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L'abuso di farmaci analgesici è correlato alla perdita dell'udito
Da una ricerca condotta dal dipartimento di medicina di un ospedale di Boston, l'uso degli analgesici è collegato alla perdita dell'udito. Soprattutto nelle donne.
L'abuso di farmaci è generalmente associato ad effetti collaterali di diversa entità e che interessano differenti funzioni dell'organismo: ma, sebbene sia cosa nota da decenni come il ricorso troppo frequente a medicinali può scatenare conseguenze anche molto gravi, le raccomandazioni dei medici ad un uso moderato e solo se strettamente indispensabile non sono mai superflue. Ai farmaci analgesici, ad esempio, viene ricondotto un incremento del rischio di perdere l'udito: dato attestato da studi condotti negli anni scorsi che, però, avevano utilizzato un campione esclusivamente maschile.
I ricercatori del dipartimento di medicina del Brigham and Women's Hospital di Boston hanno analizzato la correlazione tra uso di antidolorifici e ipoacusia prendendo in esame, però, soggetti di sesso femminile: all'indagine hanno partecipato 62 261 donne, la cui età al momento dell'inizio della ricerca era compresa tra i 31 e i 48 anni, seguite a partire dal 1995 e fino al 2009.
Le volontarie fanno tutte parte del Nurses' Health Study, il grande studio epidemiologico che monitora la salute delle infermiere statunitensi. Nel corso dei quattordici anni di follow up, circa 10 000 delle partecipanti hanno riferito di aver subito una perdita dell'udito: dall'analisi e dall'incrocio dei dati raccolti, gli esperti sono arrivati alla conclusione che tale disturbo poteva essere associato al consumo di analgesici. I risultati della ricerca pubblicati dall'American Journal of Epidemiology.