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- Posted By: Redazione
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Continua a crescere l'utilizzo di antibiotici negli allevamenti
Per produrre carne vengono usati troppi antibiotici, al punto che i 4/5 della produzione totale Usa finisce negli allevamenti e la tendenza continua a crescere.
Il problema è che un utilizzo così massiccio degli antibiotici danneggia l’animale e fa sviluppare nei batteri resistenze ai farmaci. Secondo una indagine svolta da PEW il 75% dei tacchini allevati a terra è resistente ad almeno un antibiotico per la salmonella.
I batteri nell’allevamento erano invece resistenti a 3 o più antibiotici; quasi i tre quarti dei batteri della salmonella trovati nel petto di pollo venduto al dettaglio erano resistenti ad almeno un antibiotico. Circa il 12% di petto di pollo al dettaglio e campioni di tacchino a terra erano stati contaminati da Salmonella; la resistenza alla tetraciclina ha portato alla contaminazione da Campylobacter del 95% di prodotti a base di pollo.
Lo scorso anno la Food and Drug Administration propose delle Linee guida volontarie pensate per spingere l’industria della carne a rivedere l’uso massiccio di antibiotici. Tuttavia dai dati resi noti dalla FDA l’uso di antibiotici è stato incrementato.
Uno studio condotto in Cina dalla Michigan State university e pubblicato dalla rivista Pnas afferma che i geni che danno ai batteri la resistenza agli antibiotici, un problema sempre più grave per l'uomo, hanno la loro perfetta incubatrice negli allevamenti intensivi, dove si fa un uso eccessivo di questi farmaci.