Programmazione Mentale

Il sistema altera a suo favore le regole. Ma al gregge non importa

MatriceL’Italia è stata trasportata in discarica e serve quanto prima un sacchetto. Possibilmente biodegradabile… Il cervello e l’intelligenza del gregge oramai sono un optional e un vero e proprio mistero. Viviamo in una dittatura oligarchica sfacciatamente manifesta, nella quale ci hanno svuotato e privato di ogni diritto, libertà e sovranità (monetaria, economica, politica) e il popolino si preoccupa e si scandalizza per il sacchetto della spazzatura!

Migliaia di persone su Facebook e nel web si stanno mobilitando per acquistare le zucchine senza sacchetto. Spedizioni punitive di consumatori furibondi entrano nei supermercati con la maschera di Anonymous per prendere in ostaggio le bilance pesa-verdura.

Ha ragione il grande Natalino Balasso quando dice che siamo un popolo da «rivoluzione polleggiata». «Siamo i Pile Fighter: combattenti con la tuta di pile e le ciabatte a forma di Brunetta che si scandalizzano per le ingiustizie di X-Factor». E’ come affogare in un oceano e preoccuparsi dello schizzetto di fango nella maglietta Nike… Abbiamo una gigantesca trave nel didietro e un anello al naso, ma il gregge si preoccupa di pesare singolarmente frutta e verdura per attaccare le etichette evitando così di pagare l’ingiusto balzello legato al sacchetto.

Alla fine tutti soddisfatti per il grande risultato ottenuto, lo postano con tanto di foto fatte magari con l’iPhone da 1000 euro.

La Matrix collettiva che ci limita e blocca

Matrix collettivaTutti noi o quasi, abbiamo visto il film Matrix. Un film che quando uscì ci ha dato di sicuro da pensare. Tante le domande che ci siamo posti, tanti i collegamenti della nostra vita quotidiana molto rassomiglianti al mondo virtuale di Matrix.

Fino alla fatidica scena della pillola rossa o pillola blu. Che cos’è Matrix domandava Neo a Morpheus..Matrix è ovunque è intorno a noi anche adesso mentre siamo in questa stanza diceva Morpheus.

Anche mentre sto scrivendo quest’articolo sono nella Matrix…

Che cos’è Matrix? La Matrix, cioè questa realtà che noi stiamo sperimentando potrebbe essere una versione olografica di internet. Poniamoci la domanda: noi stiamo creando la nostra realtà tutto avviene nella nostra testa giusto?

Ma allora perché riusciamo a vedere le stesse cose, la stessa auto, la stessa chiesa, le stesse persone… Risposta, perché attraverso il nostro DNA siamo tutti connessi allo stesso internet olografico chiamato matrice..Quando noi ci colleghiamo ad internet in Cina, in Sud Africa, in USA, in Italia…potete avere un computer diverso ma vi state comunque connettendo alla stessa realtà collettiva, potete visitare gli stessi siti web, sportivi, scientifici, culturali…

E in Cina, ad esempio cosa fanno?

Riflessione sul nostro modo di vivere basato sul lavoro. Che vita è?

LavoroLicenziatevi, se potete! Vendete il vendibile, riducete al minimo le spese, comprate un pezzo di terra, mettete da parte una somma di denaro che vi consenta di vivere e lasciate al più presto il mondo del lavoro.

E se proprio non potete fare a meno del reddito derivante dalla vostra quotidiana schiavitù, chiedete un part-time.

Quando sarete vecchi o malati, e realizzerete di non avere più tempo o forze per vivere la vita, rimpiangerete amaramente di aver sprecato la maggior parte del vostro tempo per il lavoro.

E purtroppo non ci sarà più niente da fare, se non consigliare agli altri di non ripetere il vostro errore.

Solo allora, forse, comprenderete che sarebbe stato decisamente meglio vivere liberi e felici, piuttosto di ridurvi ad essere degli insignificanti e sostituibili schiavi al servizio del capitale...

Cerchiamo di essere onesti: nessuno intimamente vorrebbe perdere l'occasione della vita a causa del lavoro.

Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, e non c'è niente di più insano d'impiegarlo per svolgere forzosamente delle attività che non ci rendono felici perché non rientrano nel dominio della nostra reale volontà.

Eppure oggi una simile condizione riguarda la maggior parte dei lavoratori, ai quali si vuol far credere di dover esser grati per l'opportunità di sacrificare la propria libertà.

Il sistema sociale in cui viviamo ci ha condizionato il pensiero, convincendoci che sia “normale” lavorare secondo modalità incompatibili con il nostro benessere e che non esista alternativa al dover subire la follia dell'odierna organizzazione del mondo del lavoro.

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