Prevenzione

Come trattare il naso chiuso

CureUno dei sintomi caratteristici dell'influenza è il naso chiuso. Questo sintomo è estremamente fastidioso perché provoca alla persona difficoltà di respirazione. Per liberarsi da questa fastidiosa condizione esistono diversi rimedi naturali o farmacologici.

Il naso chiuso può essere trattato con dei rimedi naturali molto efficaci. I suffumigi al bicarbonato di sodio o quelli all'eucalipto possono rivelarsi molto efficaci soprattutto la sera. Questa modalità terapeutica, che permetterà di liberare il naso durante la notte, consiste nel scaldare dell'acqua nella pentola, quando l'acqua bolle va aggiunto un cucchiaio di bicarbonato oppure poche gocce di olio essenziale a base di eucalipto. La testa va coperta con l'asciugamano e poi respirare profondamente. Questa terapia a base di vapori caldi va fatta fino alla scomparsa del sintomo.

Inoltre non bisogna sottovalutare il ruolo delle bevande calde. Oltre alle classiche tisane come quella allo zenzero e quella all'echinacea, molto adatte per rafforzare il sistema immunitario, si possono benissimo consumare delle minestrine vegetariane.

Ci sono poi altri cibi molto efficaci: fra questi le cipolle contengono delle sostanze stimolanti per il naso. Il peperoncino è un'altra spezia piccante che esercita un sostanziale effetto terapeutico in quanto contiene delle sostanze che possono liberare il naso dal muco.

Le emozioni negative incidono sulla salute dello stomaco

Stomaco malatoOgnuno di noi, dal punto di vista della psicosomatica, ha i suoi punti deboli, ma è anche vero che ogni disagio si manifesta in una specifica parte del corpo; c’è chi soffre di mal di stomaco, chi soffre di emicrania, chi ha problemi di prurito…….

L’organo della digestione: lo stomaco

Paradossalmente, l’organo della digestione, cioè lo stomaco, si comporta come se dovesse realmente digerire tutto ciò, come se fosse di fronte a un succulento pasto; non manda giù solamente il cibo, inghiottisce anche umiliazione, delusione, rabbia, sentimenti di colpa…..

Per esempio: quella persona mi sta proprio sullo stomaco; questa cosa non la digerisco, non mi va ne su e ne giù; ingoiare il rospo; mandar giù un boccone amaro. Queste sono tutte frasi che ci indicano come il mondo esterno e il nostro mondo psichico sono strettamente collegati alla digestione.

Sono frasi comunemente usate per esprimere le nostre difficoltà di fronte a qualcosa che ci riesce complicato da accettare.

Il malato di stomaco solitamente non esprime la propria aggressività, la trattiene dentro di sé e la dirige contro se stesso (ulcera, gastrite, bruciori di stomaco), oppure la proietta sul cibo che diventa responsabile del suo malessere: le cosiddette intolleranze alimentari, le allergie, le intossicazioni.

Combattere l'ipertensione con l'aglio

AglioL’aglio (Allium Sativum) è una pianta bulbosa di origini asiatiche, che si trova nel Mediterraneo già all’epoca dell’antico Egitto, dove troviamo testimonianze nei dipinti delle piramidi.

Sembra venisse dato agli schiavi in Egitto per mantenerli in forze, buona salute e resistenti alle fatiche.

Usato in cucina e per condire, per il suo sapore pungente, l’aglio, ha grandi proprietà terapeutiche, riconosciute sia dal buon senso popolare, che dalla medicina.

Esso si coltiva dividendolo in spicchi e piantandoli con la punta rivolta verso l’alto e con lo stesso sistema si propaga in quanto ha sia fiori che semi sterili.

Molto apprezzato in cucina, viene usato in varie salse come il pesto genovese, la bagna caoda, piemontese, la salsa verde, lo tzatziki, ecc. spesso è anche solo usato per insaporire le pietanze, senza essere direttamente consumato.

Dal punto di vista medicinale, si dice l’aglio abbassi la pressione arteriosa, viene quindi suggerito a chi soffre di ipertensione.

È considerato antiossidante per il selenio contenuto; ottimo contro raffreddori, influenze e bronchiti per il suo contenuto di vitamina C; antitumorale, antitrombico, consigliato contro l’ipercolesterolemia, è antibatterico, diuretico, vermifugo, ha effetti benefici sull’osteoartrite.

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