Vivere meglio

Sistema immunitario: le 11 cause che lo distruggono

BatteriL'habitat, gli alimenti, i farmaci assunti e lo stile di vita, possono incidere negativamente sul nostro sistema immunitario. Avere un'idea delle modalità con cui ciò accade può fare una notevole differenza nella prevenzione di molte patologie.

1. Zuccheri

Il saccarosio deprime il sistema immunitario e drena minerali preziosi dall'organismo. Anche in piccole dosi lo zucchero è dannoso per la salute. Assumere 100 grammi (8 cucchiai) di zucchero, equivalenti a circa due lattine di una bibita, può ridurre del 40% l'attività germicida dei nostri globuli bianchi. L'effetto di depressione immunitaria provocato dallo zucchero ha inizio circa 30 minuti dopo l'assunzione e dura fino a cinque ore. Al contrario l'ingestione di carboidrati complessi o amidi non produce alcun effetto sul sistema immunitario. Se si assume zucchero di mattina, pomeriggio e sera, l'organismo resta cronicamente in uno stato di caos che alla lunga diventa nocivo. Inoltre, lo zucchero è un killer di nutrienti, cioè provoca la non assunzione di sostanze nutritive! Alcuni nutrienti sono neutralizzati dallo zucchero nel processo metabolico.

2. Carenza di sonno

Avrete notato che la scarsa quantità di sonno comporti un incremento delle probabilità di contrarre raffreddori o altre infezioni. La carenza di sonno può causare un incremento di produzione dell'ormone dello stress, e maggiore predisposizione alle infiammazioni. Anche se i ricercatori non sono esattamente certi di come il sonno riesca a rinsaldare il sistema immunitario, è appurato che fare almeno sette ore di sonno ogni 24 sia un grande aiuto per la conservazione di una buona salute. La carenza di sonno inoltre influisce negativamente sulla secrezione di melatonina. La melatonina è una potente barriera contro i radicali idrossili e due volte più efficace della vitamina E contro i radicali perossidici.

Regole per combinare in maniera ottimale gli alimenti

Combinazioni alimentariHo ideato una semplice tabella per la giusta combinazione degli alimenti.

Siete liberi di scaricare questa tabella e, volendo, appenderla sulla porta del frigorifero in modo da tenerla sempre sott’occhio, specialmente nelle vostre decisioni prima di mangiare o cominciare a cucinare.

Per scaricare la tabella sotto in formato A4, basta cliccare sull’immagine, salvare e stampare.

Ora passiamo alle regole una per una, con un’adeguata spiegazione:

1) Carboidrati con acidi o proteine – Non mangiare proteine con carboidrati complessi allo stesso tempo e non mangiare carboidrati con cibi acidi. Perché? Proteine e acidi richiedono enzimi acidi per la loro metabolizzazione; i carboidrati richiedono invece enzimi alcalini. Quando enzimi acidi e alcalini entrano in contatto, si neutralizzano a vicenda, creando indigestione.

Esempi da evitare: pasta e pancetta, pane e formaggio, riso e pollo, patate/riso/pasta con pomodoro, verdure contenenti amidi con frutta secca o altre proteine, legumi o cereali con pomodori o altri tipi di frutta, legumi e cereali con proteine concentrate.

2) Proteine con proteine – Non consumare due tipi di proteine concentrate assieme. La digestione di proteine concentrate è la più complicata: l’acidità dei succhi gastrici, il tipo di enzimi e la potenza delle secrezioni varia in gran modo tra le differenti proteine. Si può in certi casi combinare proteine non troppo diverse in essenza come, ad esempio, noci e semi di girasole o un tipo di pesce con dei gamberetti, anche se non è consigliabile. I germogli di alfa-alfa che possiedono già le due prime foglioline si considerano una verdura senza amidi e possono essere combinati con proteine concentrate.

Una mela al giorno toglie di mezzo l'Alzheimer

Una mela al giorno toglie di mezzo l'AlzheimerIl vecchio adagio «una mela al giorno toglie il medico di torno» ha ancora una certa validità, ma che dire del succo di mela?

Una nuova ricerca ha scoperto che bere succo di mela tre volte alla settimana aiuta a prevenire l'Alzheimer (AD) e le malattie cardiache.

Un neurobiologo, il dottor Thomas Shea e il suo gruppo di ricerca all'Università del Massachusetts, ha concluso 10 anni di studio sugli effetti delle mele nella salute del cervello. Essi hanno usato provette, piastre di Petri, e topi per vari anni; poi finalmente hanno confermato i risultati in un test clinico umano.

Per la ricerca essi hanno alimentato 21 pazienti con AD, da 72 a 93 anni di età, con 100g di succo di mela due volte al giorno per 30 giorni. Ci sono stati miglioramenti nella memoria, come pure nello stato d'animo emozionale negativo normalmente associato all'AD.

Il Dr. Shea ha concluso che bere succo di mela anche solo tre volte alla settimana, dovrebbe ridurre le probabilità di Alzheimer del 75%. E ci sono altri vantaggi; altri studi su animali hanno dimostrato che le mele proteggono il cuore, aumentano il metabolismo lipidico e riducono l'infiammazione.

Uno studio della Florida State University del Dr. Bahram Arjmandi, che ha coinvolto diverse donne tra i 45 ed i 65 anni, ha scoperto che una dieta con molte mele riduce del 23% l'LDL (il colesterolo «cattivo») nelle donne in sei mesi. Le donne inoltre hanno perso 15,8 kg in media.

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