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- Posted By: Redazione
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Le bugie: il lunguaggio del corpo le smaschera
Sorriso, tono della voce, contrazione dei muscoli: ci sono diversi segnali che il corpo invia per decifrare il vero pensiero del nostro interlocutore; attenzione però ai nostri pregiudizi.
Tutti abbiamo paura di essere “presi in giro” e, quindi, delle bugie altrui. Così il nostro cervello si è dovuto, per forza, inventare una serie di filtri per comprendere il linguaggio di comunicazione e distinguere ciò che di vero c’è nelle parole di chi ci sta davanti da ciò che è falso.
Esistono però degli appositi studi, quelli sulla “Comunicazione Non Verbale”, che hanno, tra i vari obiettivi, quello dell’analisi della credibilità di ciò che afferma un interlocutore.
Il “sogno” di poter leggere e distinguere le menzogne dalla verità esiste da secoli e oggi sembra diventare un obiettivo concreto.
Ma c’è sempre un nemico in agguato: i cosiddetti “falsi positivi”, ossia i segnali emessi dal corpo che sembrerebbero indicativi di “bugia”, ma che invece, per altri motivi (a volte banali), ci sviano e ci fanno cadere in errore: sono una sorta di “rumore di disturbo”.
Un’analisi attenta non può prescindere dal distinguere ed eliminare proprio questi “rumori”!
Per cimentarci in modo però più pratico, partiamo da uno dei segnali più semplici ed immediati da “studiare”: l’analisi del sorriso.