Ricostruita la storia geologica del Ririba rift

I ricercatori hanno studiato una porzione quasi sconosciuta della rift valley africana, il rift del Ririba, permettendo di ricostruirne la storia geologica

Un gruppo di ricerca coordinato dall'Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igg), ha ottenuto nuovi dati sullo sviluppo dei sistemi di rift continentali.

I ricercatori hanno studiato una porzione quasi sconosciuta della rift valley africana, il rift del Ririba (Sud dell'Etiopia), permettendo di ricostruirne la storia geologica. I nuovi dati hanno dimostrato come la sua nascita sia dovuta alla propagazione verso sud della Rift valley etiopica intorno a 3.7 milioni di anni fa, sia stata di breve durata e si sia interrotta da circa 2.5 milioni di anni. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications, nel quadro di un progetto finanziato dalla National Geographic Society

Le rift valley continentali sono processi geodinamici che si manifestano con grandi fratture nella superficie terrestre (rift in inglese significa spaccatura, rottura). La loro espansione, nel tempo, provoca la rottura delle placche continentali e la formazione di nuovi bacini oceanici.

La Rift valley africana è un esempio classico di questi processi geodinamici, il cui sviluppo risulta fondamentale per controllare morfologia, clima e biosfera in Africa orientale e comprendere le relative implicazioni per l'evoluzione della nostra specie nella 'culla dell'umanità'.

Un gruppo di ricercatori, coordinato da Giacomo Corti dell'Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igg), provenienti da università ed enti di ricerca di diversi paesi (Etiopia, Francia, Germania, Italia, Nuova Zelanda e Regno Unito), ha ottenuto nuovi dati sullo sviluppo recente della Rift valley africana. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications, nel quadro di un progetto finanziato dalla National Geographic Society.

Le nuvole influenzano i cambiamenti climatici

Uno studio ha scoperto che le nuvole stanno modificando il riscaldamento creato dai cambiamenti climatici causati dall'uomo in alcune zone dela Terra

Un nuovo studio ha rivelato come le nuvole stanno modificando il riscaldamento creato dai cambiamenti climatici causati dall'uomo in alcune parti del mondo.

Guidati dal Tree Ring Research Group dell'Università di Swansea, ricercatori svedesi, finlandesi e norvegesi hanno analizzato le informazioni contenute negli anelli di alberi di pino antico della Scandinavia settentrionale per rivelare come le nuvole hanno ridotto l'impatto delle fasi naturali di calore in passato, e lo stanno facendo di nuovo, per moderare il riscaldamento causato dai cambiamenti climatici antropogenici.

Anche se la Scandinavia settentrionale dovrebbe essere fortemente influenzata dal riscaldamento globale, l'area ha subito un piccolo riscaldamento estivo negli ultimi decenni, in netto contrasto con la tendenza emisferica del riscaldamento delle temperature, che è fortemente legata all'aumento delle emissioni di gas serra. Secondo lo studio, le variazioni di temperatura sono state accompagnate da un aumento delle nuvole sulla Scandinavia settentrionale che hanno ridotto l'impatto del riscaldamento.

Mary Gagen, (1) professoressa di geografia all'Università di Swansea, ha dichiarato: “Il riscaldamento della superficie, causato dall'aumento dei gas serra, è modificato da una moltitudine di complessi processi. Questo significa che, in un momento particolare, si concretizzano grandi variazioni geografiche nella temperatura di un particolare luogo. Con l'aumento della temperatura media globale una delle dinamiche più importanti e più scarsamente comprensibili è il rapporto tra temperatura e nuvole. A questo punto, potremmo semplicemente pensare che quando è nuvoloso la temperatura è più fresca, mentre quando il sole splende nel cielo fa più caldo, ma non è sempre così.”

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