Allerte

Il Vaticano attua un sistema di controllo degno di Orwell

VaticanoDi recente, nella palazzina della Gendarmeria hanno costruito quattro nuove celle, come se, dopo il “corvo” Paolo Gabriele, in gabbia debbano finirci altri suoi complici. Vale la pena rivelare, in una indagine che per vari motivi è destinata al binario morto, l’uso della tecnologia più avanzata per seguire in tempo reale tutti gli spostamenti del maggiordomo del papa, e non solo i suoi, dentro e fuori il Vaticano. Dove, dal 2007 è in vigore un sistema di controllo molto capillare su chi ci vive, su chi ci lavora e su chiunque ci entri per qualunque altro motivo.

Un sistema di controllo degno di Orwell. La faccenda è molto poco nota, ma merita un approfondimento. Ai tempi di papa Wojtyla il cardinale Edmund Kasimir Szoka, allora presidente del Governatorato, introdusse nuove norme per la circolazione all’interno del Vaticano. Norme che vietavano a qualsiasi veicolo l’attraversamento dello Stato. Per esempio, se si voleva andare dalla sede dell’Osservatore Romano alle Comunicazioni Sociali non si poteva più farlo percorrendo il territorio vaticano, ma si doveva uscire dal minuscolo Stato passando per Porta Sant’Anna e rientrando per l’ingresso del Perugino dal lato della Porta Cavalleggeri. La misura venne presa perché durante la sua ora quotidiana di jogging il cardinale Szoka aveva rischiato di essere investito da un’auto.

Il provvedimento, però, irritò molto l’allora cardinale segretario di Stato Angelo Sodano, tanto che con un gruppo di monsignori e vari dipendenti un giorno forzò il blocco sfidando i gendarmi. Da qual giorno i due cardinali cominciarono a odiarsi (ammesso che non si odiassero già prima…).

Secondo una ricerca le gallette di riso possono essere nocive alla salute

Gallette di risoArsenico, acrillamide e cadmio in quantità elevate. Il test di laboratorio effettuata in Germania è un vero shock: tutte le gallette di riso risultano contaminate. Comprese quelle biologiche...

Cosa c'è di più innocente di una galletta di riso?

Difficile innamorarsene per il sapore neutro e la consistenza che sembra quella del polistirolo.

In virtù di questo loro volto asciutto e compassato pensavamo che fossero al 100% sane, soprattutto perché si tratta per la maggior parte di prodotti biologici, senza altri ingredienti tranne il riso ed un po' di sale.

Ebbene la rivista tedesca Oekotest ha sottoposto al laboratorio 20 marche di gallette di riso, tra cui ben 14 da agricoltura biologica, ribaltando queste convinzioni.

Il risultato è allarmante:

quasi tutti i prodotti sono contaminati con elementi cancerogeni come l'arsenico, a volte presente in quantità rilevante, e acrilammide, la stessa sostanza che ritroviamo nelle patatine fritte, e che secondo la stessa Efsa, l'Autorità Europea sulla Sicurezza del Cibo, rappresenta una potenziale preoccupazione sanitaria.

Uova, latte di mucca e le noccioline sono gli alimenti più a rischio di episodi allergici

Bambino intolleranteIn Europa più di 17 milioni di persone soffrono di allergie alimentari, di questi, 3,5 milioni hanno meno di 25 anni.

L'aumento più rapido di episodi allergici si registra nei bambini e nei giovani, in particolare riguardo le reazioni più gravi che si manifestano in gran numero nei più piccoli.

Negli ultimi dieci anni sono aumentate di sette volte le reazioni allergiche che potrebbero essere letali per i bambini, come l'anafilassi. Un terzo degli shock allergici si manifesta a scuola, con insegnanti largamente impreparati. Tra gli alimenti più a rischio vi sono le uova, il latte di mucca e le noccioline.

Contro le allergie alimentari l'Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica (EAACI) ha lanciato una campagna al fine di accrescere la consapevolezza circa il rapido aumento degli episodi di anafilassi nei bambini, una reazione allergica severa e potenzialmente a rischio morte, educando le persone a riconoscere i sintomi e ciò che li provoca oltre che insegnando gli interventi in emergenza come ad esempio l'utilizzo della penna adrenalinica.

“Un terzo di tutte le reazioni allergiche più gravi - spiega Cezmi Akdis, Presidente EAACI - si verifica durante le ore scolastiche dove i bambini sono esposti a nuovi cibi e al rischio di venire a contatto con alimenti che potrebbero scatenare queste reazioni”.

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