Salute

Come liberarsi dai pensieri ossessivi

DepressioneL’ “Overthinking”, letteralmente pensare troppo o rimuginare, è un fenomeno in forte crescita nella nostra società.

Il pensiero ossessivo è difficile da controllare; esistono persone maggiormente soggette rispetto ad altre… La medicina cinese attribuisce questo fenomeno ai soggetti le cui caratteristiche materiali e spirituali evidenziano una prevalenza dell’elemento terra; queste persone presentano una predominanza di tutte quelle attività legate alla loggia energetica stomaco milza pancreas. Organi che, quando non sono in equilibrio, possono causare sentimenti di ansia, preoccupazione e un’attività di pensiero eccessiva e senza freni.

Nel campo psicologico sono in molti a ritenere l’overthinking una piaga dell’età moderna legata all’insicurezza e confusione che la stessa società ha creato, bombardando i singoli individui di informazioni e schemi precostituiti; condizioni che possono generare una negatività tale begli individui da ripercuotersi persino sul modo di pensare.

La psicologa e naturopata Kelly Neff suggerisce 8 modi per eliminare questa attitudine dalla nostra mente e dalla nostra vita:

I 22 dolori fisici più comuni sono una manifestazione del nostro stato emotivo

Emozioni I dolori, principalmente muscolari e alle articolazioni, elencati di seguito sono, come ogni altro sintomo fisico, connessi ad una situazione dolorosa mentale ed emotiva. Questo non deve sorprendere più di tanto sia perché è da sempre risaputo fin dagli albori della medicina sia perché il corpo e la mente sono davvero un’unica entità che esprime e modella se stessa in rapporto con l’ambiente che la circonda.

Le spiegazioni fornite sono un invito ad indagare dentro di sé e scoprire che effettivamente quel dolore è sorto dopo un determinato fatto e che è il risultato di una cronicizzazione del pensiero/emozioni, che anziché fluire sono stati trattenuti più del dovuto creando delle contrazioni fisiche.

Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi e quindi in malattie. Permettersi di sentire quella emozione e pensiero spiacevoli, mantenendo la presenza, portando la luce della consapevolezza dove l’ombra dell’ego aveva fatto la sua radice, è possibile sciogliere queste tensioni fisiche e mentali, rinnovando la propria vita.

Ogni tipo di dolore può essere direttamente connesso ad uno specifico stato emotivo. I dolori non sono altro che una manifestazione esterna del nostro stato emotivo: l’organismo può mostrarci il problema con esattezza, affinché sia possibile far sparire il dolore.

Dolore muscolare: rappresenta la difficile capacità di muoverci nella vita. Ci indica quanto siamo flessibili con le nostre esperienze nel lavoro, a casa e con noi stessi.

Mal di testa: limita il processo decisionale. Le emicranie compaiono quando viene presa una decisione, ma non si agisce. Cerca di radicarti e uscire dal pensiero ossessivo.

Come scoprire gli alimenti a cui si è intolleranti

Ci sono alcuni cibi che quando li mangiamo ci fanno stare male, ma non tanto da poterli identificare chiaramente.

Stanchezza, gonfiore, pesantezza sono i sintomi più leggeri, ma nel tempo possono sfociare manifestazioni più gravi come capogiri, nausea, mancanza di lucidità, dermatiti, sovrappeso, tachicardia e danneggiamento e affaticamento di tutto il sistema digerente con conseguenze vaste su tutto l’organismo.

Esistono moltissimi metodi, più o meno riconosciuti dalla medicina ufficiale, per scoprire i cibi a cui siamo intolleranti. Quello che spiego di seguito, ispirandomi al Dottor Mozzi, è un metodo che ti permette ascoltando il tuo corpo di comprendere cosa gli fa male.

IL METODO PER INDAGARE EVENTUALI INTOLLERANZE È SEMPLICE E SI RIDUCE A POCHE NORME

Pagine