Consigli

Prendersi cura di sè con un Auto-trattamento Yoga e Craniosacrale

Auto-trattamento: tra Yoga e Craniosacrale - LibroPrendersi cura di sé tutti i giorni

La salute è universale, un’espressione della Creatività Universale.

Viviamo in un universo costantemente creativo, ogni istante è un momento di creazione, un momento di vita.

Il nostro sistema umano è, attimo dopo attimo, espressione di questa creazione perenne che rivela i propri fini mediante il Respiro della Vita, un’Intelligenza misteriosa, un’espressione del divino, che guida l’essere umano a livello fisico, mentale, animico e spirituale.

Il Tantra Yoga e la Biodinamica Craniosacrale sono due tra le molte discipline/filosofie spirituali che ci guidano alla scoperta dell’essenza, del Principio della Vita dentro e fuori di noi, nel movimento e nella quiete, nella solitudine e nella condivisione, nella presenza e nell’estasi mistica.

Affinché questo nostro corpo psico-fisico, la comunità dei viventi e la terra tutta che ci accoglie, siano curati e rispettati, in quanto templi della nostra anima, nel cammino di evoluzione e riunificazione alla Coscienza Suprema.

Un bagno energetico nel bosco

Energia del boscoÈ opinione diffusa che sfuggire dal rumore e dallo stress della città per trascorrere del tempo in Natura è benefico per noi.

Negli ultimi anni gli scienziati hanno voluto trovare le prove degli effetti positivi che il contatto con la Natura ha sul nostro benessere fisico, emotivo e mentale.

Alcune delle prove più interessanti dei benefici per la salute della Natura, arrivano dal Giappone e ruotano attorno alla pratica popolare dello “Shirin Yoku” o bagno nella foresta.

Lo “Shinrin Yoku”, è una pratica che comporta trascorrere del tempo in Natura accoppiato con consapevolezza.

La pratica è stata introdotta nel 1982 dalla direzione delle foreste del Giappone per incoraggiare uno stile di vita sano e diminuire i livelli di stress.

Il bagno nella foresta è ormai diventato in Giappone una riconosciuta tecnica di rilassamento e gestione dello stress, ma gli studi condotti negli ultimi anni hanno mostrato che questa pratica aumenta anche un componente del sistema immunitario - cellule natural killer - che combatte il cancro.

Qing Li è un professore associato presso il dipartimento di igiene e sanità pubblica della Nippon Medical School. È anche un membro fondatore e attuale presidente della società giapponese “Medicine Forest” all'interno della Società Giapponese per l'igiene.

Le proprietà del luppolo selvatico

Humulus lupulus.. nella settimana che sancisce ufficialmente l’inizio di primavera, rivolgiamo un invito a consumare (e prima raccogliere) prodotti che crescono spontaneamente.

Sono tanti e il clima mite in buon anticipo ne ha favorito una crescita copiosa.

Tra tutti, oggi scegliamo il luppolo selvatico (Humulus lupulus) – della famiglia delle Cannabinacee come la canapa – che vanta una lunga lista di nomi regionali di cui è bello e utile ricordare almeno i principali: asparagina in Lombardia, luvertìn in Piemonte, bruscandolo o vidisone in Veneto, vartìs in Emilia-Romagna, urtizon in Friuli, luperi in Umbria.

Il luppolo selvatico è della stessa specie delle varietà di luppolo selezionato, coltivato e utilizzato per produrre la birra. È diverso però. Se ne consumano le cime che in questo periodo e per tutta la primavera spuntano rigogliose (è una pianta infestante) ai bordi dei fossi e dei boschi, lungo le rive dei fiumi, tra i rovi o lungo le siepi.

È meglio raccogliere le più grosse, perché il luppolo selvatico al contrario delle altre erbe spontanee primaverili dà il meglio di sé con i germogli che apparentemente sembrano meno delicati e teneri. Bisogna fare attenzione a non confonderlo con altre specie simili, alcune delle quali possono essere tossiche: fate attenzione alle foglie, cuoriformi, munite di tre o cinque lobi e seghettate ai bordi, con la parte superiore ruvida al tatto e quella inferiore resinosa.

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