Tecnologia

Scienziati italiani, israeliani e tedeschi per il Microchip neurale

Inarrestabile! Il progetto di impiantare un microchip nella nostra testa continua ad appassionare l’élite illuminata e l’impressione che se ne ricava è che costoro abbiano anche una certa fretta.

Non c’è verso: prima o poi troveranno la scusa giusta per impiantarci questo benedetto – o maledetto – chip.

Non è una caso che per giustificare l’impianto del piccolo marchingegno vengano carezzate le corde più sensibili dell’animo umano: una volta è per tenere sotto controllo la salute, un’altra volta è per garantire la sicurezza e l’impegno scolastico degli studenti, un’altra volta ancora per consentirci di comunicare con una sorta di telefono cellulare impiantato nel nostro corpo.

Questa volta tocca di nuovo alla medicina. Come riportano i maggiori siti di informazione italiana (La Stampa, Ansa, Libero, ecc..), un consorzio tra scienziati italiani, israeliani e tedeschi coordinato da Stefano Vassanelli, neurofisiologo al Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova, ha sviluppato un microchip di silicio impiantabile nel cervello e capace di stabilire una comunicazione bi-direzionale e ad alta risoluzione con neuroni cerebrali – alquanto inquietante.

Entro il 2030 identificazione biometrica per tutti

Identificazione biometricaLo sapevate che entro il 2030 le Nazioni Unite hanno intenzione di mettere in mano a ogni singolo uomo, donna e bambino di tutto il pianeta una Carta di Identità Biometrica?

E lo sapevate che tutti questi dati saranno raccolti a Ginevra, in Svizzera?

Ho già scritto in passato quali sono i 17 nuovi "Obiettivi globali" che l'ONU ha comunicato alla fine di settembre. Ma anche dopo aver scritto tanto su questi nuovi obiettivi globali, credo che la maggior parte dei miei lettori stenti ancora a comprendere quanto siano veramente insidiosi.

Questa nuova agenda è un vero schema che sta avvicinandoci al “Nuovo Ordine Mondiale” e, se leggete tra le righe, tra i nuovi obiettivi globali, ci sono parecchie cosette molto allarmanti.

Per esempio il punto 16.9 stabilisce i seguenti obiettivi…

Per il 2030, si dovrà dare una identità legale a tutti, includendo la registrazione delle nascite.

Le Nazioni Unite stanno già lavorando alacremente per realizzare questo obiettivo - in particolare tra la popolazione dei rifugiati. L'ONU ha stretto una partnership con Accenture per implementare un sistema di identificazione biometrica che invii tutte le informazioni a un “nuovo database centrale di Ginevra”. Quello che segue è un estratto di un articolo apparso su findbiometrics.com

Creato un prototipo di robot umanoide

Robot umanoideLa Hanson Robotics, La società che lavora alla realizzazione di robot dalle fattezze umane, è riuscita finalmente a creare un prototipo che interagisce con l’uomo.

Il progetto è stato presentato ad Hong Kong durante una fiera dedicata all’elettronica ed Han, il nome del robot, ha messo in mostra una serie di espressioni facciali che riprendono con dovizia quelle dell’uomo.

Dove riusciremo ad arrivare?

Quale sarà il futuro dell’umanità?

Il robot che interagisce con l’uomo

Pochi giorni fa ad Hong Kong, durante la Global Sources Electronics Fair, la Hanson Robotics ha presentato la sua ultima gemma; un robot di nome Han in grado di comunicare con l’essere umano.

Lo scienziato David Hanson, il fondatore della nota azienda, ha presentato la sua creazione al mondo.

Han interagisce perfettamente con l’uomo, mettendo in evidenza molteplici espressioni facciali.

Pagine