Julian Assange è da tre anni dentro un'ambasciata

Julian AssangeJulian Assange, fondatore e direttore di WikiLeaks, è rifugiato nell'ambasciata ecuadorena a Londra da tre anni. L'argomento centrale nella sua singolare incarcerazione riguarda la giustizia. Non gli è stato imputato alcun crimine. Il primo pubblico ministero svedese respinse le accuse di violenza sessuale nei confronti di due donne a Stoccolma nel 2010. Le modalità di accusa del secondo pubblico ministero svedese sono state, e sono tuttora, palesemente politiche.

Fino a poco tempo si è rifiutata di venire a Londra ad interrogare Assange, e solo in un secondo tempo, dopo essere stata quasi supplicata dal governo britannico, ha accettato. Adesso ha cancellato il suo viaggio.

È una farsa, sì, ma con serie conseguenze per Assange se solo osa mettere un piede fuori dall'ambasciata ecuadorena.

L'indagine degli Stati Uniti contro di lui e WikiLeaks - per il cosiddetto “crimine” di esercitare un diritto sancito dalla Costituzione degli Stati Uniti nel raccontare le verità sgradevoli - è “senza precedenti sia nella portata che nella sostanza”, secondo i documenti degli Stati Uniti. Per queste ragioni, Assange rischia di passare gran parte della sua vita nell'inferno di un supercarcere statunitense se solo abbandonasse la protezione dell'Ecuador a Londra.

Di fronte a questo, le accuse svedesi non sono altro che una farsa secondaria - dato che gli sms scambiati tra le due donne coinvolte, analizzati da avvocati, da soli basterebbero a scagionarlo.

L'isolamento della Russia è un errore fatale, avverte Kissinger

Putin e KissingerMosca è “importante per la pace nel mondo” e per affrontare questioni “gravi” come il terrorismo islamico, la proliferazione delle armi di distruzione di massa...

L'ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, lancia un avvertimento all'Occidente, invitandolo a non alimentare troppo la tensione che si è creata con Mosca, a causa del conflitto in Ucraina.

Lo ha fatto rilasciando un'intervista al Corriere della Sera da Berlino, dove ieri ha consegnato al presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano il Premio dell'American Academy che porta il suo nome.

La Rssia è “importante per la pace nel mondo” e per affrontare questioni “gravi” come “le crisi regionali, il terrorismo islamico, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, il clima, la sicurezza alimentare”.

Il dialogo tra Stati uniti e Russia è “fondamentale” e “importante per gli equilibri del mondo” e per questo va non solo “perseguito” ma “esteso”.

Obama contro la Russia, ma anche contro l'Europa

Obama the war manL'alert dell'economista Hellmeyer e dell'ex premier francese Fillon. Restrizioni contro Mosca “contro interessi europei”. E le aziende aggireranno questi ostacoli.

Gli avvertimenti arrivano dall'ex primo ministro francese Fillon, ma anche dal responsabile economista presso Bremer Landesbank, il banchiere Folker Hellmeyer.

Il primo afferma: “Oggi, l'Europa non è indipendente...Gli Stati Uniti ci stanno portando (riferendosi all'Ue) in una crociata contro la Russia, che contraddice gli interessi dell'Europa”.

Dal canto suo il banchiere tedesco è stato ancora più chiaro: “Obama sta distruggendo l'Europa”.

L'economista ha presentato cifre che parlano da sole. Le esportazioni tedesche, sulla scia delle sanzioni imposte contro Mosca, sono crollate -18% su base annua nel 2014, e del 34% nei primi due mesi del 2015. Ma “il danno è molto più diffuso di quanto questi dati statistici mostrino”, dal momento che, oltre alle “perdite principali”, ci sono anche “effetti secondari”, che peggioreranno nel corso del tempo.

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