Opinioni

KANKROPOLI! il dossier che parla della mafia del cancro!

 KANKROPOLIIl dossier che ha fatto esplodere il caso DI BELLA!

Attualmente, nella pratica corrente non viene usata alcuna terapia valida contro i tumori.

Cosa realmente viene fatto a chi OGGI si ammala di cancro. Nella stragrande maggioranza dei casi si usano, dove è possibile, unicamente tre metodi: l'asportazione chirurgica, la chemioterapia e l'irradiazione.

Il primo rimedio è del tutto inutile, perché il tumore non è che lo stadio finale e più visibile di una situazione patologica che coinvolge tutto l'organismo. Pertanto, dopo l'asportazione, la recidiva è quasi la regola, in quanto le difese del paziente saranno ulteriormente indebolite dal trauma delle ferite, dall'intossicazione dell'anestesia, dagli antibiotici e dagli altri medicinali.

Gli altri due metodi si basano sul fatto che le cellule cancerose sono più deboli di quelle sane, pertanto, sotto l'azione di veleni o di radiazioni ionizzanti, sono le prime a morire. Questa constatazione porta però a una delle pratiche più insensate della storia della medicina: avvelenare ed irradiare il paziente per guarirlo! Anche la persona meno informata, riesce a comprendere che guarigione significa miglioramento della salute.

Nessuno pensa che l'inquinamento, gli esperimenti atomici o l'incidente di Chernobyl siano i provvidenziali vantaggi dei nostri tempi per mantenerci sani. Nei fatti, anche con la chemioterapia e l'irradiazione, dopo un iniziale, apparente successo, il malato, con il sistema immunitario massacrato, indebolito nel corpo e nella mente, svilupperà generalmente in breve tempo un nuovo tumore, questa volta ancor più difficile da curare.

Considerazioni sulle organizzazioni come Telethon

NO TelethonCome vengono utilizzati i soldi delle donazioni?

Telethon, è una fondazione che raccoglie i soldi per le ricerche. Come le associazioni umanitarie tipo Unicef, Save the Children hanno un bel numero di personale e hanno dei costi da sostenere, e quindi utilizzano le donazioni per pagare stipendi, tasse degli immobili, conti in banca, etc..

Le associazioni diventano così aziende commerciali, e non più associazioni che devolvono interamente il denaro ricevuto da donatori.

Il Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm. La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero di parere.

“Il professor Marc Peschanski, uno dei architetti di questa terapia genica, ha dichiarato che abbiamo intrapreso una strada sbagliata. Si stanno facendo progressi nella diagnosi, ma non per guarire.

La medicina ufficiale non cura le malattie. Lo afferma un chirurgo

Medicina«La medicina “ufficiale” è falsa ed è solo uno strumento di potere delle Multinazionali della Salute. Essa è incapace di curare le malattie, al massimo lenisce i sintomi apparenti spostandoli su altri organi e generando nuove malattie, che portano il paziente a un circolo vizioso di dipendenza dal sistema sanitario.»

La denuncia arriva nientemeno che da un chirurgo ortopedico con vent'anni d'esperienza, di cui quindici in ospedale. Lui è il dottor Giuseppe De Pace e la sua voce è uno sfogo nato da situazioni vissute in prima persona, durante l'esercizio della sua professione, e che lo hanno portato a riflettere sulla metodologia della medicina così come oggi noi la viviamo (e la subiamo).

De Pace ha visto morire un bambino di undici anni, affetto da linfoma non-Hogkin, in seguito a una terapia che prevedeva la chemio. «La letteratura internazionale parla di sopravvivenza dell'80% con i nuovi protocolli chemioterapici. Notizia molto confortante anche per me che vivevo per la prima volta da vicino questa esperienza», racconta il dottore. Che poi aggiunge: «L'equivoco nasce dal fatto che se il paziente muore dopo un mese per insufficienza renale o epatica, superinfezioni, etc provocai chiaramente dalla chemio, per la statistica non è morto di linfoma!»

Lui è il dottor Giuseppe De Pace e il suo è uno sfogo, pubblicato in una lettera aperta sul web, nato da situazioni vissute in prima persona.

Questo perché la visione della malattia “ufficiale” (che poi è più giovane di quella “alternativa”, come l'agopuntura, ad esempio, che ha oltre 5000 anni di storia) tratta il corpo come sistema biochimico, dove a ogni causa segue una conseguenza (il sintomo).

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