DNA

Professore William Tiller: noi siamo esseri spirituali abitiamo in un bio corpo

Per Tiller siamo tutti spiriti che vivono un'esperienza fisica. Siamo il prodotto dei nostri pensieri e azioni nel simulatore che è l'Universo.

I filosofi pitagorici ritenevano che il corpo fosse la prigione dell'anima; la religioni, poi, nel corso dei secoli hanno affermato con forza la componente spirituale dell'essere umano.

In epoca contemporanea, anche la scienza si sta spingendo oltre i confini del corporeo per cominciare ad esplorare, nell'abito della fisica quantistica, la possibilità che la coscienza umana sia una realtà sussistente indipendente dal corpo. Molte persone descrivono il professor William A. Tiller(1) come uno scienziato in anticipo sui tempi.

Professore emerito di Scienza e Ingegneria dei Materiali presso la Stanford University,(2) Tiller si è guadagnato la sua reputazione accademica per il suo lavoro scientifico nel campo della cristallizzazione. Ma le sue riflessioni più intriganti fanno riferimento a idee che vanno molto al di là delle teorie scientifiche convenzionali sulla natura della coscienza umana: egli ipotizza l'esistenza di energie sottili che vanno al di là delle quattro forze fondamentali, le quali lavorano in concerto con la coscienza umana. Tiller, le cui idee sono contenute sul sito web della sua fondazione, è convinto che la nostra mente e le nostre emozioni possono evolvere al punto tale da poter influenzare la nostra vita quotidiana, fino amodificare fisicamente la realtà. Certamente, si tratta di idee che affondano nella teoria quantistica della realtà, una vera e propria sfida per la comunità scientifica ortodossa.

I pensieri possono cambiare la realtà?

Tiller considera noi esseri umani come esseri spirituali rivestiti di un bio-corpo e con enormi poteri di cui non siamo consapevoli. Il professore ritiene che la nostra coscienza sia un sottoprodotto che viene a generarsi quando lo spirito entra nella materia densa.

Dai dispositivi indossabili i dati che predicono l’età biologica

Dai dispositivi indossabili i dati che predicono l’età biologicaI ricercatori della società di biotecnologia longevo GERO(1) e dell’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca (MIPT)(2) hanno dimostrato che i dati sull’attività fisica acquisiti dai dispositivi indossabili possono essere utilizzati per produrre biomarcatori digitali di invecchiamento e fragilità.

La dimostrazione innovativa svela il potenziale emergente della combinazione di sensori indossabili e tecnologie IA per il monitoraggio continuo del rischio per la salute con feedback in tempo reale all’assicurazione e agli operatori sanitari.(3)

Molti parametri fisiologici dimostrano strette correlazioni con l’età. Vari biomarcatori di età, come la metilazione del DNA, l’espressione genica o i livelli del fattore di circolazione circolante potrebbero essere utilizzati per costruire accurati “orologi biologici” per ottenere l’età biologica individuale e il tasso di stime dell’invecchiamento. Tuttavia, la profilazione biochimica o genomica su larga scala è ancora logisticamente difficile e costosa per qualsiasi applicazione pratica al di là della ricerca accademica.

La recente introduzione di sensori indossabili a prezzi accessibili consente la raccolta e la memorizzazione nel cloud di record di attività digitali personali. Questo monitoraggio è già stato fatto senza interferire con le routine quotidiane di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Le parole e i pensieri influenzano il DNA

DNA cervelloLe chiacchiere ci fanno perdere molta energia, soprattutto se si tratta di chiacchiere accompagnate dalle emozioni.

Quando nella tua vita sta succedendo qualcosa, prova una pratica: non dirlo a nessuno, anche se dovessi sentire un forte prurito per la voglia di raccontarlo. Quando succede qualcosa, conservalo in te, allora conserverai la tua forza e il potenziale di ciò che accade.

Anche quando qualcuno cerca di coinvolgerti nei suoi racconti: conserva la calma e controlla le emozioni, non permettere agli altri di controllarti attraverso le emozioni. Questo tuo atteggiamento sarà notato; avrai un aureola della forza e dell’enigma.

Ma in realtà, hai soltanto conservato te stesso. Le parole e i pensieri influenzano la nostra vita; il DNA li percepisce come se fosse il discorso umano. Anche ciò che leggiamo influenza il DNA: le sue molecole ricevono l’informazione acustica e luminosa.

La lettura che facciamo in silenzio, lascia una traccia nei nuclei delle cellule, seguendo i canali elettromagnetici: un testo risana il nostro apparato ereditario, l’altro testo lo traumatizza. Le parole della preghiera risvegliano le risorse dell’apparato genetico: mentre una maledizione distrugge i programmi di carattere ondulatorio e disturba il normale sviluppo dell’organismo.

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