Patologie

Come prendersi cura del pancreas

Come prendersi cura del pancreasIl pancreas è un organo a cui normalmente non prestiamo attenzione. Tuttavia, è importante sapere che svolge una funzione molto importante per il nostro organismo, poiché è responsabile, ad esempio, di "filtrare" i rifiuti prodotti giornalmente.

Se accumuli troppe tossine, non funziona correttamente.

Il pancreas si trova nella cavità addominale e gestisce queste altre funzioni: produzione di ormoni; partecipare alla digestione del cibo; regolare i livelli di zucchero nel sangue. Se il pancreas è malato, tutto il nostro metabolismo ne risentirà. Le malattie del pancreas non trattate in tempo diventano croniche.

La patologia più frequente di questo organo è la pancreatite (infiammazione del pancreas) che può essere acuta o cronica. Questa grave patologia deriva da un continuo consumo di cibo 'spazzatura' per la salute, la gravidanza o lo stress.

Il cancro al pancreas è potenzialmente fatale perché, generalmente, quando viene diagnosticato si è già diffuso attraverso il corpo (metastasi). Se trattato precocemente, il paziente ha una migliore possibilità di sopravvivenza.

I 22 dolori fisici più comuni sono una manifestazione del nostro stato emotivo

Emozioni I dolori, principalmente muscolari e alle articolazioni, elencati di seguito sono, come ogni altro sintomo fisico, connessi ad una situazione dolorosa mentale ed emotiva. Questo non deve sorprendere più di tanto sia perché è da sempre risaputo fin dagli albori della medicina sia perché il corpo e la mente sono davvero un’unica entità che esprime e modella se stessa in rapporto con l’ambiente che la circonda.

Le spiegazioni fornite sono un invito ad indagare dentro di sé e scoprire che effettivamente quel dolore è sorto dopo un determinato fatto e che è il risultato di una cronicizzazione del pensiero/emozioni, che anziché fluire sono stati trattenuti più del dovuto creando delle contrazioni fisiche.

Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi e quindi in malattie. Permettersi di sentire quella emozione e pensiero spiacevoli, mantenendo la presenza, portando la luce della consapevolezza dove l’ombra dell’ego aveva fatto la sua radice, è possibile sciogliere queste tensioni fisiche e mentali, rinnovando la propria vita.

Ogni tipo di dolore può essere direttamente connesso ad uno specifico stato emotivo. I dolori non sono altro che una manifestazione esterna del nostro stato emotivo: l’organismo può mostrarci il problema con esattezza, affinché sia possibile far sparire il dolore.

Dolore muscolare: rappresenta la difficile capacità di muoverci nella vita. Ci indica quanto siamo flessibili con le nostre esperienze nel lavoro, a casa e con noi stessi.

Mal di testa: limita il processo decisionale. Le emicranie compaiono quando viene presa una decisione, ma non si agisce. Cerca di radicarti e uscire dal pensiero ossessivo.

L'inquinamento ridurrà la quantità di proteine disponibili

InquinamentoCirca 150 milioni di persone rischiano una perdita significativa di proteine se le emissioni di anidride carbonica continueranno a salire. Ciò significa che nei Paesi più colpiti dall'inquinamento i bambini saranno più esposti a malattie e rischio di morte. È quanto emerge da nuove ricerche pubblicate su Environmental Health Perspectives.

I ricercatori dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health affermano che attualmente il 76% della popolazione mondiale ottiene la maggior parte delle proteine dalle piante, ma l’aumento di emissioni di CO2 ridurrà la quantità di proteine disponibile così come di ferro e zinco – in una serie di colture di base.

Entro il 2050 diciotto paesi, tra cui l’India, potrebbero perdere oltre il 5% di proteine alimentari a causa della riduzione del valore nutrizionale di colture come riso, frumento e orzo. La mancanza di proteine indebolisce i bambini determinando scarsa crescita ponderale e bassa statura, con conseguente maggiore esposizione alle malattie.

"È necessario mettere a punto diete diversificate e nutrienti, arricchendo il contenuto nutrizionale delle colture principali e coltivando vegetali meno sensibili agli effetti della CO2, spiega il ricercatore Samuel Myers.”

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