Poche navi cargo inquinano come quasi tutte le auto del mondo

Le navi, dai cargo alle crociere e ai traghetti, inquinano con un impatto sull’ambiente devastante nell’aria quanto nell’acqua del mare

Pochi giganteschi cargo in mare aperto riescono ad inquinare come quasi tutte le auto del mondo. Dal 2020 dovranno utilizzare un gasolio più pulito.

Le auto Diesel sembrano avviarsi al capolinea, messe all’angolo della mobilità dalle istituzioni in seguito agli scandali sulle emissioni ritoccate dai colossi tedeschi dell’automobile.

Le maggiori città europee si preparano a chiudere il traffico ai Diesel più vecchi, le case automobilistiche si trovano a dover svuotare i magazzini e a tagliare la produzione di questi motori in favore di unità elettriche o ibride. Il motivo principale di questa rivoluzione è l’inquinamento.

Il motore Diesel amato per decenni si è mostrato più inquinante di quello a benzina, e per questo scomparirà dalle nostre strade. In mare ci sono invece ancora numerose navi e cargo alimentate con un gasolio meno raffinato di quello utilizzato dalle auto, che bruciano ettolitri di carburante per percorrere poche decine di metri.

Secondo alcuni studi, una ventina di navi porta container, spesso lunghe circa 400 metri, nei loro tragitti transoceanici inquinerebbero come la totalità del parco auto mondiale, un dato che troppo spesso viene messo da parte. L’IMO, Organizzazione Marittima Internazionale, ha per questo previsto che dal 2020 anche in mare sarà obbligatorio l’utilizzo dello stesso gasolio utilizzato dalle auto, con un basso contenuto di zolfo.

Le navi inquinano più delle auto Diesel?

Il mondo dei mari segue norme diverse da quello terrestre e stradale, come se fosse esente dal Protocollo di Kyoto sull’inquinamento e il surriscaldamento globale.

Quasi il 90% dei prodotti mondiali viene trasportato nei container sulle navi cargo, con prezzi convenienti per l’intera filiera industriale. Tralasciando le condizioni di lavoro del personale addetto al carico e allo scarico, e alle modalità con cui avvengono i trasporti - dal cibo, ai prodotti tessili e tecnologici, ma anche carburanti e materie prime di ogni tipo - le navi inquinano e anche molto.

Bruciano quantità di carburante enormi, e per questo utilizzano il meno costoso, con residui catramosi, un gasolio con alte percentuali di zolfo che è invece vietato per le automobili.

Le auto inquinano più da vicino

Come si intuisce facilmente, le automobili inquinano meno delle navi ma perché sono più bersagliate dalle istituzioni internazionali? A causa della prossimità: le auto circolano sotto casa nei grandi e nei piccoli centri urbani, con i gas di scarico che entrano negli appartamenti, nei mercati e in generale nei polmoni dei cittadini.

Le navi, dai cargo alle crociere e ai traghetti, inquinano da vicino soltanto nelle aree portuali: quando sono attraccate ai moli tengono i motori accesi per alimentare luci, pompe, condizionatori e servizi come i sistemi di refrigerazione per la merce. Questo comporta alti livelli di inquinamento. A Savona si è misurato che queste imbarcazioni inquinano quanto mille camion fermi a motore acceso.

In generale, i porti più grandi e trafficati comportano un inquinamento nelle città adiacenti come una centrale a carbone e per questo l’Organizzazione Marittima Internazionale ha pensato ad introdurre un tipo di gasolio più pulito.

Dal 2020 le navi con il Diesel delle auto

Le emissioni delle automobili arrivano ovunque, quelle delle imbarcazioni - direttamente - arrivano soltanto alle località in prossimità dei grandi porti. Per ovviare a questo, molte strutture nei porti baltici e sulla costa americana sul Pacifico si stanno dotando di prese elettriche capaci di sostenere le navi attraccate per consentire di spegnere i motori e quindi abbattere le emissioni nelle aree portuali.

L’impatto sull’ambiente è comunque devastante nell’aria quanto nell’acqua del mare. Ogni perdita di carburante o naufragio - e sono molti ogni anno - comportano dispersioni di materiale tossico nei mari e l’aria contribuisce in modo significativo al surriscaldamento globale.

L’Organizzazione Marittima Internazionale nel 2016 ha deciso di anticipare al 2020 l’obbligo di utilizzare il Diesel a basso contenuto di zolfo - quello utilizzato dalle auto - anche sulle grandi navi. Significa un gasolio con 0,5% di zolfo, una percentuale molto inferiore rispetto all’attuale 3,5%, che di fatto coinciderà con il progressivo abbandono delle auto Diesel in Europa. Il processo di svecchiamento per le navi continuerà molto lentamente, purché i costi dei trasporti in mare rimangano stracciati, perché è su questi che si poggia l’intera economia internazionale.

Riferimenti:

Un aereo di linea inquina come 600 auto non catalizzate

Autore: Luca Secondino / Foto di pixabay.com / Fonte: money.it