- In:
- Posted By: Capuano Edoardo
- Commenti: 0
Nuovo allenamento efficace per gli anziani
Lo studio dei ricercatori dell'University of Colorado at Boulder, pubblicato dal Journal of American Heart Association, (1) fornisce la prova più forte che la tecnica ultra-time-efficient nota come allenamento per la forza muscolare inspiratoria ad alta resistenza (Inspiratory Muscle Strength Training - IMST) potrebbe svolgere un ruolo chiave nell'aiutare gli anziani a prevenire le malattie cardiovascolari.
Solo negli Stati Uniti, il 65% degli adulti di oltre 50 anni ha una pressione sanguigna sopra la norma - mettendoli a maggior rischio di infarto o ictus. Eppure meno del 40% soddisfano le linee guida raccomadate per l'esercizio aerobico.
È quanto emerge da uno studio cui ha partecipato una ricercatrice del Cnr-Istc, pubblicato su Nature Human Behaviour e condotto dal Jrc della Commissione europea. Le femmine sono più stimolate dalle migliori amiche, i maschi da gioco in squadreSecondo l’International Association for the Study of Obesity, in Europa un bambino su tre è obeso o sovrappeso.
Ma qual è il modo migliore per motivare i giovani a fare più attività fisica, che aiuta a dimagrire e a prevenire le malattie associate alla sedentarietà?
Un recente studio di cui è coautrice Eugenia Polizzi, ricercatrice dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc), ha esaminato l'impatto di meccanismi sociali come la reciprocità e la cooperazione di gruppo sul motivare bambini di 9-11 anni a praticare più sport. Il lavoro, pubblicato su Nature Human Behaviour, è coordinato dal Joint Research Center della Commissione europea in collaborazione con l’Università di Cambridge.
A 350 bambini di 15 scuole elementari italiane è stato chiesto di indossare quotidianamente per sette settimane un accelerometro che permette di registrare i movimenti del corpo. L’attività fisica rilevata veniva trasformata in punti, che alla fine dello studio potevano essere scambiati con premi, assegnati in base all’attività svolta dal bambino (incentivi individuali), oppure a quella dei loro migliori amici e collettivamente all’interno di squadre (incentivi sociali). In queste ultime due condizioni, più i loro amici si muovevano, più i bambini ricevevano punti.