Genetica

Gli studi su C. elegans svelano i meccanismi del gusto

C. ElegansIl gusto è il primo senso a svilupparsi nei neonati. In ogni individuo la percezione dei cinque sapori fondamentali (dolce, amaro, acido, salato, umami) è legata ai recettori specializzati sparsi in zone diverse della lingua.

Anche saper distinguere tra cibo desiderabile e cibo potenzialmente pericoloso è però una capacità fondamentale per sopravvivere, che tutti gli organismi, incluso l'uomo, devono possedere. Secondo gli studiosi, la capacità di riconoscere istintivamente gli alimenti commestibili risale alla preistoria: l'uomo sarebbe dotato di una memoria genetica, costruita durante l'evoluzione, che gli consente di riconoscere cosa gli fa bene e cosa gli fa male. La nostra capacità di percepire, riconoscere e scegliere i cibi dipende però, oltre che da questa eredità genetica, anche da variabili fisiologiche e dall'esperienza.

Un contributo per capire come gli animali individuino il cibo e lo distinguano da altri stimoli presenti nell'ambiente e come funzionino le cellule responsabili di queste risposte è stato dato dal nematode Caenorhabditis elegans (C. elegans), un verme lungo un millimetro, utilizzato per molteplici studi grazie alla sua versatilità sperimentale.

Un leucemico acuto su due con Dna 'alieno'

DNA alienoStudio Niguarda-Statale Milano svela sequenza misteriosa e apre a nuove prospettive di cura

C'è del Dna 'alieno' nelle cellule cancerose di oltre la metà dei malati di leucemia mieloide acuta, una famiglia di tumori del sangue che solo in Italia fa registrare ogni anno 2 mila nuovi casi.

La scoperta, di quelle probabilmente destinate a cambiare la storia della medicina oncoematologica, è tutta italiana - milanese - e appare oggi su 'Scientific Reports', rivista del gruppo Nature.

Uno studio che ha portato a conclusioni inedite e inaspettate. “Scioccanti” a detta degli stessi autori che nelle cellule neoplastiche del 56% dei pazienti analizzati, 125 adulti in trattamento all'ospedale Niguarda di Milano, si sono trovati davanti a un sorprendente intruso: “Una sequenza nucleotidica che non ha corrispondenza in nessuna delle sequenze umane finora conosciute", spiega all'AdnKronos Salute Roberto Cairoli, direttore dell'Ematologia dell'Asst meneghina, coordinatore del lavoro insieme ad Alessandro Beghini del Dipartimento di scienze della salute dell'università Statale del capoluogo lombardo.

Gli Usa approvano la sperimentazione sulle chimere

ChimereSi "produrranno" animali per creare tessuti umani

Una nuova decisione da parte del National Institutes of Health degli Stati Uniti, ha revocato il divieto al finanziamento alla ricerca sugli ibridi uomo-animali.

Il divieto era in vigore fin dallo scorso settembre.

Ora un nuovo documento dell'NIH sembra rimuovere la moratoria, prevedendo però il bando solo all'interno di casi specifici.

Inoltre i finanziamenti saranno rilasciati previo parere di un comitato etico che si atterrà a nuove linee di condotta.

Le ricerche riguardano soprattutto la possibilità di mescolare materiale genetico animale ed umano a livello di cellule staminali, quando cioè non siamo ancora alla fase di specializzazione cellulare. Le nuove regole introdotte dall'NIH.

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