Società

11/9, ora l’America e il mondo sanno che gli Usa hanno fatto autogol

11 settembreHanno davvero assassinato tremila innocenti per poi avere l’alibi per invadere il mondo?

I retroscena sull’11 Settembre, ancora giudicati “puro delirio cospirazionista” dal mainstream, stanno facendo passi da gigante: di fronte all’aggressione della Siria, l’ex deputato Dennis Kucinich ha detto che gli Stati Uniti «diventeranno ufficialmente l’aeronautica militare di Al-Qaeda», ma l’America ne ha avuto abbastanza: nove americani su dieci erano contrari all’invasione.

E a proposito dell’11 Settembre, un incredibile 84% delle persone oggi dice che il governo sta mentendo. «Disponiamo di precedenti documentati storicamente che dimostrano come il governo sia pronto a commettere i peggiori crimini contro la propria stessa popolazione». Grazie a “Consensus 9/11”, il board di tecnici indipendenti che ha smontato la verità ufficiale, emerge in tutta la sua minacciosa potenza la tesi peggiore, quella della strategia della tensione: senza esplosivo, le Torri Gemelle non sarebbero mai crollate. Lo dicono ex funzionari dell’intelligence, ingegneri, vigili del fuoco.

Sconcertante, per dovizia di particolari, il reportage trasmesso l’8 settembre 2013 da “Russia Today”, il network televisivo “all news” di Mosca, in una trasmissione in lingua inglese molto seguita negli Usa, trascritta testualmente da “Global Research”, il centro studi canadese di geopolitica coordinato dal professor Michel Chossudovsky.

«Alti funzionari – spiega il conduttore di “Rt”, Daniel Bushell – dicono che la Casa Bianca stia dietro il terrorismo contro la stessa popolazione americana», esibendo nuove prove sull’11 Settembre.

Lo spreco alimentare globale è di 750 mld di dollari. Che vergogna!

Spreco alimentareLo spreco mondiale di prodotti alimentari (dal conto sono esclusi solo pesce e crostacei) costa all'anno in termini economici 750 miliardi di dollari, pari al Pil di Turchia e Svizzera.

Lo rivela il rapporto sulle conseguenze ambientali dello spreco di prodotti alimentari presentato ieri dalla Fao. Ma significativi sono anche i costi ambientali, pari ad emissioni di anidride carbonica per 3,3 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, il terzo contributo dopo quelli di Usa e Cina.

Il volume globale dello spreco di cibo è stimato in 1,6 miliardi di tonnellate di “prodotti primari” mentre lo spreco di cibo commestibile è pari ad 1,3 miliardi di tonnellate.

Lo spreco di prodotti agricoli, nel percorso dalla terra alla cucina, con un danno economico pari al Pil della Svizzera o della Turchia, ha un notevole impatto anche sull'ambiente e più specificatamente minando la qualità del suolo, le riserve d'acqua e la biodiversità. Di conseguenza ha effetti sui cambiamenti climatici.

In particolare l'agricoltura intensiva, che non consente periodi di riposo per i terreni, ne diminuisce la fertilità e induce all'uso di fertilizzanti chimici che provocano inquinamento e alla fine riduzione delle terre coltivabili.

Nel mondo ci sono sempre più ultramilionari, nel 2024 l’Asia sarà la prima

RicchezzaAltro che crisi. Nel mondo il numero di paperoni, e in particolare quelli con un patrimonio netto di oltre 6,5 mila miliardi di dollari, non fa che aumentare. Il World Ultra Wealth Report 2013, redatto da Wealth-X e UBS identifica oltre 2mila milionari di questa fatta, e calcola che rappresentino l’1% del totale della popolazione dei paperoni mondiali, ovvero di coloro – definiti “Ultra High Net Worth individuals” – che possiedono in portafoglio asset netti per oltre 30 milioni di dollari.

La ricchezza in mano a questi 2mila individui, calcola il report, rappresenta il 23% della ricchezza totale degli UHNW

In generale, la popolazione dei nababbi da 30 milioni di dollari e più nel 2013 ha raggiunto il livello record di 199.235 persone (oltre il 6% in più dell’anno scorso), che possiedono una fortuna pari a 28 mila miliardi (2 in più rispetto all’anno scorso): una cifra superiore al Pil dell’India. Ognuno di loro quest’anno possiede in media 139 milioni di dollari, un bel salto dagli 1,8 dello scorso anno.

Le cifre di Wealth-X e Ubs confermano una tendenza già segnalata per il 2012 da una ricerca di Capgemini sui ricchi in possesso di almeno 1 milione di dollari in patrimonio netto, saliti l’anno scorso del 9,2% annuo per un totale di 12 milioni di persone (e 46,2 mila miliardi di dollari).

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