Scienza

Esiste solo la percezione del tempo

Il tempo è l’unico concetto soggettivo che non è un concetto fisico reale. È chiara quindi l’idea che il tempo non è un concetto fisico valido

Il tempo – come concetto valido in fisica – non esiste. Questi articoli intendono chiarire e mostrare come ciò aiuti a comprendere vari altri concetti della fisica.

Il principio sottostante è il positivismo. Questo chiarisce i “potenziali elettromagnetici avanzati”, l’equilibrio nell’uso delle trasformazioni covarianti, la natura dei buchi neri e il Big Bang. Si discuterà anche della natura di Dio e se ne mostrerà la coerenza con l’idea che il tempo non esista. Saranno anche aggiunti commenti su scienza e religione. Infine, una discussione sulla natura della scienza e sulla funzione d’onda dell’universo, dimostrerà che tutta la nostra conoscenza fino ad ora è necessariamente incompleta.

Una delle idee fondamentali della fisica è il positivismo logico. Una dichiarazione ha senso se, e solo se, può essere dimostrata vera o falsa, almeno in linea di principio, attraverso l’esperienza. Una teoria della fisica è un sistema matematico, i cui concetti possono essere misurati o osservati sperimentalmente. Un concetto che non può essere osservato, per principio non esiste.

Prendiamo il concetto di tempo. Noi tutti crediamo nella realtà di questo concetto fisico. Misuriamo il tempo usando gli orologi. Tuttavia, ulteriori analisi mostrano che questo significa che non possiamo osservare, in linea di principio, il passato. Anche quando guardiamo immagini che riprendono eventi passati, quello che stiamo facendo è guardare delle immagini nel presente. Il passato esiste, solo nel senso di una sua immagine che esiste adesso. Il futuro, naturalmente, non esiste ancora. E se né il passato né il futuro esistono come concetti validi in fisica, allora neanche il tempo può essere considerato tale.

Quando i fisici parlano del tempo, parlano di misurazioni effettuate mediante orologi. Consideriamo i diversi stati temporali che descrivono un esperimento fisico. Anche se il tempo esiste nelle equazioni, l’unica realtà è il presente. Il tempo nelle equazioni della fisica è solo una variabile intermedia, non una vera quantità fisica.

Riserve di ossigeno su Marte potrebbero supportare la vita

Secondo un modello i livelli di ossigeno su Marte potrebbero anche teoricamente superare la soglia necessaria per supportare la vita aerobica semplice

Modello che descrive le condizioni in base alle quali l'acqua ossigenata potrebbe esistere su Marte sfida le credenze tradizionali sull'abitabilità del pianeta.

Un team guidato da scienziati del Caltech e del Jet Propulsion Laboratory (JPL) ha calcolato che se su Marte esiste acqua liquida, potrebbe - in condizioni specifiche - contenere più ossigeno di quanto si pensasse in precedenza. Secondo il modello, i livelli potrebbero anche teoricamente superare la soglia necessaria per supportare la vita aerobica semplice.(1)

Questa scoperta è in contrasto con l'opinione attualmente accettata su Marte e il suo potenziale di ospitare ambienti abitabili. L'esistenza di acqua liquida su Marte non è scontata. Anche se è lì, i ricercatori hanno a lungo scartato l'idea che potesse essere ossigenata, dato che l'atmosfera di Marte è circa 160 volte più sottile di quella della Terra ed è composta principalmente da anidride carbonica.

“L'ossigeno è un ingrediente chiave nel determinare l'abitabilità di un ambiente, ma su Marte è relativamente scarso”, afferma Woody Fischer,(2) professore di geobiologia al Caltech e coautore di un articolo pubblicato su Nature Geoscience. “Nessuno ha mai pensato che le concentrazioni di ossigeno disciolto necessario per la respirazione aerobica potrebbero teoricamente esistere su Marte”, aggiunge Vlada Stamenkovic del JPL,(3) autore principale del giornale Nature Geoscience.(4)

Trovare l'acqua liquida su Marte è uno dei principali obiettivi del 'programma Marte' della NASA. Negli ultimi mesi, i dati da una sonda europea hanno suggerito che l'acqua liquida potrebbe trovarsi al di sotto di uno strato di ghiaccio nel polo sud di Marte.

I codici segreti dei quipus

Nei quipus le fibre, i colori e il modo complesso di legare ogni nodo nascondono un sofisticato sistema che codifica storie e i miti e altre narrazioni

Per secoli, l'Impero Inca usò i quipus, uno strumento intrecciato con nodi, per compiti aritmetici come il conteggio dei tributi, il calcolo delle provviste e per i censimenti. Ma una nuova ricerca rivela che questo dispositivo sarebbe qualcosa di più di un abaco andino: nelle sue fibre si nascondono narrazioni di miti, battaglie e canzoni.

A metà 2015, La dottoressa Sabine Hyland(1) e suo marito sono saliti su un minivan a Lima e sono partiti per la remota città andina di San Juan de Collata. Dopo aver percorso tortuose strade peruviane, arrivarono in un villaggio che non aveva né acqua potabile né sistema fognario e dove poche case potevano permettersi la luce elettrica. Uscendo dal veicolo, l'antropologa e il suo compagno si sono presentati ai leader locali e hanno chiesto il permesso di svolgere una missione degna di Indiana Jones: studiare due tesori che la gente aveva gelosamente protetto di generazione in generazione e che nessun estraneo aveva mai visto.

Dopo ore di negoziazioni, Huber Brañes Mateo - pastore e guardiano dei tesori della comunità - ha esibito una scatola di legno che teneva in un sotterraneo della chiesa locale. Dentro c'erano due quipus, strumenti fatti con corde e nodi che l'impero Inca usava per tutti i tipi di compiti di conteggio, come il calcolo delle tasse al censimento, ai suoi 10 milioni di cittadini. Ma secondo gli abitanti di San Juan de Collata, i loro quipus erano più che semplici abachi. Secondo questa comunità, dove si parla ancora una mescolanza di spagnolo e quechua, erano vere epistole create dai capi locali per trasmettere messaggi segreti durante una ribellione contro gli spagnoli alla fine del XVIII secolo.

Ha dato soddisfacenti risultati, alla ricercatrice dell'Università di St. Andrews in Scozia, il lavoro di ricerca, durato anni, nelle comunità andine.

Pagine