La forza della presa ti dice se sei in salute

La forza della presaRisultati clamorosi di una nuova ricerca: possibilità di morte prematura e rischi infarto si possono prevedere guardando la forza della presa.

Lo stato di salute di ciascuno di noi può essere nascosto nel palmo della mano.

Secondo una ricerca condotto su un campione di quasi 140.000 persone di 14 paesi paesi, la forza di presa della mano è in grado di anticipare in maniera addirittura più precisa della pressione sanguigna il rischio di avere un attacco di cuore o un ictus.

Lo si legge nella rivista scientifica Lancet.

Secondo il team di ricerca internazionale che condotto lo studio, questo tipo di controllo è “semplice oltre che poco costoso” per i medici.

Secondo lo studio, la presa diminuisce nel corso degli anni. Ma coloro la cui forza declina in maniera repentina è esposto a maggiori rischi di salute.

Un esempio. Una donna intorno ai 20 anni ha una forza di presa della mano fino 34kg, che scende a 24 kg quando raggiunge i 70 anni.

La colossale manipolazione: per non farci pensare ci rubano il tempo

Controllo della menteAVVERTENZA! : questo stralcio su uno scritto di Carpeoro richiede un po' di tempo per essere letto e ... purtroppo sarebbe utile soprattutto a chi "non ha molto tempo" ...

Il rapporto tra la velocità e il tempo è cambiato solo negli ultimi quattro secoli: alla velocità è stato assimilato un significato di efficacia, di efficienza, mentre alla lentezza viene attribuito un coefficiente simbolico di ritardo e inefficienza.

Una persona che ha dei problemi la chiamiamo “ritardata”: tendiamo a considerare poco efficiente chi, magari, una cosa la capisce dopo – chi risponde dopo, chi reagisce dopo. È un ritardo, che per noi oggi è automaticamente un’inefficienza, un’inabilità.

Quante volte usiamo l’espressione “perdere tempo”? I latini dicevano “festina lente”, cioè“affrettati lentamente”. Per circa due secoli è stato il motto di case nobiliari nonché del veneziano Aldo Manuzio, il primo editore del mondo. Già nella favola di Fedro, la tartaruga batte la lepre. Il “festina lente” lo ritroviamo nei testi più misteriosi, all’origine del rosacrocianesimo, e in Giordano Bruno, nel famoso dialogo de “La cena delle ceneri”. Manzoni, nei “Promessi sposi”, lo cambia in “adelante, cum judicio”: veloce, ma con prudenza.

La velocità percepita come virtù è un’acquisizione molto recente. Attribuire alla velocità un valore positivo e alla lentezza un valore negativo può non essere una cosa utile, in senso assoluto: chi ha detto che il boia che dice “domani” è peggio del boia che dice “subito”?

In 11 aree l’80% della deforestazione mondiale

Clicca per ingrandireSono undici are in tutto il mondo quelle in cui si concentra l’ottanta per cento della deforestazione. Dieci di queste si trovano ai tropici.

Le aree a rischio sono l’Amazzonia, la foresta atlantica, Gran Chaco, le foreste del Borneo, il Cerrado, il Choco-Darien, il bacino del Congo, le boscaglie dell’Africa Orientale, l’Australia orientale, il Grande Mekong, la Nuova Guinea e Sumatra. Questi ecosistemi sono tra i più ricchi al mondo di fauna selvatica, e ospitano le specie in via di estinzione, come oranghi e tigri.

Tutte queste aree sono essenziali per le popolazioni indigene che le abitano.

Fino a 170 milioni di ettari di foresta rischiano di essere perduti tra il 2010 e il 2030 lungo la linea del “fronte della deforestazione", se non verranno adottate misure per invertire il trend.

E’ quanto emerge dalla ricerca del WWF. “Immaginate un bosco che si estende in tutta la Germania, la Francia, la Spagna e il Portogallo spazzato via nel giro di 20 anni”, dice Rod Taylor, del WWF. “Dobbiamo scongiurare questo rischio e salvare le comunità e le culture che dipendono dalle foreste, e assicurare che le foreste continuino ad immagazzinare carbonio, filtrare la nostra acqua, il legno di fornitura e di fornire l'habitat per milioni di specie”.

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