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Terapia che abbassa la pressione sanguigna


Terapia che abbassa la pressione sanguigna

Allenarsi per soli cinque minuti al giorno con questa nuova terapia rafforza i muscoli respiratori, abbassa la pressione sanguigna e migliora alcuni valori vascolari.

Lo studio dei ricercatori dell'University of Colorado at Boulder, pubblicato dal Journal of American Heart Association, (1) fornisce la prova più forte che la tecnica ultra-time-efficient nota come allenamento per la forza muscolare inspiratoria ad alta resistenza (Inspiratory Muscle Strength Training - IMST) potrebbe svolgere un ruolo chiave nell'aiutare gli anziani a prevenire le malattie cardiovascolari.

Solo negli Stati Uniti, il 65% degli adulti di oltre 50 anni ha una pressione sanguigna sopra la norma - mettendoli a maggior rischio di infarto o ictus. Eppure meno del 40% soddisfano le linee guida raccomadate per l'esercizio aerobico.

Come stimolare i bambini a praticare sport

Esaminato l'impatto di meccanismi sociali come la reciprocità e la cooperazione di gruppo sul motivare bambini di 9-11 anni a praticare più sport

Usare le leve sociali per spronare i bambini all’attività fisica.

È quanto emerge da uno studio cui ha partecipato una ricercatrice del Cnr-Istc, pubblicato su Nature Human Behaviour e condotto dal Jrc della Commissione europea. Le femmine sono più stimolate dalle migliori amiche, i maschi da gioco in squadreSecondo l’International Association for the Study of Obesity, in Europa un bambino su tre è obeso o sovrappeso.

Ma qual è il modo migliore per motivare i giovani a fare più attività fisica, che aiuta a dimagrire e a prevenire le malattie associate alla sedentarietà?

Un recente studio di cui è coautrice Eugenia Polizzi, ricercatrice dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc), ha esaminato l'impatto di meccanismi sociali come la reciprocità e la cooperazione di gruppo sul motivare bambini di 9-11 anni a praticare più sport. Il lavoro, pubblicato su Nature Human Behaviour, è coordinato dal Joint Research Center della Commissione europea in collaborazione con l’Università di Cambridge.

A 350 bambini di 15 scuole elementari italiane è stato chiesto di indossare quotidianamente per sette settimane un accelerometro che permette di registrare i movimenti del corpo. L’attività fisica rilevata veniva trasformata in punti, che alla fine dello studio potevano essere scambiati con premi, assegnati in base all’attività svolta dal bambino (incentivi individuali), oppure a quella dei loro migliori amici e collettivamente all’interno di squadre (incentivi sociali). In queste ultime due condizioni, più i loro amici si muovevano, più i bambini ricevevano punti.

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