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Negli Usa i ripetitori cellulari alterano le menti umane

Negli Usa i ripetitori cellulari alterano le menti umaneUn ex scienziato DARPA ha impugnato l'autorizzazione di sicurezza superiore ed ha avvertito che le trasmissioni dei ripetitori per i telefoni cellulari costituiscono un “atto terroristico” contro la popolazione civile.

Il Dr. Paul Batcho ha conseguito un dottorato di ricerca presso la Princeton University, e ha trascorso quasi tre anni di lavoro per DARPA presso il Los Alamos National Laboratory nel campo della fisica computazionale.

DARPA è il ramo del Dipartimento della Difesa incaricato di studiare le tecnologie militari emergenti.

Mentre alcune affermazioni, di Batcho, sono certamente controverse, la sua insistenza sul fatto che i civili vengono danneggiati dalle torri dei ripetitori di telefonia cellulare è probabile che sia vero. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro classifica le radiazioni dei ripetitori di telefonia cellulare come “probabile cancerogeno”.

Atto terroristico

Batcho ha inviato numerose lettere alle agenzie di sicurezza federali, tra cui a DARPA e il Department of Homeland Security, sostenendo che ha identificato una minaccia “terrorista” dalle torri dei ripetitori cellulari “nella Florida centrale, e a Tampa St Petersburg”.

Cellulare: il suo utilizzo è un indicatore del grado di depressione

Studio della Northwestern Medicine. Lo smartphone racconta la salute di una persona. Più tempo si passa al telefono e più si è a rischio. Il Gps rivela anche l’isolamento a casa

Si può anche far finta di sorridere, ma il nostro telefonino conosce la verità: in base a quanto lo usiamo, e agli spostamenti che facciamo e che vengono tracciati dal Gps, può sapere se siamo depressi.

È ciò che sostiene uno studio della Northwestern Medicine, secondo cui grazie al cellulare si possono individuare i sintomi della depressione e la sua gravità.

Per gli esperti più tempo si passa al telefono, più è probabile che la depressione sia in agguato. Un altro indicatore è ciò che facciamo durante la giornata: stare molto a casa può essere un segnale della malattia.

Una persona depressa, si legge nello studio pubblicato sul «Journal of Medical Internet Research», trascorre in media 68 minuti al giorno al telefono, durante i quali evita di pensare a ciò che non va, mentre chi non è depresso ha una media di 17 minuti.

Si può ipotizzare la depressione anche se il Gps dello smartphone indica che un individuo trascorre la maggior parte del tempo a casa o in pochissimi luoghi, mostrando una tendenza a isolarsi e la mancanza di motivazione ed energia per uscire.

Il Wi-fi genera radiazioni letali per gli alberi

Il Wi-fi genera radiazioni letali per gli alberiUna recente ricerca riguardante gli effetti delle radiazioni wi-fi sugli alberi - sì, gli alberi - indica che i nostri amici di legno possono essere molto più vulnerabili di noi. Gli alberi non possono nemmeno godere dei benefici delle connessioni wi-fi (sic).

L’indagine, condotta dall'Università di Wageningen (Paesi Bassi), ha accertato che la flora in aree ad alta attività wi-fi (zone urbane, in particolare) è affetta da sintomi che non possono essere legati ad attacchi batterici né virali. I sintomi più frequenti sono il “sanguinamento”, fessure nella corteccia, la morte di parte del fogliame ed anomalie nella crescita.

Per verificare l'ipotesi secondo cui i danni sono provocati dai campi elettromagnetici, i ricercatori olandesi hanno usato dei frassini, esponendoli a vari tipi di radiazioni per tre mesi. I frassini esposti ai segnali wi-fi hanno mostrato segni rivelatori di danni da radiazioni elettromagnetiche, tra cui una specie di scintillio sulle foglie, sintomo che indica la loro morte imminente. Nei Paesi Bassi, circa il 70 per cento degli alberi urbani soffre di “avvelenamento” da campi elettromagnetici: cinque anni fa era il 10 per cento.

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