Tecnologia

Guanto elettronico che dà sensibilità tattile ai robot

Questa tecnologia permetterà in futuro di conferire ai robot quel tipo di capacità di rilevamento tattile che si trovano nella pelle umana

I ricercatori di Stanford hanno sviluppato un guanto elettronico che conferisce alle mani di un robot di toccare delicatamente un lampone senza schiacciarlo

In un recente articolo pubblicato su Science Robotics,(1) la dottoressa Zhenan Bao(2) e il suo team hanno dimostrato che i sensori funzionano abbastanza bene da consentire a una mano di un robot di toccare una bacca delicata e gestire una palla da ping-pong senza schiacciarli.

La dottoressa Zhenan Bao spiega: “questa tecnologia ci permetterà in futuro di conferire ai robot quel tipo di capacità di rilevamento che si trova nella pelle umana. I sensori nella punta delle dita del guanto misurano simultaneamente l'intensità e la direzione della pressione, due qualità essenziali per raggiungere la destrezza manuale.

I ricercatori devono ancora perfezionare la tecnologia per controllare automaticamente questi sensori con l'obiettivo di conferire a un robot, che indossa il guanto tecnologico, la destrezza nel tenere un uovo tra il pollice e l'indice senza romperlo o lasciarlo scivolare.”

Biosensori analizzano la saliva per rilevare una malattia

Sensori biologici da implementare ai denti per rilevare i primi segni di determinate malattie analizzando la saliva o il fluido crevicolare gengivale

Un team di ricerca ha sviluppato sensori biologici che analizzano la saliva e inviano i risultati a una banca dati medica

Scienziati della Scuola di Medicina dell'Università di Washington stanno lavorando con l'obiettivo di sviluppare una tecnologia da implementare ai denti che potrebbe essere utilizzata un giorno per rilevare i primi segni di determinate malattie in pazienti ad alto rischio analizzando la loro saliva o il fluido crevicolare gengivale.

“I biosensori basati sull'analisi della saliva hanno suscitato molto interesse a causa del loro potenziale per ampie applicazioni in medicina”, spiega la dottoressa Erica Lynn Scheller,(1) che ha studiato odontoiatria e ora è assistente alla cattedra di medicina e di biologia cellulare e fisiologia nella Scuola di Medicina. “Stiamo lavorando per sviluppare un sensore biologico che misuri specifici peptidi attivi nella malattia parodontale e che verrebbe utilizzato in combinazione con un dispositivo wireless per recuperare tali dati.”

“Assomiglia a un dente elettronico”, ha detto il dottor Shantanu Chakrabartty,(2) professore di ingegneria elettrica e dei sistemi presso la School of Engineering & Applied Science e partner del progetto, attualmente finanziato da una sovvenzione di 1,5 milioni di dollari del National Institutes of Health.

Tecnologia Mesh: cos’è e perché migliora la ricezione del tuo wifi domestico

La tecnologia Mesh sostituisce il classico router con una filosofia decentralizzata, grazie alla tecnologia di distribuzione dei dati peer to peer

La tecnologia continua a crescere e a stupire: ogni giorno trascorso, il comparto dell’hi-tech prosegue lungo la scalata verso la totale soddisfazione degli utenti.

Dato che le nostre abitudini si fanno via via più esigenti, ecco che le nuove tecnologie si sviluppano per completarle e soddisfarle. Non è un caso che l’hi-tech sia andato incontro ad esse con un ritmo quasi frenetico, trovando soluzioni sempre più rapide e più efficaci, come nel caso delle reti mesh, create per migliorare la ricezione del segnale wifi.

Ecco perché oggi scopriremo insieme come funziona questa particolare tecnologia e come può migliorare la ricezione della connessione wireless in tutta la casa.

Cos’è e come funziona la tecnologia Mesh

La tecnologia Mesh è un sistema ideato per distribuire in modo omogeneo il segnale presso i vari locali di un’abitazione o di qualsiasi altro luogo. Appartiene a router specifici (detti appunto “router mesh”) e ha un funzionamento semplice e di facile comprensione.

Nei fatti, questa logica sostituisce il funzionamento centralizzato del classico router con una filosofia decentralizzata, resa possibile grazie alla tecnologia di distribuzione dei dati peer to peer. In pratica, non si usa un solo dispositivo ma più router, che possono essere installati in vari ambienti della casa: questi device di ultima generazione sono in grado di distribuire intelligentemente il segnale e la potenza di connessione in base alle reali esigenze. In questo modo la connessione non è più soggetta a gerarchie, ma resa omogenea, in quanto ogni punto la gestisce “democraticamente”.
È chiaro che, per godere dei vantaggi del mesh, è necessario poter partire da una buona connessione Internet. Per questo si consiglia di approfittare delle diverse promozioni sul wifi, come nel caso di Linkem che assicura un ottimo livello di velocità anche in quelle zone non ancora raggiunte da reti adsl veloci. Detto ciò, è bene proseguire scoprendo quali sono i migliori router mesh wifi e quali problemi possono risolvere in casa.

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