Salute

Come opporsi alle vaccinazioni pediatriche

DissensoMentre incalza a Rimini la guerra per aumentare a forza la copertura vaccinale della popolazione, con lauti premi in denaro ai medici pediatri "virtuosi", sono numerose le famiglie che mi scrivono ultimamente per avere ragguagli su come manifestare alle autorità sanitarie il dissenso alle vaccinazioni pediatriche per i propri figli.

premesso che tale pratica è ormai del tutto legittima, in forza della mutata sensibilità collettiva nei confronti di tale tematica (leggi qui per i dettagli; anche l'obbligo scolastico può essere tranquillamente assolto dai non vaccinati), eccovi un vademecum per poter esercitare il diritto alla obiezione vaccinale in modo corretto, e senza conseguenze giuridiche di rilievo (a parte una possibile mini multa, che molte Regioni ormai nemmeno applicano o hanno abolito...).

Prima di tutto, è necessario che il dissenso alle vaccinazioni sia scritto (raccomandata con ricevuta di ritorno) e motivato.

Quando arriva la comunicazione dell'incontro fissato per le vaccinazioni, rispondete al mittente dichiarando, entrambi i genitori, la volontà di non voler vaccinare i propri figli, per le ragioni che seguono:

1) mancata allegazione dei foglietti illustrativi (c.d. bugiardini) dei vaccini, oltre che mancata precisa indicazione dei lotti vaccinali completi di tutti i dati identificativi dei farmaci che si intenderebbero utilizzare;

GlaxoSmithKline & psichiatri attuano abili strategie con lo scopo di vendere farmaci ai bimbi

BimboGli psichiatri campioni di prescrizioni venivano mandati in costose villeggiature dal gigante farmaceutico internazionale: Giamaica, Bermuda, Hawaii e altri luoghi esotici dove, tra un servizio termale e l’altro, potevano ascoltare discorsi dei colleghi psichiatri che la società aveva pagato per instillare l’idea che i bambini debbano ingollare pillole. I
bambini americani erano depressi. Avevano bisogno di antidepressivi. E la GlaxoSmithKline era pronta per il salvataggio.

E nonostante il Paxil (antidepressivo) non sia mai stato approvato per l'uso in nessuno sotto i 18 anni, la GlaxoSmithKline aveva 1.900 rappresentanti per le vendite che visitavano gli uffici dei medici per spingere l’uso del farmaco sui bambini.

Secondo una denuncia penale depositata nel tribunale distrettuale degli Stati Uniti nel Massachusetts, la società "era impegnata in un sistema fraudolento atto ad ingannare e truffare medici, pazienti, regolatori e programmi sanitari federali". La causa, che accusa l'azienda di aver etichettato in modo volutamente scorretto i farmaci e di aver mancato di indicare dati sulla sicurezza, è stata avviata e verrà dibattuta a porte chiuse nel mese di ottobre.

Lunedì, il gigante farmaceutico internazionale ha annunciato che avrebbe concordato di risolvere questo caso, come pure una causa civile per 3 miliardi di dollari. Questo sarebbe il più grande risarcimento per frode sanitaria che riguarda il Paxil e alcuni altri farmaci simili, nella storia degli Stati Uniti.

L'obesità causa lesioni o malattie articolari alle ginocchia

ginocchiaChi mette peso ha più probabilità di sviluppare dolore alle ginocchia rispetto a quelli che invece perdono peso o lo mantengono stabile.

È quanto emerge da una ricerca della Monash University di Melbourne.

Gli studiosi hanno reclutato 250 persone di età inclusa tra i 25 e i 60 anni senza alcun precedente di intervento chirurgico al ginocchio, lesioni o malattie articolari.

Più di tre quarti erano donne e molti erano obesi. Dopo due anni erano rimasti 196 partecipanti, dei quali più della metà aveva mantenuto il proprio peso, mentre il 14 per cento era ingrassato (in media 7 kg). Il 30 per cento, invece, aveva perso peso.

Secondo quanto riporta la Reuters, per ogni chilogrammo acquisito, il punteggio del dolore è salito di 1,9 punti su una scala di 500. La rigidità dell'osso era peggiorata di 1,4 punti (su una scala di 200) e la funzionalità di 6,1 punti (su una scala di 1700).

Lo studio non dimostra con certezza che i chili di troppo hanno causato il dolore, anche se i ricercatori lo considerano probabile.

Il legame tra aumento di peso e dolore era più forte nelle persone obese, che hanno sperimentato un aumento del dolore di 59 punti rispetto ai 6,4 dei non obesi. La perdita di peso ha portato invece solo a un piccolo miglioramento nel dolore.

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