenti della compagnia del Wisconsin Three Square Market, per fare acquisti, aprire la porta dell’ufficio, in sostanza “timbrare il cartellino” e accedere al proprio computer.

32M è un’azienda di River Falls che disegna software per i locali all’interno degli uffici dove gli impiegati vanno nei momenti di pausa. Tutte le compagnie americane li hanno, e in genere contengono macchine dove si possono comprare snack. Anche nella sala stampa della Casa Bianca, tanto per fare un esempio, ce n’è una. Il pagamento un tempo si faceva con le monetine, poi con i dollari di carta, e adesso con le carte di credito. Comunque richiedeva di aver con sé i soldi o il portafoglio.

Todd Westby, il ceo di Three Square Market, si è imbattuto nella BioHax International, azienda svedese specializzata in sensori biometrici, che nel paese scandinavo sono già stati adottati dalla startup Epicenter.

Bonino: “Gli sbarchi li abbiamo chiesti noi”. Riflessioni di Luca Donadel sui migranti

Soros - immigratiNon avete sentito questa frase di Emma Bonino al Tg1, né l’avete letta sugli altri media renziani o di area di riferimento del Pd.

Probabilmente non la sentirete mai. La censura democrat ricorre anche a questi piccoli mezzucci.

Per fortuna, ai tempi dei Social network, nascondere una dichiarazione pubblica è pressoché impossibile.

Ecco perché pubblichiamo la registrazione audio dove l’ex commissario Ue ed ex ministro degli Esteri sbugiarda la sinistra e dice quello che il centrodestra denuncia da tempo.

A volere che gli sbarchi avvenissero proprio sulle nostre coste sono stati i governi italiani guidati dal Pd.

Ecco il passaggio del video, da Radio Radicale, dove la Bonino dice: “Gli sbarchi li ha chiesti l’Italia. Li abbiamo chiesti noi”.

Pagine