Ecologia

Cowspiracy, il docufilm sull'allevamento intensivo animale

Cowspiracy: il Segreto della Sostenibilità - LibroIl vero volto dell’industria più distruttiva di tutti i tempi

Il lungometraggio Cowspiracy, prodotto da Leonardo DiCaprio, ha vinto numerosi premi, tra cui l’Audience Choice Award al 2015 South African Eco Film Festival e il Best Foreign Film Award alla 12° edizione del Festival de films de Portneuf sur l’environnement.

Sta scuotendo le coscienze degli spettatori di tutto il mondo, mostrando la connessione tra allevamenti intensivi, deforestazione, produzione di gas serra, distruzione della foresta pluviale con la conseguente estinzione delle specie indigene e del loro habitat, erosione del manto terrestre e inquinamento idrico.

Il segreto della sostenibilità è il saggio scritto dai registi del lungometraggio, di cui riprende i temi arricchendoli di nuovi contenuti, con:

  • Le testimonianze complete dei personaggi intervistati (Will Anderson di GreenPeace, Lisa Agabian di Sea Shepherd, gli scrittori Michael Pollan e Will Tuttle...).
  • Statistiche e informazioni aggiornate.
  • Un’analisi degli interessi economici dietro al business dell’allevamento animale e delle ragioni per cui le principali organizzazioni ambientaliste mondiali hanno paura di parlarne.
  • Consigli per adottare uno stile di vita vegan, a partire dall’alimentazione.
  • Strategie per ridurre la propria impronta ecologica sul pianeta.

In futuro cataclismi devastanti a causa dello scioglimento dell'Antartide

Scioglimento dell'AntartideSta per collassare l’Antartide, e i ghiacci che si credevano “perenni” stanno fondendo alla velocità della luce: lo rivela uno studio che «dovrebbe spaventare a morte chiunque dubiti della solennità e della potenza dietro l’accelerazione del riscaldamento globale», avverte Robert Hunziker su “Counterpunch”, che presenta una ricerca «sconvolgente, dagli sviluppi raccapriccianti».

Ovvero: «Se si sciogliesse integralmente l’intera Antartide, provocherebbe un innalzamento del livello del mare di circa 60 metri». Non faremo in tempo a vederlo, nella nostra vita («è troppo grande e richiederebbe decisamente troppo riscaldamento e davvero troppo tempo»), ma – intanto – un collasso della sola Antartide Occidentale, quella finita sotto i riflettori, «ha il potenziale, secondo la nuova ricerca, per sommergere Miami e New York durante le nostre vite attuali».

Attenzione: «È la prima volta, questa, in cui delle osservazioni scientifiche giungono ufficialmente alla conclusione che una catastrofe così orrenda sia possibile, così presto». Miami Beach è già costretta a sollevare le strade di mezzo metro a causa delle persistenti inondazioni. «Un mare in crescita è la vendetta del riscaldamento globale per le sconsiderate, arroganti, presuntuosamente eccessive emissioni di CO2 di combustibile fossile, causate dall’uomo».

Le piantagioni di alberi “alieni” danneggiano l'ambiente

PiantagioniIn tutto il mondo alberi “alieni” vengono piantati in grandi piantagioni commerciali per produrre materie prime industriali, causando danni irreparabili al suolo, all’ambiente e alle comunità locali.

Per mano dell’industria, piante esotiche, o “aliene” strappate al proprio ambiente, scacciano gli ambienti naturali di un’altra regione.

La colpa non è degli alberi, che sono essenziali nell’ambiente in cui sono nati e cresciuti, la colpa è di chi li pianta nel posto sbagliato, per profitto o per ignoranza.

Gli eucalipti vengono abbattuti in Australia, da cui provengono, e piantati a milioni come eserciti a ranghi serrati in Sudamerica e Sudafrica.

L’africana acacia viene invece estirpata dalle proprie foreste native e viene mandata a distruggere e invadere le foreste pluviali del Sudest asiatico per produrre carta.

L’americano douglas occupa il posto di piante autoctone in Scandinavia, in Europa centrale e perfino nelle nostre aree urbanizzate.

Mentre da decenni Legambiente e le altre associazioni ambientaliste onorano la festa dell’albero piantando decine di migliaia di alberi originari (nativi) in ciascuna regione, c’è chi sembra invece voler onorare la globalizzazione: Casapound ha organizzato un grande battage pubblicitario striscioni nel cemento “gli alberi sono le colonne della nazione”, a firma dell’associazione collaterale “La Foreste che Aavanza" corredati da qualche sparuta pianta esotica: conifere a Bari, douglas a Ascoli Piceno, thuje a Pavia.

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