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L'Acai berry contrasta gli effetti dei MEMS
La tossicologa californiana Hildegarde Staninger reputa che, per contrastare gli effetti deleteri dei M.E.M.S. (Micro Electro Mechanical Sensors) sparsi con le scie chimiche possano essere efficaci alcuni alimenti, come l'Acai.
Ella, assodato che queste nanostrutture sottraggono ossigeno alle cellule, consiglia per eliminarle almeno in parte dall'organismo e per ripristinare l'equilibrio cellulare, l'Acai, denominato anche Acai berry. L’Acai è una bacca piccola e sferica di colore violaceo, molto simile al mirtillo.
È il frutto di una varietà di palma che cresce solo nella foresta amazzonica. Dapprima diffusa esclusivamente in Brasile e negli altri paesi dell’America meridionale, la bacca di Acai, in questi ultimi anni, è stata ampiamente commercializzata in Europa sotto forma di bevande, tavolette e pillole.
A questo frutto viene attribuito grande efficacia come accelerante metabolico, energizzante ed anti-ossidante. Secondo Ana Vania Carvalho, ricercatrice dell’Istituto di Agronomia del Brasile, studi preliminari hanno certamente dimostrato che l’Acai è ricca di antiossidanti, fibre, vitamine (A, B, C, E) e minerali.
È quindi in grado di combattere l’azione dei radicali liberi e di prevenire, di conseguenza, l’invecchiamento precoce. I risultati preliminari di uno studio condotto all’Università della Florida avrebbero anche dimostrato le proprietà antitumorali dell'Acai.
In ogni caso, è certa la presenza di sostanze anti-ossidanti, caratteristica che, per altro, l’Acai berry condivide con gli altri frutti rossi, come mirtilli, more e lamponi.