Salute

Perché una persona ci irrita?

RabbiaAndiamo direttamente al punto cruciale della questione.

Quando qualcuno ci irrita, è probabilmente perché:

1) Vediamo in lui una parte di noi stessi che non ci piace. Rifiutiamo di vedere quella qualità in noi stessi e quindi non desideriamo vederla nemmeno in un altro;

2) Il modo in cui ci maltratta rispecchia perfettamente il modo in cui maltrattiamo noi stessi al nostro interno;

3) Questa persona può ricordarci qualche problema con cui siamo ancora collegati: qualcuno con cui è rimasto un “sospeso” e una situazione non risolta, qualche “limitazione” con la quale non siamo riusciti a riconciliarci;

4) Non ci permette di distorcere la verità come facciamo di solito, con questa persona non riusciamo a “raccontarcela” e non si presta al nostro gioco, non sostiene le nostre illusioni preferite e non vuole ignorare ciò che è palese;

5) Ci mostra cosa possiamo diventare in futuro e come possiamo farlo, ma non ci sentiamo pronti per fare questo salto, quindi preferiamo denigrarla con la speranza di tirarla giù e riportarla al nostro livello.

Gli smartphone disturbano il sonno e riducono le ore di riposo dei bambini

Smartphone - bambiniChe gli stimoli elettronici compromettessero il sonno era noto. Ma ora una ricerca definisce i livelli di stress. E fissa le regole per evitare problemi

Se siete tra quei genitori che ogni sera sono pronti a lanciarsi in lunga lotta pur di togliere il tablet dalle mani dei vostri figli, sappiate che la scienza è dalla vostra parte. Lo schermo di smartphone e tablet disturbano il sonno e riducono le ore di riposo.

La notizia non è nuova, ma il nuovo studio condotto dall’università del Colorado-Boulder(1) pubblicata sulla rivista Pediatrics va oltre e fissa alcune regole utili. In particolare, di 454 adolescenti presi in esame il 60% va a letto con il cellulare e il 45% lo usa come sveglia. Supera invece il 90% la percentuale di bambini e ragazzi tra i 5 e i 17 anni, oggetto di studio che vanno a letto più tardi e che dormono poco e male”.

Ma perché?

Tre sono le principali cause secondo i ricercatori:

Attenzione alla carenza di magnesio

IntegratoriSupervisione: Vincenzo Angerano Collaboratori: Dott.sa Valentina Coviello (Biologa)

Si parla di carenza di magnesio quando i valori di minerale assunti sono al di sotto del fabbisogno quotidiano.

Nell’adulto il fabbisogno di magnesio è pari a 320 mg /die nella donna e 420 mg/die nell’uomo. Invece, il fabbisogno di questo minerale in età pediatrica, varia da 80 a 400 mg/die, mentre nei neonati da 0 a 6 mesi è di circa 6070mg/die.

In generale sia nell’adulto che nel bambino la carenza di magnesio può essere susseguente a:

- Dieta squilibrata.

- Assorbimento alterato. E conseguente eccessiva eliminazione.

La carenza di magnesio può manifestarsi in particolari momenti della vita.

Già nei neonati il fabbisogno di magnesio è pari a circa 30 40 mg/die e la sua carenza può portare a sintomi lievi come disturbi del sonno ed irrequietezza fino a rallentamento della crescita staturale.

Nei bambini la carenza di questo importante minerale si denota con eccessiva emotività, irrequietezza ed irritabilità accompagnati da disturbi del sonno e mal di testa. Generalmente basta correggere l’alimentazione favorendo un maggior apporto di magnesio o con l’integrazione della stesso.

Pagine