Salute

Uova, latte di mucca e le noccioline sono gli alimenti più a rischio di episodi allergici

Bambino intolleranteIn Europa più di 17 milioni di persone soffrono di allergie alimentari, di questi, 3,5 milioni hanno meno di 25 anni.

L'aumento più rapido di episodi allergici si registra nei bambini e nei giovani, in particolare riguardo le reazioni più gravi che si manifestano in gran numero nei più piccoli.

Negli ultimi dieci anni sono aumentate di sette volte le reazioni allergiche che potrebbero essere letali per i bambini, come l'anafilassi. Un terzo degli shock allergici si manifesta a scuola, con insegnanti largamente impreparati. Tra gli alimenti più a rischio vi sono le uova, il latte di mucca e le noccioline.

Contro le allergie alimentari l'Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica (EAACI) ha lanciato una campagna al fine di accrescere la consapevolezza circa il rapido aumento degli episodi di anafilassi nei bambini, una reazione allergica severa e potenzialmente a rischio morte, educando le persone a riconoscere i sintomi e ciò che li provoca oltre che insegnando gli interventi in emergenza come ad esempio l'utilizzo della penna adrenalinica.

“Un terzo di tutte le reazioni allergiche più gravi - spiega Cezmi Akdis, Presidente EAACI - si verifica durante le ore scolastiche dove i bambini sono esposti a nuovi cibi e al rischio di venire a contatto con alimenti che potrebbero scatenare queste reazioni”.

Le proprietà benefiche del crescione

CrescioneTra le erbe aromatiche dalle proprietà benefiche, c’è senza dubbio il crescione, una pianta erbacea caratterizzata da un odore dolciastro e dal sapore molto particolare, quasi pungente, e dalle mille virtù curative per l’organismo. Le proprietà del crescione sono note fin dall’antichità, tant’è che veniva definito “l'insalata che guarisce”.

Secondo gli antichi Romani, il crescione riusciva ad influire sul carattere delle persone facendole diventare più affettuose, mentre per i Greci aveva addirittura delle proprietà afrodisiache. Nel Settecento vennero riconosciute ala pianta le proprietà stimolanti, espettoranti, depurative e diuretiche, tutte virtù che la medicina tradizionale ha riscontrato e accettato.

Crescione, le proprietà benefiche

Del crescione (Nasturtium officinale) si usa la parte aerea, che contiene principi arrivi estremamente interessanti quali vitamine, in particolare quelle del gruppo C, A, B1 e B2, sali minerali, soprattutto il ferro e isosolfocianati. Le vitamine e i sali minerali gli attribuiscono proprietà toniche e dietetiche, mentre gli isosolfocianati sono utili per stimolare l’apparato respiratorio, la circolazione periferica e per rinforzare il cuoio capelluto. Proprio a proposito dell’apparato respiratorio, il crescione è utile perché è capace di rallentare la proliferazione di germi e batteri e di prevenire il raffreddore; inoltre, grazie alle sue facoltà espettoranti è utile per chi soffre di reumatismi.

Smettere di fumare? Non è mai troppo tardi!

Smettere di fumare>Uno studio del German Cancer Research Center condotto in Germania ha rivelato che smettere di fumare anche in età avanzata favorisce, come conseguenza diretta, la riduzione del tasso di mortalità a causa di malattie cardiovascolari e tumorali.

Questa recente scoperta, che è stata effettuata mettendo assieme dati da ricerche precedenti svolte in 17 paesi diversi, è stata pubblicata sulla rivista Archives of Internal Medicine. Si tratta di una meta-analisi della letteratura medica sul fumo e la salute degli anziani che evidenzia una riduzione della mortalità quando si smette di fumare, anche in età avanzata, dopo i sessant’anni.

I ricercatori hanno analizzato ben 17 studi effettuati in sette diversi Paesi: Stati Uniti, Cina, Australia, Giappone, Inghilterra, Spagna e Francia. Ricerche sul fumo e la mortalità negli over 60 pubblicate tra il 1987 ed il 2011. Alcuni di questi studi hanno seguito i pazienti per cinquant’anni, con campioni anche importanti fino a 877.243 partecipanti.

I fumatori anziani rispetto ai non fumatori hanno un incremento della mortalità relativa pari all’83%. Chi smette, invece, anche se in età avanzata, ha un aumento del rischio di mortalità del 34% rispetto ad un anziano non fumatore. Gli autori dello studio spiegano che quando si smette di fumare l’organismo inizia immediatamente ad accumulare dei vantaggi e dei benefici per quanto riguarda la propria salute, ed in particolare, si conquistano dei giorni preziosi di vita in più.

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