Programmazione Mentale

Ti sei accorto delle scie chimiche? Allora hai bisogno di una cura psichiatrica

Scie chimiche - psichiatriaCome molti di voi già sapranno, ogni anno la lobby degli psichiatri si riuscire in gran segreto per decidere quali nuovi comportamenti, prima normali, devono rientrare in disturbi mentali come la schizofrenia, la depressione, la paranoia e chi più ne ha più ne metta.

I motivi dietro alle loro scelte sono spesso di carattere economico, alle volte però c’è ben altro dietro, come nel caso del morgellons etichettato come parassitosi allucinatoria o nel caso trattato nell’articolo, cioè le scie chimiche

Le scie chimiche e la geoingegneria in generale sono sempre più all’occhio della popolazione e ad oggi circa il 30% delle persone è consapevole, un numero considerevole che va tenuto a bada in qualche modo.

Ecco quindi che subentra uno strumento di debunking subdolo, che mira a influenzare il 70% della popolazione che ancora dorme, spingendola ad emarginare quel 30% sveglio, etichettandolo come malato di mente.

Ed è così che ora l’apprensione per ciò che ci stanno facendo sulle nostre teste si trasforma in un disturbo ossessivo compulsivo (OCD), curabile con una terapia cognitivo comportamentale (lavaggio del cervello) e farmaci (veleni per la mente).

Cervelli umani con dispositivi RFID

Dispositivo RIFDLe persone possono cercare di spiegare questo evento almeno in una mezza dozzina di modi, ma la linea di fondo è quello che è stato profetizzato migliaia di anni fa.

Il marchio della bestia. È quello che è e, aspettavamo. Ciò che i venditori vi diranno, sarà più o meno così: se non lo avrai, non potrai comperare.

Il fatto è che fa molto male e, sarà mortale.

Al momento, a quanto pare, nessun altra istituzione sulla terra ha la concentrazione del potere del cervello accoppiata con il denaro, la tecnologia, e la libertà di inseguire i sogni che hanno alimentato un secolo di fantascienza speculativa.

Se la nostra coscienza sogna, Google potrebbe finire per conoscerla artificialmente molto prima di noi e, conoscere la nostra coscienza, molto meglio di quello che noi la conosciamo.

Nell'esportare la nostra intelligenza a Google, la domanda che dovremmo porci è:

Sesto Potere: tutti sorvegliati e felici

videosorveglianza - Obama feliceLe preoccupazioni per l’uso intensivo dei media digitali come strumenti di sorveglianza pervasiva sono aumentate esponenzialmente dopo le rivelazioni della “gola profonda” Edward Snowden sulle pratiche di spionaggio messe in atto dai suoi ex datori di lavoro, la maggiore agenzia di sicurezza Usa, la Nsa, ai danni dei cittadini americani e di tutti gli altri paesi, nonché di capi di Stato (anche alleati) e imprese pubbliche e private.

A mano a mano che Snowden rendeva noti nuovi documenti che denunciavano tali pratiche – intercettazioni di conversazioni telefoniche, email e quant’altro – i media sfoderavano gli immancabili riferimenti al romanzo “1984” di Orwell, o al Panopticon di Bentham, utilizzato da Michel Foucault come emblema di una modernità assurta a regno della sorveglianza e del controllo. Ora un libro a quattro mani di David Lyon e Zygmunt Bauman (si tratta di una conversazione a distanza, realizzata attraverso lo scambio di email) dal titolo “Sesto Potere. La sorveglianza nella modernità liquida” (ed. Laterza) suggerisce una prospettiva diversa.

Lyon, da sempre attento analista dei problemi della sorveglianza, e Bauman, il filosofo che ha sostituito il concetto di “modernità liquida” alla categoria di modernità, ribaltano gli scenari orwelliani e foucaultiani di cui sopra, ai quali contrappongono quattro tesi di fondo:

  1. viviamo in un mondo post-panottico in cui le nuove forme di controllo e sorveglianza assumono le caratteristiche tipiche del consumo e dell’intrattenimento;

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