Allerte

Nei televisori di ultima generazione inserita tecnologia Usa per manipolare il cervello

Televisione spazzaturaDi mezzo ci sono le ESSE ESSE, ma i nazisti questa volta non c'entrano, bensì criminali più pericolosi e subdoli che già quasi controllano economicamente il globo.

Il tema è un altro tabù, strettamente interconnesso all'aerosolterapia bellica realizzata in gran parte del mondo dal governo degli Stati Uniti d'America, a base di scie chimiche imbottite di sostanze tossiche, come ad esempio il bario che rende l'aria più elettroconduttiva.

Si chiama in gergo tecnico “Sistema di Gamma Acustica Silenziosa (SSSS)”. Così magari non dice niente ai più.

Ma se aggiungiamo l’espressione trasmissione tv digitale, qualcuno ricorderà la fretta per espanderla. Chi non rammenta la premura che hanno avuto anche in Italia, nel far sì che in un arco di tempo breve il segnale digitale raggiungesse ogni regione dello Stivale?

Il vero significato dei numeri sotto le confezioni del latte

Numeri sotto le confezioni del latteAvete mai fatto caso ai numerini che si trovano sotto i brik di latte, panna e altri latticini in scatola?

Sapete cosa sono?

Sicuramente no. Nei mesi scorsi, si è diffusa in rete la “falsa” notizia che quei numeri, 1 2 3 4 5 6, siano le volte che la legge consente di riutilizzare il prodotto.

Per farla breve quindi, il numero indicato sotto la confezione indicherebbe il numero di volte che quel latte è scaduto, ribollito, pastorizzato e rimesso in vendita.

A conti fatti, secondo questa fantasiosa teoria, il latte venduto potrebbe avere anche più di dieci anni di vita!

Bene, la notizia è assolutamente falsa!

La pastorizzazione del latte scaduto è un atto illecito e nessun produttore di latte è autorizzato a tale pratica. Il numero stampato sul fondo della confezione del latte ( il Tetrapak ) non è altro che il numero della bobina che ha stampato la medesima. In Italia, non esiste alcuna legge che consenta di confezionare del latte fresco partendo da un prodotto finito, tanto più scaduto e soprattutto, non esiste alcuna legge che obblighi ad indicare il numero di trattamenti termici.

WI-FI: il distruttore invisibile della nostra salute

Pericolo radiazioni wifiQuella che risulta essere la principale minaccia per la nostra salute è anche naturalmente quella che più viene tenuta nascosta dai media. Un giro economico più che miliardario, legato ai settori in piena crescita della telefonia e della tecnologia wireless in genere, monopolizza infatti l’informazione, impedendo che si sappia a livello di massa un’inquietante verità: l’esposizione alle radiazioni di microonde a basso livello (Wi-Fi) è causa conclamata di irreversibili danni cerebrali, cancro, malformazioni, aborti spontanei, alterazioni della crescita ossea. E la fascia di popolazione più a rischio è rappresentata in assoluto dai bambini e dalle donne.

Non stupisce quindi che tutto questo fosse ben noto e documentato in ambito medico e scientifico già molto prima che la tecnologia Wi-Fi dilagasse in tutte le nostre case, arrivando quotidianamente alla portata anche dei bambini. Gli effetti biologici non solo pericolosi, ma letali di questa tecnologia sono stati abilmente tenuti nascosti al pubblico per preservare i lauti profitti delle aziende e per foraggiare le tasche dei vari Bill Gates, Steve Jobs e Carlo De Benedetti.

Come ha dimostrato il Professor John Goldsmith, consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Epidemiologia e Scienze della Comunicazione, l’esposizione alle radiazioni di microonde Wi-Fi è diventata ormai la prima causa di aborti spontanei: addirittura nel 47,7% dei casi di esposizione a queste radiazioni, i casi di aborto spontaneo si verificano entro la settima settimana di gravidanza. E il livello di irraggiamento incidente sulle donne in esame partiva da cinque microwatt per centimetro quadrato. Un tale livello potrebbe sembrare privo di senso per un non scienziato, ma diventa però più significativo se diciamo che è al di sotto di quello che la maggior parte delle studentesse riceve in un’aula dotata di trasmettitori Wi-Fi, a partire dall’età di circa cinque anni in su.

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