Tecnologia

Robotizzazione: a casa 800 mln di lavoratori. Ma i robot non potranno fare tutto

Robot

Un nuovo studio della società di consulenza, McKinsey Global Institute (MGI), rivela che fino a un terzo dei lavoratori degli Stati Uniti e 800 milioni di lavoratori a livello globale potrebbero perdere il lavoro a causa dell’automazione entro il 2030.

Il nuovo rapporto, intitolato “Jobs lost, jobs gained: Workforce transitions in a time of automation,” si basa su una precedente ricerca MGI pubblicata nel gennaio del 2017.

La società di consulenza stima che tra 400 e 800 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo potrebbero essere rilevati dai sistemi automatici entro il 2030 con un conseguente importante aumento della disoccupazione.

Il rapporto suggerisce che ben 375 milioni di lavoratori o il 14% della forza lavoro globale dovranno cambiare categoria professionali come risultato dell’intelligence automation.

Anche se ci sarà abbastanza lavoro per garantire la piena occupazione entro il 2030, ci attendono importanti transizioni che potrebbero eguagliare o addirittura superare la scala dei cambiamenti storici derivanti dall’agricoltura e dalla produzione“, secondo un rapporto del McKinsey Global Institute pubblicato questo mese.

Gli studi su C. elegans svelano i meccanismi del gusto

C. ElegansIl gusto è il primo senso a svilupparsi nei neonati. In ogni individuo la percezione dei cinque sapori fondamentali (dolce, amaro, acido, salato, umami) è legata ai recettori specializzati sparsi in zone diverse della lingua.

Anche saper distinguere tra cibo desiderabile e cibo potenzialmente pericoloso è però una capacità fondamentale per sopravvivere, che tutti gli organismi, incluso l'uomo, devono possedere. Secondo gli studiosi, la capacità di riconoscere istintivamente gli alimenti commestibili risale alla preistoria: l'uomo sarebbe dotato di una memoria genetica, costruita durante l'evoluzione, che gli consente di riconoscere cosa gli fa bene e cosa gli fa male. La nostra capacità di percepire, riconoscere e scegliere i cibi dipende però, oltre che da questa eredità genetica, anche da variabili fisiologiche e dall'esperienza.

Un contributo per capire come gli animali individuino il cibo e lo distinguano da altri stimoli presenti nell'ambiente e come funzionino le cellule responsabili di queste risposte è stato dato dal nematode Caenorhabditis elegans (C. elegans), un verme lungo un millimetro, utilizzato per molteplici studi grazie alla sua versatilità sperimentale.

La storia degli SMS, una innovazione iniziata 25 anni fa

SMSLo tsunami WhatsApp li ha travolti, ma gli Sms sono stati l'inizio di una rivoluzione comunicativa che ha avuto ripercussioni su decine di fronti, dall'industria dei cellulari alla lingua scritta.

Un fenomeno cominciato 25 anni fa, con un augurio di "Buon Natale", e che oggi è in declino ma ancora lontano dall'addio.

A mandare il primo sms fra due dispositivi elettronici è l'ingegnere della Vodafone Neil Papworth il 3 dicembre del 1992. “Merry Christmas” il contenuto del testo che invia dal suo computer (i cellulari non avevano lettere sul tastierino) al telefonino di un collega su rete Gsm. L'idea era quella di usarlo come un servizio di cercapersone, scrive Papworth sul suo sito: “Nessuno aveva idea delle proporzioni che il fenomeno avrebbe avuto”. Le rivoluzioni cominciano sempre così.

In realtà per il primo sms scambiato tra due telefoni cellulari occorre aspettare l'anno successivo, il 1993, con l'esperimento di uno stagista della Nokia, il finlandese Riku Pihkonen. La tecnologia ci mette un po' a ingranare ma nel giro di pochi anni gli sms diventano di massa.

Il boom arriva a fine anni Novanta a braccetto con quello dei telefonini nelle mani dei più giovani. Nel 2007 negli Usa per la prima volta i messaggi scambiati ogni mese superano le telefonate. I primi social emergenti vi si ispirano, come Twitter che ha abbandonato la forma telegrafica dei post solo poche settimane fa. Nel frattempo proprio nel 2007 comincia una nuova alba per la comunicazione digitale: con l'arrivo dell'iPhone e delle app, volàno per gli smartphone, niente sarà più lo stesso.

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