Identificata l'origine del noce

NoceUno studio dell’Ibaf-Cnr e Ibam-Cnr identifica origine e modalità di diffusione del noce comune, evidenziando l’influenza dell’uomo. Il lavoro, pubblicato su Plos One, ha incrociato i dati genetici della pianta con l’analisi glottologica della parola ‘noce’ e con i dati archeologici, topografici e storici relativi alla distribuzione geografica della specie

Un recente studio condotto dagli istituti del Consiglio nazionale delle ricerche di Biologia agro-ambientale e forestale (Ibaf-Cnr) e per i Beni archeologici e monumentali (Ibam-Cnr), ha permesso di identificare l’origine e le modalità di diffusione del noce comune (Juglans regia L.), specie oggi apprezzata per le proprietà nutraceutiche dei frutti ricchi di acidi grassi polinsaturi. Pubblicato su Plos One, il lavoro evidenzia l’origine asiatica della pianta e l’esistenza nel Caucaso e nelle valli delle montagne dell’Asia Centrale di almeno quattro zone dove le popolazioni di noce conservano un valore elevato di diversità genetica, probabilmente sopravvissute in nicchie ecologiche protette dopo le glaciazioni del Pleistocene (Kyrgyzstan occidentale, Asia occidentale e centro-meridionale, Uzbekistan centro-orientale, province di Xinjiang and Shandong in China).

Lo studio ha anche identificato l’importanza sia delle grandi barriere fisiche che ostacolarono il flusso genico naturale (montagne e deserti), sia delle vie commerciali e culturali che le superarono.

La Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra finanziarono Hitler

HitlerPiù di 70 anni fa iniziò il peggior massacro della storia. La recente risoluzione dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE equipara il ruolo di Unione Sovietica e Germania nazista allo scoppio della Seconda guerra mondiale, salvo il fatto che abbia per scopo estorcere soldi dalla Russia per via di certe economie fallite, è volta a demonizzare la Russia successore dell’URSS e preparare il terreno giuridico per la privazione del diritto di pronunciarsi contro la revisione dei risultati della guerra.

Ma se ci affidiamo al problema della responsabilità della guerra, va prima risposto alla domanda chiave: chi aiutò i nazisti ad andare al potere?

Chi li spinse verso la catastrofe mondiale?

La storia della Germania prima della guerra dimostra che politiche “necessarie” furono dettate dalle turbolenze finanziarie, in cui, all’epoca, il mondo era immerso. Le istituzioni finanziarie centrali di Gran Bretagna e Stati Uniti, Banca d’Inghilterra e Sistema della riserva federale (FRS), e le organizzazioni finanziarie e industriali associate definirono le strutture fondamentali che decisero la strategia post-bellica dell’occidente. Obiettivo era imporre il controllo assoluto sul sistema finanziario della Germania per controllare i processi politici dell’Europa centrale.

Per attuare tale strategia è possibile tracciare le seguenti fasi:

Bloomberg: centinaia di milioni di licenziamenti a causa della robotica

Centinaia di milioni di licenziamenti a causa della robotica“Bloomberg” torna ad affrontare il tema del reddito minimo universale, oggetto di un recente studio dell'Ocse, tramite un editoriale a firma di Yuval Noah Harari. Il progresso della robotica e dell'intelligenza artificiale, esordisce l'autore, produrrà quasi certamente un drammatico stravolgimento dell'economia, del commercio e dell'occupazione a livello globale.

La robotica cancellerà molto probabilmente centinaia di milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, e potrebbe creare una vasta "classe non lavoratrice" i cui timori e speranze daranno forma alla storia del XXI secolo.

I modelli sociali ed economici esistenti, ereditati dai secoli scorsi, sono inadeguati a gestire dinamiche di questa entità. Harari cita ad esempio il Socialismo, che assume il lavoro, e dunque la classe lavoratrice, sia vitale per l'economia, e su questa imprescindibilità possa poggiare il proprio peso politico. Con la perdita di valore delle masse lavoratrici e del loro lavoro, questa ideologia rischia di divenire “del tutto irrilevante nell'arco dei prossimi decenni”.

Il reddito minimo universale sta ottenendo crescente attenzione da parte di analisti, economisti e accademici proprio perché ritenuto uno dei possibili modelli atti a far fronte alle future dinamiche socio-economiche.

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