Economia

Aumentare il prezzo del cacao per eliminare il lavoro minorile in Ghana

Aumentare il prezzo del cacao per eliminare il lavoro minorile in Ghana

Un aumento del prezzo del cacao fino al 47% potrebbe eliminare tutto il lavoro minorile dalla produzione di cacao in Ghana.

Secondo un nuovo modello economico, descritto in uno studio pubblicato di recente nella rivista PLOS ONE, (1) di Jeff Luckstead (2) e Lawton Lanier Nalley (3) della University of Arkansas, USA, e Francis Tsiboe della Kansas State University, USA, un aumento del prezzo del cacao del 2,8% potrebbe potenzialmente eliminare le peggiori forme di lavoro minorile dalla produzione di cacao in Ghana.

Anche se l'attuale legge del Ghana proibisce il lavoro minorile, tradizionalmente, i bambini iniziano a imparare e ad usare le abilità di coltivazione del cacao durante l'infanzia. Si stima che nel 2015, poco meno del 40% dei bambini, che lavorano nel settore del cacao, sono stati coinvolti in lavori pericolosi.

Molte famiglie, occupate nel settore del cacao, vivono in povertà in fattorie di piccole dimensioni e hanno bisogno che i bambini lavorino per guadagnare abbastanza da sopravvivere. Di conseguenza, le attuali leggi sul lavoro minorile vengono applicate raramente.

Il lavoro minorile nella produzione di cacao non è solo un sintomo di povertà, ma anche un fattore che penalizza l'istruzione poiché i bambini spesso rinunciano a un percorso scolastico per lavorare nei frutteti di cacao.

In questo studio, gli autori hanno utilizzato i dati tratti da una revisione della letteratura sulla politica agricola per sviluppare un modello economico che includa l'incremento della quotazione del prezzo del cacao al fine di eliminare diverse tipologie di lavoro minorile nelle fattorie del cacao ghanese.

Bruno Chastonay: prospettive sugli ultimi interventi di Mario Draghi

Bruno Chastonay: prospettive sugli ultimi interventi di Mario Draghi

Grazie agli ultimi interventi verbali di Mario Draghi ECB, e dopo la serie di DATI ulteriormente deteriorati e fragili globalmente, le PROSPETTIVE di NUOVI STIMOLI, e/o tagli TASSI, sono esplose.

Come effetto spinta accelerata rialzo INDICI, nell’atteso rimbalzo correttivo tecnico, che ha effettuato tutto il movimento, e ora in ampio overbought (balzo ultimo e finale? Prima del tracollo, su scia recessione?).

Pressione massima su YIELDS, ulteriormente verso lo ZERO o NEGATIVO, con poche eccezioni. La scelta e/o ricerca di valori QUALITÀ, o rifugio, alternativa, rimane elevata, favorendo vari singoli settori fuori GUERRA COMMERCIALE o degli effetti COLLATERALI negativi, i BONDS STATALI, ORO, YEN, DOLL, CHF, e pure le CRIPTO VALUTE, singoli COMMODITY di alto valore e minore correlazione commerciale.

Queste tensioni nel COMMERCIO, FINANZA, hanno inasprito pure la GUERRA DELLE VALUTE, visto che fanno parte del “disegno globale di guerra finanziaria innescata da TRUMP”, con dazi, sanzioni, valute, politiche fiscali, sovvenzioni, leggi.

Movimenti tutto sommato ancora molto limitati, e circoscritti entro alcune nazioni, quali Turchia, Cina, Russia, Argentina, Brasile, per citare i principali. La ricerca di YIELD e l’elevata accondiscendenza dei RISCHI, ha portato ora ad utilizzare i DERIVATI come fonte di reddito, da incasso premi, al posto di coperture esposizioni, tenendo la VOLATILITÀ a livelli inferiori del dovuto.

Bruno Chastonay: sfide future in una economia rallentata

Sfide future in una economia rallentata

In una economia la cui crescita è rallentata, aumento delle tensioni commerciali, riduzione dei margini di ricavo, dei dazi e sanzioni, costi trasporti ed energia, pressione fiscale, a fronte di un calo consumi, costi produttivi, cambiamenti normativi, bisogna svegliarsi e affilare le armi per le nuove e ulteriori sfide che si presentano davanti a noi.

Non basta la qualità, la serietà, dedizione, esperienza, lunga tradizione. Il mondo dei consumi e della percezione sono radicalmente cambiati, e la velocità di rotazione delle “mode” è all’estremo.

La pianificazione, gli investimenti necessitano di lungo tempo, elevata organizzazione e costi, impegno, mentre i mercati sono veloci e durano un lasso di tempo limitato. Ammortizzare diventa difficile e oneroso.

Informatica, tecnologia, marketing, e.commerce, internet, blockchain sono alcuni dei principali fattori che determineranno la capacità di COMPETIZIONE, che ci aiuteranno ad incontrare il consenso dei consumatori, a ridurre i prezzi di produzione, ad aumentare i margini di profitto, a velocizzare le catene produttive e amministrative, migliorando l’efficacia delle nostre azioni. ECONOMIA 4.0.

E non dobbiamo dimenticare i mercati finanziari, per il loro impatto sulla vita quotidiana di imprenditori e consumatori, del costo finanziamento e della accessibilità al credito, ai servizi delle banche.

TASSI bassi a lungo, con rinvio delle strette monetarie confermate, dal rallentamento e deterioramento della crescita economica globale, ma con livello DEBITI sia privati che governativi e societari ai livelli record massimi. Quindi aumento dello SPREAD, del differenziale del tasso da pagare per finanziamenti su quello di base ufficiale.

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