Salute

I rimedi naturali contro il mal di gola

Mal di golaAutunno, tempo umido ecco che arriva il grande nemico di tutti il mal di gola! Il mal di gola però si può curare con piccoli rimedi anche casalinghi ecco qualche consiglio

l’autunno sono frequenti i mali di stagione che si manifestano con raffreddori e mal di gola. Se non ci sono complicazioni come febbre, dolori muscolari e prolungamento eccessivo della malattia, si possono provare alcuni rimedi naturali. Si tratta di sostanze di facile reperimento che sono in grado di alleviare il fastidio ed accelerare la guarigione.

Il mal di gola può essere batterico o virale; si manifesta con bruciore, dolore nel deglutire e a volte le dolorose placche.

Secondo la sua gravità, può essere affrontato con piante medicinali; la fitoterapia mette a disposizione il timo, la liquirizia, la malva e tante altre. Il basilico, ad esempio, si impiega sotto forma di decotto. Si mette a bollire dell’acqua, si uniscono le foglie, bastano 3 foglie, si fa freddare e si utilizza per fare dei gargarismi.

I gargarismi possono essere eseguiti anche con il succo di limone. Si può scegliere di aggiungere un pizzico di sale oppure diluire il succo di un limone in poca acqua. I gargarismi devono essere ripetuti più volte al giorno.

L'abuso di farmaci analgesici è correlato alla perdita dell'udito

Da una ricerca condotta dal dipartimento di medicina di un ospedale di Boston, l'uso degli analgesici è collegato alla perdita dell'udito. Soprattutto nelle donne.

L'abuso di farmaci è generalmente associato ad effetti collaterali di diversa entità e che interessano differenti funzioni dell'organismo: ma, sebbene sia cosa nota da decenni come il ricorso troppo frequente a medicinali può scatenare conseguenze anche molto gravi, le raccomandazioni dei medici ad un uso moderato e solo se strettamente indispensabile non sono mai superflue. Ai farmaci analgesici, ad esempio, viene ricondotto un incremento del rischio di perdere l'udito: dato attestato da studi condotti negli anni scorsi che, però, avevano utilizzato un campione esclusivamente maschile.

I ricercatori del dipartimento di medicina del Brigham and Women's Hospital di Boston hanno analizzato la correlazione tra uso di antidolorifici e ipoacusia prendendo in esame, però, soggetti di sesso femminile: all'indagine hanno partecipato 62 261 donne, la cui età al momento dell'inizio della ricerca era compresa tra i 31 e i 48 anni, seguite a partire dal 1995 e fino al 2009.

Le volontarie fanno tutte parte del Nurses' Health Study, il grande studio epidemiologico che monitora la salute delle infermiere statunitensi. Nel corso dei quattordici anni di follow up, circa 10 000 delle partecipanti hanno riferito di aver subito una perdita dell'udito: dall'analisi e dall'incrocio dei dati raccolti, gli esperti sono arrivati alla conclusione che tale disturbo poteva essere associato al consumo di analgesici. I risultati della ricerca pubblicati dall'American Journal of Epidemiology.

Oltre la metà delle patologie sono trasmesse dagli animali

AllevamentoLe zoonosi, le malattie che sono trasmesse all'uomo dagli animali come l'aviaria o la tbc, ogni anno colpiscono direttamente o tramite contagi successivi tra uomo e uomo 2,5 miliardi di persone, uccidendone 2,7 milioni.

A dirlo è uno studio pubblicato dalla rivista Nature, secondo cui tra gli hotspot delle epidemie ci sono aree nei Paesi in via di sviluppo ma anche negli Usa e in Europa. Secondo lo studio coordinato dall'International Livestock Research Institute inglese, il 60% di tutte le malattie umane e il 75% di tutte le infezioni emergenti sono di origine animale.

La più letale è la brucellosi, malattia batterica che colpisce i bovini ma che si può trasmettere all'uomo, ma sotto osservazione ci sono anche quelle emergenti, come l'influenza aviaria, che potenzialmente possono espandersi in tutto il mondo.

ALIMENTAZIONE - «Le zoonosi sono uno dei pericoli maggiori per l'uomo - spiega Delia Grace, principale autrice dello studio -. Debellare le epidemie nei paesi più colpiti è cruciale per proteggere anche il resto del mondo. La domanda sempre maggiore di carne per l'alimentazione probabilmente aumenterà i rischi nei prossimi anni per molte patologie».

Pagine