Psichiatria

10mila psichiatri sotto processo per aver inventato false malattie mentali

PsichiatriaSulla scia delle dichiarazioni di uno psichiatra negli Stati Uniti, secondo il quale, a causa di “un grave, ma non diagnosticato” disordine bipolare, avrebbe fabbricato dati e falsificato la sua ricerca sulle malattie mentali, nei tribunali è emerso un altro caso nel quale gli psichiatri affermano che erano pazzi quando hanno inventato la malattia mentale.

Gli avvocati della difesa che rappresentano 10.000 psichiatri sotto processo per la più grande frode nella storia della salute mentale, oggi affermano che i loro clienti sono affetti da una malattia mentale fino a quel momento non diagnosticata (Psychobabblorexia) quando accidentalmente hanno fabbricato 300 false malattie mentali e fatto pensare che loro fossero veri e propri medici.

Laureati in numerose scuole psichiatriche come la Otto Von Bismarck Institute of Brain Hygiene, il Drug-U-Like Emporium, gli imputati presto si sono affermati come esperti in prescrizioni, uccidendo celebrità, sradicando la genitorialità e l’istruzione e convincendo le persone che sono mentalmente malate.

Nel 2010 sono riusciti a pubblicare 5 milioni di articoli di giornale per convincere tutta la popolazione che non poteva mangiare, respirare, fare la pipì o pensare senza l’aiuto di farmaci. Hanno apportato un cambiamento importante nel trattamento degli esseri umani, in particolare la visione di ogni comportamento umano ad eccezione di tortura, genocidio e terrorismo. Infatti, il cervello è stato accusato di tutto e considerato una sorta di delusione in modo che nessuno fosse molto intransigente quando hanno proceduto a tagliare e abusare in altro modo l’organo incriminato. Ma l’anno scorso un giro di routine del Brain-U-Like Institute, da parte di un gruppo di alunni di dieci anni, ha portato alla luce alcune incongruenze nella ricerca che gli psichiatri avevano usato per stabilire la schiera dei disturbi mentali di cui sopra, la discrepanza principale nella ricerca è che in realtà non era stata fatta.

I ricchi cinesi vanno in Canada ad uccidere gli orsi per divertimento

Orsi polariGli appassionati di caccia cinesi hanno scovato un nuovo macabro passatempo, destinato a tutti i nuovi ricchi che siano disposti a pagare cifre esorbitanti per un viaggio di dieci giorni in Canada da trascorrere sulle tracce degli orsi polari. Un club dedicato ai cacciatori, con sede a Pechino, offre, attraverso un pacchetto “tutto incluso” del valore di circa 60 mila euro, la possibilità di poter sparare a colpo sicuro ad un orso polare, la cui pelliccia verrà utilizzata per la realizzazione di un tappeto di elevato valore commerciale. Vi starete sicuramente chiedendo quali siano le motivazioni che spingono sia uomini che donne a partecipare ad una delle folli battute di caccia. Il divertimento, prima di tutto, ma non solo.

I volantini pubblicizzano il viaggio venatorio come la possibilità di dare finalmente la caccia al più pericoloso e temibile esponente del regno animale che sia presente in Canada e Nord America. Gli orsi polari maschi sarebbero, grazie alle loro candide pellicce, il miglior premio che un cacciatore potrebbe ricevere per il proprio coraggio e per la propria abilità. Il presidente del club venatorio cinese, tale Scott Lupien, di origini californiane, fa notare, tra le pagine del Daily Mail, come il prezzo sostenuto per la spedizione venatoria sia equivalente al valore d’acquisto di un tappeto di pelle d’orso, con la garanzia di poter provare il brivido di uccidere personalmente la preda prescelta.

Le assurde giustificazioni in merito non terminano purtroppo qui. Secondo Lupien, infatti, l’uccisione di un certo numero di esemplari maschi di orso polare garantirebbe la sopravvivenza della specie, in quanto essi seguirebbero spesso l’istinto di attaccare i cuccioli da poco messi al mondo dalle femmine.

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